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La Passerini Landi festeggia «25 anni insieme» nella sede restaurata di Palazzo San Pietro

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Il 19 aprile del 1998 apriva le sue porte alla cittadinanza la Biblioteca Passerini Landi, nella sede ristrutturata di Palazzo S. Pietro. In occasione dei 25 anni dalla riapertura, mercoledì 19 aprile alle 18, presso il cortile grande della struttura di via Carducci si terrà un momento celebrativo con uno spettacolo e musica dal vivo a cura dell'associazione culturale “De Arte Saltandi”: il coreografo Riccardo Buscarini si esibirà, accompagnato dalla violista Yanina Prokudovich, sulle note di J.S. Bach e Max Reger. Seguirà un aperitivo offerto dal Consorzio Salumi D.O.P. Piacentini.

Yanina Prokudovich e Riccardo Buscarini, qui anche in veste di danzatore, si confrontano con la Suite per cello in re minore (Allemanda, Corrente) di J.S. Bach e con la Suite 2 per viola sola re maggiore di Max Reger (2º e 3º movimento). Le partiture scelte sono state composte a 200 anni di distanza l'una dall'altra, ma l’idea portante è la stessa: se con Bach le suite sono i primi tentativi di polifonia orizzontale sul violoncello, in Reger (1915) troviamo tutta la palette di armonie tardo-romantiche, con viola solista in centro, resa in omaggio allo stile bachiano.

Il palazzo San Pietro

Palazzo San Pietro fu costruito alla fine del Cinquecento dai padri della Provincia Veneta della Compagnia di Gesù che, su incarico del duca Ottavio Farnese, edificarono nell’isolato dell’antico foro romano la chiesa di S. Pietro, con l'annesso Collegio eretto, in tempi diversi, su tre piani. La Biblioteca, sviluppatasi nel tempo grazie a consistenti acquisizioni e donazioni, rimase nel Collegio di S. Pietro ininterrottamente dal 1593 fino al 1985, anno in cui venne chiusa per lavori di restauro e ristrutturazione, riaprendo al pubblico nell’aprile del 1998.
Nel 2023 ricorre non solo il primo quarto di secolo dalla riapertura della Biblioteca nella sede ristrutturata, ma anche il 25° anniversario di lavoro delle bibliotecarie che cominciarono a prestare servizio alla Passerini Landi a partire dal febbraio 1998.
Il piano di rinnovamento della Biblioteca prevedeva l'inserimento e la formazione di nuovo personale attraverso il progetto LSU: furono 15 le addette che cominciarono a lavorare presso la struttura e 11 di loro hanno proseguito la propria carriera e la loro formazione sino ad oggi. Il gruppo di bibliotecari è attualmente molto più numeroso, ma coeso e appassionato come allora, forse proprio grazie allo spirito in cui nacque.
La manifestazione si svolgerà anche in caso di maltempo. Non è necessaria prenotazione.

Nella foto, il salone monumentale della biblioteca comunale Passerini Landi.

Pubblicato il 18 aprile 2023

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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