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Appennino Festival: venti date da agosto a dicembre

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La nota d'inizio la darà Danilo Rossi, la prima viola del Teatro alla Scala di Milano: uno che il direttore d'orchestra Zubin Mehta non ha esitato a definire “un gigante”. Parte così la ventiduesima edizione dell'Appennino Festival, rassegna musicale e non solo diretta artisticamente da Maddalena Scagnelli e organizzata da “Le Vie del Sale” con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, di Crédit Agricole, della Regione Emilia Romagna, del Ministero per i beni e le attività culturali e di alcuni sponsor privati.
Il calendario è stato presentato nella sala consiliare del Comune di Travo alla presenza della direttrice artistica Maddalena Scagnelli e dei rappresentanti degli enti coinvolti nell'organizzazione.

In tutto sono ventidue le date in calendario a partire dal primo agosto alla chiesa di Pillori di Travo, dove alle 19 è in programma il concerto “Primissima Viola” con il violista Rossi e il gruppo Enerbia: alle spalle oltre trent'anni di carriera, nella storia della Scala Rossi è stato il più giovane strumentista ad aver ricoperto il ruolo di prima viola solista dell’Orchestra e al suo attivo ha anche numerose collaborazioni con grandi artisti dell’ambito jazz e pop.
Particolarmente interessanti però risultano anche gli altri appuntamenti agostani: il 2 al Teatro Organico di Termine Grosso, alla Perduca, il Festival propone il concerto di Riccardo Tesi e dei Banditaliana: compositore, cantante e organettista, partito nel 1978 al fianco di Caterina Bueno, Tesi è uno dei più importanti esponenti della musica world, con una storia musicale che spazia dalla tradizione toscana al confronto con quelle italiane, basche, inglesi, francesi e malgasce, con il jazz, il liscio e la canzone d'autore.

Molto interessanti anche gli appuntamenti del 3 e del 4 agosto con il concerto dei Radicanto “Alle radici del canto in terra di Puglia” a Rivergaro e la presentazione a Travo de “Il cibo della musica”, durante la quale la scrittrice Chiara Ferrari presenterà i suoi libri “Le donne del folk” e  “Le ricette delle razdore piacentine” con gli interventi musicali del gruppo femminile “La Banda della Ricetta”. L'evento si svolge in collaborazione con le Serate Letterarie “Giana Anguissola” così come l'appuntamento dell'11 agosto, sempre a Travo, che vedrà esibirsi il gruppo musicale “I Liguriani” ne “I racconti di Liguria”.
Da segnalare poi i grandi “classici” della rassegna: l'appuntamento con la “Piva della Val Nure” al Pascolo dell'Acqua Nera sulla strada panoramica che collega Pradovera a Coli il 6 agosto, il concerto sul pascolo al Passo di Sella dei Generali il 7 che vedrà esibirsi l'oboista Christoph Hartmann e il coro maschile “Val Curiasca”, l'happening di musica e poesia della notte di San Lorenzo a Pigazzano di Travo il 10 agosto con un omaggio a Pasolini, ma anche le tappe al Museo Guatelli di Ozzano Taro il 3 e 4 settembre e la Festa d'autunno all'azienda agricola Lungacque “I Melograni” a Caratta di Gossolengo il 22 settembre.

Il 13 agosto invece a Mareto approda il liutista Michele Pasotti, musicista pluripremiato in Italia e all'estero (fra gli ultimi ricoscimenti il Diapason d'oro) e apprezzato nelle sue esibizioni in Europa, Asia e Stati Uniti. A chiudere, l'8 dicembre, è il canonico concerto natalizio a Ferriere.
“Siamo molto orgogliosi di presentare un programma ricco di iniziative – spiega Scagnelli – che valorizzano il paesaggio sonoro dell'Appennino attraverso i suoi territori spesso sconosciuti perché impervi, i suoi strumenti antichi, i suoi repertori colti e popolari. Tramandare vuol dire conservare ed è con questo spirito che Appennino Festival si propone anche per la sua ventiduesima edizione: una manifestazione che fra l'altro è entrata nella Rete italiana della world music, nata con un'idea ben precisa: la musica, i dialetti, gli strumenti e le tradizioni popolari rappresentano la biodiversità culturale dei territori e delle comunità. Tutelare e rivitalizzare questo patrimonio è un ingrediente fondamentale delle politiche di recupero e valorizzazione dei borghi e del patrimonio culturale, di supporto al turismo, di contrasto allo spopolamento della montagna e delle zone rurali, di educazione all'inclusione sociale e a stili di vita sostenibili: tutti obiettivi, questi, che Appennino Festival persegue fin dalla sua nascita.

Il CALENDARIO DEGLI EVENTI

1 agosto – Chiesa di  Pillori (Travo) ore 19
Concerto “Primissima Viola” con Danilo Rossi (viola) e la partecipazione del gruppo Enerbia.
Degustazione dalle ore 20.30 all'Azienda I Borri (per info e prenotazioni: 3384693571).

2 agosto – Teatro Organico  di Termine Grosso – Perduca ( Travo) ore 20.30
Concerto di Riccardo Tesi e Banditaliana.
Camminata con I Calcaterra (per prenotazioni: 329 7265227).

3 agosto – Sagrato della Chiesa di Sant’Agata di Rivergaro ore 21.30
Concerto “Radicanto. Alle radici del canto in terra di Puglia”.

4 agosto – Cortile del Castello di Travo ore 21.15
Presentazione “Il cibo della musica”: Chiara Ferrari presenta i suoi libri “Le donne del folk” e  “Le ricette delle razdore piacentine”. Interventi musicali del gruppo femminile “La Banda della Ricetta”.
In collaborazione con le Serate Letterarie “Giana Anguissola”.

6 agosto – Pascolo dell’Acqua Nera, strada panoramica Pradovera-Mareto-Coli ore 21.30
“La Piva della Val Nure”: festa da ballo con le coppie di piffero e fisarmonica della tradizione popolare delle Quattro Province con la partecipazione di Banda Brisca, Andrea Capezzuoli, Passo Ballabile.

7 agosto – Mareto
Alle ore 11 nella chiesa concerto “Sanctorum melodia” con Federico Perotti (organo) .
Alle ore 18 al Passo Sella dei Generali, strada panoramica Pradovera-Mareto-Coli: “Concerto sul  pascolo” con Christoph e Franz Hartmann (oboe) e il Coro maschile “Val Curiasca”.
Camminata a cura de I Calcaterra (per info: 329 7265227) e cena all'Albergo dei Cacciatori di Mareto (per prenotazioni: 0523 915131).
Alle ore 21.30 nella chiesa “Music for a while” con Pietro Scalvini (viola), Francesco Zuvadelli (organo), Elena Galetti (violoncello) e Maddalena Scagnelli (violino).

8 agosto – Pieve di Gravago (Bardi) ore 18
Concerto “Percorrendo la Via degli Abati: musica dagli antifonari europei medievali” con il Gruppo vocale “Schola Sancti Columbani”.
Visita guidata con Il Cammino Val Ceno (per info: 347 8786025).

9 agosto – Castello di Belforte (Borgo Val di Taro) ore 21
“Là su quei monti – Una vita sotto il Castello. Racconti d’Appennino tra Emilia e Lunigiana” con Sandro Santini (voce narrante), Nicola Rulli (chitarra e mandola) e Carlo Gandolfi (piva e piffero).

10 agosto – Pigazzano di Travo ore 21.30
Poesia e musica nella notte di San Lorenzo “La leggerezza dei semplici. Omaggio a Pier Paolo Pasolini nel centenario della nascita” con Eugenia Delbue (voce recitante) e gli interventi musicali dei cantautori Davide Cignatta e Alessandro Colpani.
Camminata a cura de I Calcaterra (per info: 329 7265227)

11 agosto – Piazza del Castello di Travo ore 21.15
“Racconti di Liguria” con il Gruppo musicale “I Liguriani”: conversazione con Paolo Ferrari e Matteo Marino.
In collaborazione con le Serate Letterarie “Giana Anguissola”.

13 agosto – Chiesa di Mareto
Alle ore 18 concerto “Dulcedo cordium” con Michele Pasotti (liuto) e Giulia Genini (dulciana). Alle ore 22 sulla Terrazza Panoramica dell'Albergo Morandi “Suoni di terra e di cielo”: ballo con piffero e fisarmonica con Gabriele Dametti (piffero) e Franco Guglielmetti (fisarmonica).

17 agosto – Zerba
Alle ore 17.30 visita guidata alla Torre Malaspina. Alle ore 19 sul sagrato della Chiesa Parrocchiale di Zerba concerto al tramonto con Silvia Sesenna (spinetta), Elena Galetti (violoncello) e Katia Forelli (violino).
Camminata a cura de I Calcaterra (per info: 329 7265227).

18 agosto – Sagrato della chiesa di San Timoteo e Sinforiano di Caminata (Alta Val Tidone) ore 21.15
Concerto “Musica notturna: canti d’amore e di culla” con i Gruppi musicali “Area Sud” ed “Enerbia”.

22 agosto – Chiostro di San Colombano di Bobbio ore 21
Festa di fine estate con i gruppi spontanei dell'Appennino delle Quattro Province

23 agosto – Chiesa di San Bartolomeo di Ottone ore 18
Concerto “Arpeggi al tramonto” con Massimo Lonardi (liuto) e il duo composto da Davide Bazzini e Fabio Paveto (piffero e fisarmonica).

26 agosto – Antica chiesa romanica di Castelletto di Vernasca ore 18.30
Concerto “Carmina Gadelica” con Marianne Gubri (arpa classica e gotica).
Camminata con I Calcaterra  (per info: 340 5305455).

3 settembre – Museo Guatelli di Ozzano Taro (Parma) ore 21
Concerto della Corale “Giuseppe Verdi”

4 settembre – Museo Guatelli di Ozzano Taro (Parma) ore 15
Festa nella corte rurale sede del Museo e visita guidata alla collezione a cura degli Amici di Ettore Guatelli (per info: www.amiciguatelli.it).  

4  settembre – Teatro Serra del Parco di Villa Raggio di Pontenure ore 21
“E il popolo canta. Pier Paolo Pasolini e la musica popolare” con Andrea Groppi (voce recitante) e il Gruppo Enerbia.

11 settembre – Oratorio di Fognano (Bobbio) ore 18
Concerto al tramonto con Adriano Sangineto (arpa celtica e bardica) e Carlo Gandolfi  (piva e tin whistle).
Alle ore 19 aperitivo a cura del Relais Sant’Ambrogio (per info: 338 5070508).

17 settembre – Guado di Sigerico di Soprarivo (Calendasco) ore 18
“Tripudiantes. Musica e danza lungo la Via Francigena” con Goffredo Degli Esposti (flauto bicalamo, cornamuse e tamburi) e Matteo Nardella (piffero, cennamella, percussioni).
Camminata  con I Calcaterra (per info: 340 5305455).

22 settembre – Azienda Agricola Lungacque “I Melograni” di Caratta di Gossolengo ore 19
“Festa d’autunno”: cena con i prodotti dei Contadini Resistenti e alle ore 21.30 concerto de “La Rossignol”.

8 dicembre – Chiesa di San Giovanni Battista di Ferriere ore 11.30
Concerto di Natale con Maria Dal Corso (violino), Chiara Pavesi (violoncello), Tommaso Battilocchi (organo).

Pubblicato il 28 luglio 2022

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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