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Anche la Regione sostiene le celebrazioni per i 900 anni della Cattedrale

Duomo Piacenza Cupola affrescata dal Guercino

Dai restauri alle mostre alle visite guidate, fino a progetti di inclusione sociale. Ma anche musica, spettacoli, proiezioni, pubblicazioni, convegni e attività didattica per gli studenti. Sono le iniziative previste per i 900 anni della Cattedrale di Piacenza, che la Regione Emilia-Romagna sosterrà con un contributo straordinario alla Diocesi di Piacenza-Bobbio di 150mila euro. Il sostegno al programma di iniziative celebrative è stato deciso dalla Giunta regionale, nel corso dell’ultima seduta attraverso fondi previsti dalla legge regionale n. 20 del 2021. “La cattedrale di Piacenza si conferma un polo culturale, oltre che spirituale, per l’intera comunità della città di Piacenza. Se un tempo - afferma l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori - le chiese erano l’orgoglio delle città medievali, e Piacenza non fa eccezione, oggi questo anniversario rinnova tale orgoglio, unitamente a una nuova centralità contemporanea attorno alla quale si snodano iniziative in grado di coinvolgere un ampio pubblico. Le celebrazioni che abbiamo deciso di sostenere rappresentano una occasione per fare conoscere, partendo dalla struttura religiosa, un intero territorio con le sue rilevanze storiche, culturali e artistiche ma anche enogastronomiche e ambientali”.

Le iniziative

La chiesa, eretta a partire dal 1122, data impressa al di sopra del portale destro dell'edificio, custodisce opere di grande valore, tra cui su tutte spicca la magnificenza della cupola con gli affreschi del Guercino. Il calendario di eventi, costantemente aggiornato, è disponibile all’indirizzo: https://cattedralepiacenza.it/. Tra le tante iniziative in cattedrale, una nuova esperienza immersiva che accompagna il percorso di salita alla cupola e racconta il cantiere medievale, animando digitalmente le sculture presenti. Pannelli informativi aggiornati e una applicazione per smartphone integrata al percorso museale facilitano la visita anche in totale autonomia. Durante l’intero anno giubilare non mancheranno le occasioni per scoprire il ricchissimo repertorio di musica medievale dell’Archivio capitolare della cattedrale. Spettacoli con suoni, luci e “visioni” esalteranno infine la magnificenza del grande tempio e della sua storia novecentenaria.

Pubblicato il 28 giugno 2022

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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