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A Castell'Arquato torna il Festival Illica

CastellArquato Piazza del Municipio 2

Torna anche quest’anno, nell’incantevole cornice del borgo medioevale di Castell’Arquato, il Festival Illica, la rassegna musicale che rende omaggio all’illustre figura della librettistica d’opera e del giornalismo colto Luigi Illica. Concerti, spettacoli e momenti di approfondimento dal 16 al 23 luglio per un’intensa settimana di eventi con la direzione artistica di Jacopo Brusa.

Si inaugura sabato 16 luglio l’edizione 2022 del Festival Illica, tradizionale appuntamento musicale estivo a Castell’Arquato, paese dal fascino senza tempo annoverato tra i borghi più belli d’Italia. La rassegna, che nasce per rendere omaggio alla figura del commediografo, poeta e librettista arquatese Luigi Illica (1857-1919), presenta un fitto calendario di incontri e concerti pronti a riempire di note i diversi angoli del borgo. Tra gli spazi, la celebre Piazza del Municipio, luogo monumentale di grande suggestione e sede dell’evento conclusivo che quest’anno prevede la rappresentazione dell’opera lirica in forma scenica “Le Maschere” di Pietro Mascagni su libretto di Luigi Illica.
“Il focus del IX Festival Illica 2022 – dichiara l’Assessore alla cultura Gilda Bojardi -sarà quello di valorizzare la produzione librettistica di Luigi Illica, con la messa in scena di un’opera lirica meno conosciuta Le Maschere e la riscoperta di pagine inedite della produzione del maestro arquatese con il concorso Internazionale di composizione Il 3001. L’incremento e l’offerta di eventi e delle attività culturali collegate avranno due target di riferimento: un pubblico allargato e il mondo dei giovani con un bacino di utenza esteso al territorio regionale, nazionale ed internazionale. Alla produzione musicale si affiancherà un’attività di ricerca realizzata dagli studenti del Master di Giornalismo dell’Università IULM di Milano, volta ad approfondire la sua attività di giornalista, politico e protagonista della cultura italiana di fine ‘800”.

“Ho accettato con entusiasmo la direzione artistica del Festival Illica di Castell'Arquato - dichiara Jacopo Brusa - per ciò che rappresenta la figura di Luigi Illica: la poliedricità. Uno scrittore che, a cavallo di secolo, è stato capace di imporsi a livello internazionale con la produzione librettistica di capolavori quali Bohème, Tosca o Madama Butterfly ma anche di esplorare vari aspetti della vita politica e culturale con intuizioni originali ed innovative. Le Maschere è proprio uno di quei libretti "alternativi" di Illica, in cui l'utilizzo del "metateatro " permette all'ascoltatore di immedesimarsi nei personaggi stereotipati della Commedia dell'Arte e di approfondire con leggerezza aspetti (anche politici) della vita contemporanea. Arlecchino, Colombina, Balanzone, Pantalone fanno parte da sempre della tradizione teatrale e, prendendo spunto dall'opera messa in musica da Pietro Mascagni, l'edizione 2022 del Festival vuole celebrare il Teatro nella sua accezione più versatile, dalla Poesia alla Musica, fino al Teatro di Burattini, pienamente nello spirito di Luigi Illica.”
L’apertura del Festival, sabato 16 luglio, vede in programma il concerto Fêtes Galantes con Anna Maria Sarra, soprano, e Dario Tondelli, pianoforte, ispirato alla celebre raccolta di poesie di Paul Verlaine nella versione musicata da Claude Debussy e in quella meno conosciuta di Régine Wieniawski; in chiusura di programma, anche alcuni lavori di Richard Strauss.

Si prosegue il pomeriggio del giorno successivo, domenica 17 luglio,  a Busseto con la visita al Museo Renata Tebaldi e  a Castell’Arquato con la visita guidata al Museo Illica.   Ai Giardini del Museo Geologico andrà in scena Sei mani e tante mascherine, omaggio al mondo del teatro di figura (burattini e marionette) con Riccardo Pazzaglia che si cimenterà da solo con le tante voci dei personaggi; la “colonna sonora” dello spettacolo, in collaborazione con il Conservatorio G. Nicolini di Piacenza, è a cura di Letizia Bonavita e Claudio Rausa che accompagneranno i burattini con brani della suite Marionnettes di E. Melartin per pianoforte a quattro mani. Allo spettacolo segue la presentazione animata del libro Burattini a Bologna. La storia delle teste di legno a cura di Riccardo Pazzaglia; la giornata si conclude con la ripresa dello spettacolo Sei mani e tante mascherine. Lunedì 18 luglio è previsto un incontro per ricordare il soprano Renata Tebaldi nell’anno in cui ricorre il centenario della nascita. L’evento è realizzato in collaborazione con la Fondazione Museo Renata Tebaldi di Busseto. Un altro momento di approfondimento sarà martedì 19 luglio con un incontro dedicato al giornalismo. Parteciperanno al dibattito dal tema – Luigi Illica giornalista “Un giornale “libero, vivace, disinteressato, battagliero” Sulla libertà d’informazione  - i giornalisti e scrittori Tobias Jones (giornalista del The Guardian) e Luca Sommi (giornalista del Fatto Quotidiano  e conduttore TV).
Il Festival prosegue mercoledì 20 luglio con la visita guidata al Museo Illica; concludono le giornate del 18 e 20 luglio gli appuntamenti Vissi d’arte, spazi musicali diffusi nel borgo, in cui saranno proposte alcune delle più celebri romanze di Luigi Illica tratte da La Bohème, Tosca, Madama Butterfly e Andrea Chénier. Alla prova generale de Le Maschere del 21 luglio seguono, venerdì 22, due eventi: la presentazione dell’opera Le Maschere con un invito all’ascolto a cura del direttore artistico del festival Maestro Jacopo Brusa e del regista Giulio Ciabatti e il concerto polifonico-strumentale alla Chiesa della Collegiata, dove si respira un’aria densa di storia, arte e spiritualità, I manoscritti di Castell’Arquato, evento commemorativo dei 900 anni della Collegiata con brani sacri e profani provenienti dall’Archivio Musicale della Collegiata. Il concerto, diretto da Riccardo Bianchi con il coro KorMalta e Edoardo Bellotti all’organo, è realizzato in co-produzione con l’Accademia Internazionale di Smarano (Trento).  
Gran finale sabato 23 luglio: si comincia il pomeriggio con la replica ai Giardini del Museo Geologico  dello spettacolo di burattini e marionette Sei mani e tante mascherine mentre la sera, nella Piazza Monumentale, va in scena Le Maschere di P. Mascagni con libretto di Luigi Illica. Protagonisti della serata d’opera conclusiva del Festival sono l’orchestra Filarmonica Arturo Toscanini diretta dal Maestro Jacopo Brusa e il coro KorMalta - Malta National Choir. L’opera, con la regia di Giulio Ciabatti, vede in scena Alberto Mastromarino (Tartaglia/Giocadio), Marta Leung (Rosaura), Matteo Falcier (Florindo), Angelo Veccia (Il Capitan Spaventa), Anna Maria Sarra (Colombina), Roberto Covatta (Arlecchino Battocchio), Francesco Leone (Pantalone De’ Bisognosi), Raffaele Feo (Brighella), Lorenzo Liberali (Dottor Graziano).
Il Festival Illica promuove inoltre il Concorso Internazionale di Composizione “Il 3001”, concorso che consente ad un giovane compositore di mettere in musica un libretto di Luigi Illica scritto intorno al 1908 e mai musicato. Il Concorso intende intercettare due settori fondamentali della promozione culturale: il recupero e la valorizzazione di materiale storico inedito e il sostegno di giovani artisti. Per questa ragione, il Concorso è destinato a compositori e a drammaturghi under 40 che possano, pur utilizzando il materiale scritto da Illica, adattare il libretto alla nuova composizione musicale in ottica di una messa in scena coerente. A presiedere la giuria del Concorso sarà il M° Marco Tutino (Premio Illica 2019) che, insieme ad altri compositori, drammaturghi e registi di chiara fama che verranno presentati durante l’edizione 2022 del Festival, dovrà esaminare le idee progettuali pervenute e decretare il progetto vincitore.
L’esecuzione in prima assoluta dell’opera avverrà durante la X Edizione Festival Illica 2023 con la partecipazione della Filarmonica Arturo Toscanini, partner del Concorso.

PROGRAMMA FESTIVAL
Sabato 16 luglio
Giardino Ufficio Tecnico ore 21.00
Fêtes Galantes
Anna Maria Sarra soprano Dario Tondelli pianoforte  

Domenica 17 luglio
Museo Renata Tebaldi di Busseto, ore 15.00
visita guidata a cura di Giovanna Colombo
Museo Illica, ore 16.15    
Visita guidata
ore 17.00
Sei mani e tante mascherine
Riccardo Pazzaglia burattini Letizia Bonavita e Claudio Rausa pianoforte
Giardino del Museo Geologico, ore 18.30
Chiacchierata con il dottor Balanzone
Riccardo Pazzaglia burattini
Giardino del Museo Geologico, ore 21.00

Sei mani e tante mascherine
Riccardo Pazzaglia burattini Letizia Bonavita e Claudio Rausa pianoforte

Lunedì 18 luglio
ore 18.30
“Tebaldi 100” per ricordare Renata Tebaldi nel Centenario della nascita
A seguire
Vissi d’arte

Martedì 19 luglio
ore 18.30
Luigi Illica giornalista
Un giornale “libero, vivace, disinteressato, battagliero” -  Sulla Libertà d’informazione
Tobias Jones, The Guardian
Luca Sommi, Il Fatto Quotidiano

Mercoledì 20 luglio
Museo Illica, ore 18.30
Visita guidata
A seguire
Vissi d’arte

Giovedì 21 luglio
Piazza Monumentale , ore 20.30
Prova generale de “Le Maschere”

Venerdì 22 luglio
Piazza Monumentale, ore 19.30
Presentazione dell’opera in scena “Le Maschere”
Jacopo Brusa direttore d’orchestra Giulio Ciabatti regista

Chiesa della Collegiata, ore 21.00
I Manoscritti di Castell’Arquato
KorMalta coro Edoardo Bellotti organo Riccardo Bianchi direttore
Sabato 23 luglio
Giardino del Museo Geologico, ore 17.30
Sei mani e tante mascherine
Riccardo Pazzaglia burattini  Letizia Bonavita e Claudio Rausa pianoforte
Piazza Monumentale, ore 21.00
“Le Maschere” di P. Mascagni con libretti di L. Illica
Alberto Mastromarino (Tartaglia/Giocadio), Marta Leung (Rosaura), Matteo Falcier (Florindo), Angelo Veccia (Il Capitan Spaventa), Anna Maria Sarra (Colombina), Roberto Covatta (Arlecchino Battocchio), Francesco Leone (Pantalone De’ Bisognosi), Raffaele Feo (Brighella), Lorenzo Liberali (Dottor Graziano)
Jacopo Brusa direttore d’orchestra
Giulio Ciabatti regista
Filarmonica Arturo Toscanini orchestra
KorMalta - Malta National Choir coro
Il Festival Illica è organizzato dal Comune di Castell’Arquato, ed è realizzato con il sostegno di Regione Emilia Romagna e Fondazione Banca di Piacenza e Vigevano

Informazioni
In caso di maltempo l’opera “Le Maschere” del 23 luglio sarà recuperata giovedì 28 luglio

Biglietteria
Biglietti acquistabili online su www.festivalillicacastellarquato.it
Prezzi
Opera
Posto unico euro 30.00
Convenzioni (Ass. Liriche e Comuni) euro 15.00
Fêtes Galantes
Posto unico euro 10
Sei mani e tante mascherine
Adulti euro 10
Ridotto bambini fino a 12 anni euro 5,00
Informazioni:

IAT Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica
Tel. +390523 803215

Pubblicato l'8 giugno 2022

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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