Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

«Itinere», le visite guidate per turisti, bambini e cittadini

Panoramica 13 19 FOTO PAGANI

Prosegue anche nel 2023 la programmazione delle visite guidate tematiche organizzate da Itinere in collaborazione con il Comune di Piacenza. Il nuovo ciclo di visite è stato pensato per un ampio target di visitatori: cittadini, turisti e bambini, che avranno la possibilità di scoprire monumenti, piazze e curiosità di Piacenza, anche attraverso urban games e racconti. L’attivazione del nuovo ciclo di visite è stata possibile grazie alla partecipazione delle guide abilitate di Piacenza e provincia, che hanno ideato diverse proposte e tematiche per continuare a offrire un servizio che ha riscontrato un ottimo successo nell’anno appena trascorso.
Per tutte le visite guidate le prenotazioni e i pagamenti sono gestiti dall’ufficio Iat-R in piazza Cavalli (telefono: 0523 492001, mail: ).

“Piacenza medievale dentro e fuori le mura” è il titolo della visita guidata per adulti in programma domenica 29 gennaio, dalle ore 15.15 alle 16.45. L’appuntamento è previsto davanti all’ufficio Iat-R per un tour che si snoderà tra le seguenti tappe: via Garibaldi, esterno della chiesa Sant'Ilario, vicolo Illica, via Calzolai, piazza Borgo, via Sant’Eufemia, vicolo Santa Margherita con la facciata dell’omonima ex chiesa, via Mazzini, la tipica scalinata Munta' di Ratt, via San Tomaso e la basilica di Santa Maria di Campagna. La visita sarà l’occasione per ascoltare storie e aneddoti legati a piazze, vie, vicoli e punti storici della città. Il costo della visita è di 10 euro per i partecipanti dai 12 anni in su, di 7 euro per i più piccoli e di 3 euro per l’adulto accompagnatore.

Domenica 12 febbraio, dalle ore 11 alle 13, sarà invece la volta di “Piacenza, storie di antichi amori”, passeggiata guidata attraverso il centro storico di Piacenza, in occasione della ricorrenza di san Valentino. La visita partirà da piazza Cavalli, con una breve introduzione sul santo protettore degli innamorati: il vescovo e martire cristiano san Valentino da Terni. Arrivati a palazzo Farnese i partecipanti potranno ascoltare invece le vicende romantiche della nobile dinastia del Rinascimento italiano, presso la ex chiesa delle Benedettine, edificata per volere del duca Ranuccio II Farnese come voto per la guarigione dell'amata moglie Maria d’Este. La visita si concluderà presso l'esterno di Palazzo Landi, straordinario esempio di residenza signorile, e quindi in piazza del Duomo.
La gestione delle prenotazioni e dei pagamenti avverrà tramite l’ufficio Iat-R in piazza Cavalli (telefono: 0523 492001, mail: ). Il costo della visita è di 10 euro per i partecipanti dai 12 anni in su, gratuita per i più piccoli.
Per gli spettatori di “Romeo e Giulietta” (balletto in tre atti dall’omonima tragedia di William Shakespeare), in programma domenica 12 febbraio alle ore 16 al Teatro Municipale di Piacenza, è prevista una tariffa agevolata di 7 euro a persona. Per usufruire dello sconto, sarà sufficiente mostrare il biglietto dello spettacolo all’ufficio Iat-R di Piacenza al momento del pagamento.
E’ richiesta la prenotazione della visita guidata (le prenotazioni chiuderanno infatti una volta raggiunto il limite massimo dei partecipanti).

Infine, domenica 26 febbraio, dalle ore 15 alle 16.30, la visita guidata sarà all’insegna delle “Curiosità piacentine”. Piacenza è una città discreta ma ricca di dettagli nei decori, nei palazzi, nei monumenti. Non sempre è semplice decifrare i simboli che si trovano esposti allo sguardo dell'osservatore. La passeggiata accompagnerà quindi i visitatori tra le piazze della città a caccia di curiosità e storie. Il percorso partirà da piazza Cavalli per dare uno sguardo più approfondito su palazzo Gotico, per poi spostarsi verso via Sant'Antonino, dove alcune figure animali popolano la facciata dell'attuale palazzo delle Poste. La visita si concluderà nei dintorni di piazza Duomo alla scoperta di toponimi alquanto originali. Il costo della visita è di 10 euro per i partecipanti dai 12 anni in su, gratuita per i più piccoli.

Nella foto di Carlo Pagani una veduta di Piazza Cavalli a Piacenza.

Pubblicato il 25 gennaio 2023

Ascolta l'audio

Sottocategorie

  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

    Ascolta l'audio

    Conteggio articoli:
    5

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente