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Il magnetismo di Anna Foglietta a «Estate Farnese»

 Anna Foglietta TOAD Studio 1 scaled 1

Proseguono gli appuntamenti dell'Estate Farnese che affiancano alle proiezioni del “Cinema sotto le stelle”a cura di Cinemaniaci e Arciall'arena Daturi –  con inizio anticipato alle 21.30 tutte le sere, anziché alle 21.45 – le suggestioni del teatro,portando a Piacenzala comicità di Ale e Franz(protagonisti di “Dire, fare e scappare”)e l'intensità di Anna Foglietta,nel monologo “La bimba col megafono”.

Sarà proprio l'attrice romana, martedì 19 luglio alle 21.30, a portare in scena, non a Palazzo Farnese come inizialmente previsto, ma nella cornice dell'ex convento di Santa Chiara, lo spettacolo scritto insieme a Marco Bonini, per la regia di Francesco Frangipane, produzione del Teatro Stabile dell'Abruzzo e di Stefano Francioni. Tra ricordi e brani musicali, prenderà vita una confessione tragicomica recitata e cantata dalla talentuosa attrice romana, lungo “le montagne russe di una vita senza misure”, per riflettere sui grandi temi dell'esistenza, sulla libertà e la rivoluzione, seguendo il cammino di una donna, la protagonista, tra vette altissime ed euforiche discese, sino al più profondo sconforto.

I biglietti già acquistati restano ovviamente validi anche per la nuova location; chi ancora non li avesse li può trovare su Ticketone, a Palazzo Farnese dalle 10 alle 13 nella mattinata di martedì 19 o, la sera stessa della rappresentazione, a partire dalle 19.30, al civico 11 di Stradone Farnese dove si terrà l'evento.

Si tornainveceal palco di Palazzo Farnese giovedì 21, sempre con inizio alle 21.30, per ridere insieme ad Ale e Franz, due ex ragazzi che hanno superato la boa dei cinquant'anni e, nel riflettere sul senso della vita e dell'amore, saranno travolti dai colpi di scena del destino, con effetti sconvolgenti ma esilaranti in una vera e propria commedia degli equivociscritta da Francesco Villa, Alessandro Besentini e Alberto Ferrari (cui è affidata la regia), con l'organizzazione di Carmela Angelini e la produzione esecutiva di Michele Gentile.Biglietti su Ticketone, due ore prima dello spettacolo a Palazzo Farneseo, per tutte le modalità di acquisto, contattando il 331-3821441 dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 per le informazioni a riguardo.

Cinema all'aperto

Per il cinema all'aperto martedì 19 sarà la volta di “A Chiara”, di Jonas Carpignano: nel trentennale della strage di via D'Amelio, la proiezione sarà introdotta da Gessica Monticelli e altri rappresentanti del coordinamento di Libera.
Mercoledì 20, in lingua originale con sottotitoli in italiano, “Licorice pizza” di Paul Thomas Anderson, commedia romantica che vede Sean Penn accanto ad Alana Haim e Cooper Hoffman, la cui visione sarà preceduta da un momento letterario organizzato in collaborazione con la libreria Fahrenheit, dedicato a “Tom Waits. La voce e l'oblio” della giornalista Eleonora Bagarotti, che racconta il leggendario cantante americano nel cast della pellicola.
Giovedì 21, a precedere la proiezione di “Full Time – Al cento per cento”, per la rassegna “Cinema al Lavoro”, interverrà il segretario generale della Cgil Ivo Bussacchini, in una serata strettamente correlata al Premio Cat il cui tema, per il 2022, sarà proprio il lavoro.
Venerdì 22 luglio, volti iconici del cinema italiano contemporaneo: Marco Giallini e Giampaolo Morelli protagonisti di “C'era una volta il crimine” di Massimiliano Bruno, mentre sabato 23, alle 21.30 sarà la musica di un personaggio senza tempo ad accendere gli animi: sul grande schermo dell'Arena Daturi “Elvis”, di Baz Luhrmann, con Austin Butler, Tom Hanks ed Helen Thomson. 

Pubblicato il 19 luglio 2022

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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