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Cadeo, Lella Costa a «Voci del Castello»

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Si chiude il ciclo di serate di teatro e concerti supportato dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano.
Sabato 23 luglio alle ore 21 eccezionale presenza di Lella Costa al Castello di Cadeo che  con lo spettacolo "Se non posso ballare... Non è la mia rivoluzione" chiude  l’edizione 2022 di “Voci dal Castello”, il prestigioso ciclo di serate di teatro e concerti  realizzato grazie alla collaborazione tra Parrocchia di Roveleto, Comune di Cadeo, associazione Terre Traverse e al prezioso contributo della  Fondazione di Piacenza e Vigevano.
Voci dal Castello ha saputo attirare numerosi spettatori di tutte le età  e da tutta la provincia  – spiega Marica Toma, prima cittadina del Comune di Cadeo – questo ci fa comprendere che la cultura non è una semplice occasione di aggregazione sociale o intrattenimento ma un prezioso strumento per rigenerare e riqualificare  il territorio. La presenza di personaggi famosi impegnati in vari ambiti dell’intrattenimento, dalla musica al teatro, è una ricchezza che, in primis i cittadini di Cadeo, non devono lasciarsi sfuggire”.
“Voci dal Castello, anno dopo anno, sta crescendo ed acquisendo uno spessore culturale sempre maggiore – le fa eco don Umberto Ciullo, parroco di Roveleto ed ideatore del percorso -. La presenza e il supporto della Fondazione di Piacenza Vigevano al nostro fianco è un chiaro segno che queste iniziative culturali stanno divenendo un punto di riferimento importante per Piacenza e oltre”.
“Guardiamo con attenzione alle iniziative culturali che sanno declinare intrattenimento e riflessione, valorizzando i luoghi che le ospitano – commenta Roberto Reggi, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano –.  Teatro e musica, che questa rassegna celebra, sono linguaggi in grado di raggiungere una platea trasversale, proprio come lo spettacolo conclusivo con Lella Costa, che ci racconterà di donne intraprendenti,  accompagnandoci nell’affermazione del punto di vista femminile”.

Lella Costa in “Se non posso ballare... non è la mia rivoluzione” 

Ultimo e atteso appuntamento è sabato 23 luglio alle ore 21.00 con Lella Costa e uno spettacolo che racconta di donne intraprendenti, controcorrente, spesso perseguitate, a volte incomprese, che hanno lottato per raggiungere traguardi che parevano  inarrivabili. Donne valorose, maestre e pioniere, che hanno segnato la storia, ma che  raramente vengono ricordate. Sono le 100 donne di "Se non posso ballare ... non è la mia rivoluzione" interpretato da Lella Costa  e alla cui regia vi è Serena Sinigaglia.

Come partecipare

I biglietti sono acquistabili la sera stessa alla biglietteria del Castello di Cadeo e in prevendita presso:
- Segreteria Parrocchiale a Roveleto di Cadeo
- Tabaccheria Draghi a Roveleto di Cadeo
- Ristorante da Romano a Cadeo
-  Online sul sito www.wcshoponline.it

Pubblicato il 22 luglio 2022

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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