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«Le notti di Santa Chiara»; la musica celebra Frida e Greg Lake

Frida En Silencio


Il programma di eventi Le notti di Santa Chiara, messo a punto dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano per celebrare i trent’anni di attività, prosegue nell’ex convento sullo Stradone Farnese con due appuntamenti di rilievo all’insegna della musica flamenco e del progressive rock: Frida en Silencio, il nuovo spettacolo di Israel Varela dedicato all’artista messicana, e Moonchild, progetto discografico di Annie Barbazza e Max Repetti realizzato con Greg Lake.  

Martedì 26 luglio - ore 20.45 / ore 22
Concerto
Frida en Silencio
Israel Varela (percussioni)
Karen Lugo (ballo flamenco)
Serena Brancale (voce)
Rita Marcotulli (pianoforte)
Ares Tavolazzi (contrabbasso)
In collaborazione con Fondazione Val Tidone Musica
Il nuovo ed emozionante spettacolo di Israel Varela è un’introspezione nella vita della rivoluzionaria pittrice messicana Frida Kahlo dove musica, poesia e danza si fondono. In scena, un quintetto stellare: Karen Lugo alla danza flamenco e alla poesia, l'icona del pianoforte italiano Rita Marcotulli, Ares Tavolazzi al contrabbasso, la cantante Serena Brancale e Israel Varela alle percussioni. Varela è uno degli artisti più affermati della sua generazione e nell'ultimo decennio è stato uno dei musicisti jazz/mondiali/flamenco più richiesti. La sua originalità e il suo stile distintivo gli hanno permesso di esibirsi con moltitudini di artisti famosi,  da Pat Metheny a Pino Daniele, da Andrea Bocelli a Joaquin Cortes e molti altri.
A causa delle numerose prenotazioni, saranno offerte al pubblico due repliche nella stessa serata. Un primo concerto inizierà alle ore 20.45, cui seguirà una seconda esibizione con inizio alle ore 22. Entrambe le repliche sono sold out.

 Venerdì 29 luglio - ore 21.30
Concerto
Moonchild
A Deep Journey Into The Music And Poetry of Greg Lake
Annie Barbazza (voce)
Max Repetti (piano/keyboards)
In collaborazione con l’Associazione Novecento
"Moonchild" è il titolo del progetto discografico della cantante Annie Barbazza e del pianista Max Repetti, interamente dedicato alla musica di Emerson Lake and Palmer e dei King Crimson dei quali Greg Lake, scomparso nel 2016, fu fondatore. I due giovani musicisti hanno riversato in questo lavoro tutto il loro amore per uno straordinario cantante, musicista, produttore e discografico. Più che un tributo, si tratta di uno spettacolo lunare concepito e prodotto da Lake nel quale vengono rivisitati in chiave contemporanea i suoi classici. Il grande musicista inglese ebbe con la città di Piacenza un legame affettivo speciale: quest’anno si celebra il decimo anniversario del concerto con il quale Greg Lake iniziò da qui il suo tour europeo. Inoltre, la prima rappresentazione dell’embrione (poche canzoni) di questo progetto fu rappresentato in occasione della laurea honoris causa che il Conservatorio Nicolini conferì alla rockstar britannica, collegato via Skype perché già troppo malato, nel 2016. Nel corso dell’evento in Santa Chiara la voce dell’astro nascente della scena avant/prog Annie Barbazza, grazie agli arrangiamenti di Repetti (scritti sotto la supervisione di Lake stesso) darà plastica forma alle melodie immortali del Re Cremisi.
Ingresso gratuito; informazioni, prenotazioni e ritiro dei biglietti omaggio presso Fondazione di Piacenza e Vigevano (via S. Eufemia, 13), dal lunedì al venerdì ore 9-13 e 14-18; tel. 0523.311111; mail info [AT] lafondazione [DOT] com.

Pubblicato il 25 luglio 2022

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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