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1500 spettatori alla serata con Patti Smith di fronte a Santa Maria di Campagna

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Sono attese 1500 persone all’evento promosso dalla Banca di Piacenza e dalla Fraternità francescana di Santa Maria di Campagna nelle serata di martedì 28 giugno alle ore 21.15. La protagonista è la cantautrice statunitense Patti Smith che si esibirà sul piazzale delle Crociate.
Si tratta - ha precisato l’avv. Corrado Sforza Fogliani, presidente del Comitato esecutivo dell’Istituto di credito - di un evento culturale internazionale gratuito mai accaduto nella nostra città. Non si utilizzano soldi pubblici, ma soldi privati, come accade per tutte le manifestazioni inserite nel calendario dei 500 anni della basilica progettata da Alessio Tramello. L’artista giungerà a Piacenza nel pomeriggio del 28 e verrà ospitata nel convento.
In una conferenza stampa è stato fatto il punto sulle diverse problematiche organizzative legate all’evento. Gli spettatori dovranno arrivare entro le 20.45 per prendere posto nei settori loro assegnati secondo le indicazioni contenute nel messaggio di posta elettronica che hanno ricevuto in risposta alla prenotazione effettuata.


Oltre le 3mila le richieste di ingresso
Le prenotazioni hanno superato le 3mila, cosa che ha comportato uno sforzo organizzativo non indifferente gestito in particolare dall’ing. Roberto Tagliaferri e dalla dott.ssa Lavinia Curtoni insieme ai loro collaboratori. Sono stati privilegiati per l’ingresso in primo luogo soci e clienti della Banca cercando comunque di accogliere il maggior numero di persone possibili, tenendo presente le diverse normative di sicurezza.
Si era pensato anche di trasferire l’evento in altro luogo rispetto al piazzale e all’area adiacente alla basilica, un luogo, come poteva essere lo stadio, nato per accogliere grandi manifestazioni. Dopo aver riflettuto si è deciso di rimanere nella sede pensata inizialmente; l’interesse dell’artista, infatti, è legato ai luoghi francescani. Solo in caso di maltempo, la serata si svolgerà all’interno della basilica.
Lunedì 27 giugno è in programma il sopralluogo da parte della commissione di vigilanza che fa capo al Comune e alla Prefettura per definire gli ultimi dettagli organizzativi.


Nuove iniziative culturali in campo
L’evento del 28 giugno fa parte del vasto impegno in campo culturale portato avanti dall’Istituto di credito di via Mazzini. A ottobre verrà presentato un dipinto del Guercino, l’artista che ha lavorato nella cupola del Duomo e, secondo alcune valutazioni, anche in santa Maria di Campagna. Si tratta di un’opera alla famiglia Bentivoglio di Bologna, tra i maggiori committenti di questo artista.
Il 10 dicembre, invece, si inaugura nella chiesa di Sant’Agostino una grande mostra dedicata all’artista Stern di cui in Santa Maria di Campagna si conserva un dipinto che raffigura l’Annunciazione (lo studio di quella stessa opera è conservata nella sede di via Mazzini).
Per i 500 anni della basilica verrà emesso da parte di Poste italiane un francobollo che ricorderà, oltre a questo avvenimento, anche i 900 anni della Cattedrale.

Nella foto, La conferenza stampa di presentazione della serata con Patti Smith. Da sinistra, l’ing. Roberto Tagliaferri, l’avv. Corardo Sforza Fogliani, presidente del Comitato esecutivo della Banca di Piacenza, il condirettore generale Pietro Coppelli e il vicedirettore generale Pietro Boselli.

Pubblicato il 26 giugno 2022

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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