Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Concerto in Sant’Antonino, un momento di grande spiritualità

corobasilica antonino, festa2022

“Una immensa e intensa preghiera”: così ha definito Patrizia Bernelich, il concerto, inserito nelle manifestazioni antoniniane, del 30 giugno, del Coro Consonanze di Piacenza, Coro Lirico Ponchielli Vertova di Cremona e del gruppo musicale Piacenza Ensemble, nella basilica di Sant’Antonino a Piacenza.

Musica celeste
Il programma, esclusivamente di musica sacra, ha voluto esprimere una profonda dimensione spirituale, voluta dalla direttrice Bernelich, che ha saputo cogliere appieno l’intenzione dell’evento realizzato proprio nella basilica del Santo Patrono. Patrizia che, con la sua vulcanica personalità riesce sempre ad aggregare molti gruppi appassionati alla musica, ha proposto un programma che è partito con il tema tratto dal “Mosè” di E. Morricone per arrivare all’autore contemporaneo Marco Frisina, passando dai classici Mascagni, Ponchielli, Puccini Verdi e Rossini.

Intento solidale
Prima del concerto Enrico Corti, presidente dell’Associazione Onlus “La Ricerca” che, con numerose comunità terapeutiche, si occupa di persone fragili, ha ringraziato per l’intento solidale dell’evento a favore della struttura piacentina. Ha inoltre sottolineato come l’associazione, da lui guidata, vuole aiutare le persone a mettere al centro la propria individualità senza appoggiarsi a sostanze palliative, e la vicinanza della musica, che richiede armonia e condivisione, al progetto della Onlus.

Validi musicisti
Nei cori presenti hanno spiccato le voci del soprano Raffaella Martini e del baritono Giuseppe Tomasoni. L’accompagnamento musicale è stato realizzato da una schiera di ottimi musicisti: ai violini Elisabetta Fanzini e Caterina Carini; ai violoncelli M. Rosaria Falovo, Paolo Busconi e Graziano Beluffi; all’arpa Valeria Pilastro; al flauto Elena Cecconi e alla fisarmonica Luciano Cortellini.
Da sottolineare la prestazione della giovane performer, danzatrice, Elena Faggi che si è inserita in alcuni brani con significative coreografie.

La carità un dovere
Al termine don Giuseppe Basini, parroco di Sant’Antonino, ha evidenziato il tema del concerto riferito all’umiltà e alla carità: le sacre vestigia del Santo.
“Vivere queste virtù - ha aggiunto - significa essere aperti ad un futuro ricco di speranza rendendosi conto di essere fragili, riconoscendo la risorsa della carità che vuol dire sapersi prendere cura dell'altro, non come opzione ma come un dovere”.

Riccardo Tonna

Pubblicato il 2 luglio 2022

Ascolta l'audio

Sottocategorie

  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

    Ascolta l'audio

    Conteggio articoli:
    5

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente