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«Biennale italiana di poesia fra le arti» fa tappa a Piacenza

Biennale Poesia foto 1

Il 6 e il 7 maggio, dopo gli appuntamenti di Alessadria e Tortona, la “Biennale Italiana di Poesia fra le Arti” approda a Piacenza, con una due giorni di poesia, arte e cultura, nel segno dell’inclusione e della contaminazione. Sono inoltre in programma importanti mostre, eventi speciali, internazionali e collaterali sino al mese di gennaio 2024.
Dedicata alla memoria di Giampiero Neri, decano della poesia italiana recentemente scomparso, “Un Po di Poesia a Piacenza” condurrà i partecipanti alla scoperta dei luoghi simbolo della città emiliana: da Palazzo Gotico a Palazzo Farnese, dal Giardino della Galleria Ricci Oddi alla Saletta dell’Ecce Homo della Pinacoteca del Collegio Alberoni, dal Piccolo Museo della Poesia Chiesa di San Cristoforo all’argine del Po.
Il tema scelto per la prima edizione della Biennale – “Un Po di Poesia” – allude al Grande Fiume e a modelli di sviluppo sostenibile, nell’accezione più ampia del termine. Sostenibilità ambientale, quindi, ma anche economica, sociale, e quant’altro riguardi la relazione degli esseri umani nei confronti del mondo.
«Davvero straordinaria – dichiara Massimo Silvotti, direttore artistico della Biennale – per la varietà dei linguaggi e la qualità degli interpreti, la tappa piacentina della prima “Biennale Italiana di Poesia fra le Arti”. Un programma che avrà il suo coronamento il 6 e 7 maggio prossimi, ma che raggiungerà il suo culmine qualitativo con due grandi mostre, a giugno e ad ottobre, la prima in ordine cronologico, vedrà il Maestro Marco Nereo Rotelli in “Vola Alta Parola”, la seconda vedrà protagonista il Maestro Omar Galliani in “Silenzio – L’enigma del Cristo di spalle in dialogo con l’Ecce Homo di Antonello”. Impossibile dar conto, dunque, in poche parole, di cotanta contaminazione artistica (oltre alla poesia, e in ordine rigorosamente alfabetico, il canto, la danza, le installazioni, la musica classica e jazz, le performance, la pittura, la recitazione, la scultura, i video), e d'altronde non è forse neppure questa la precipua sperimentalità di questa nostra Biennale poiché, ad una eterogenea miscellanea di declinazioni artistiche, si aggiungono il confronto generazionale ed esperienziale, tra chi della propria vocazione ha fatto una ragione di vita e chi, dell’arte, è solo talentuoso iniziato. Una scommessa indubbiamente rischiosa da più punti di vista, ma che di questa dialettica generazionale vuol fare il proprio tratto distintivo, nel segno di una nuova democrazia artistica in cui si ricomponga il valore ineludibile della “bottega”, tra Maestri e Discepoli».

Il programma

La Biennale si aprirà sabato 6 maggio, alle ore 10.00, presso il Palazzo Gotico (Piazza Cavalli, 16), con "Cambio rotta". Il programma della mattinata prevede i saluti delle autorità, l'intervento del direttore artistico Massimo Silvotti e della condirettrice generale del Piccolo Museo della Poesia Sabrina De Canio, video, performance, esposizioni artistiche a cura degli insegnanti e degli studenti del Liceo Artistico “Bruno Cassinari” e contributi poetici di Luca Ariano, Roberto Chiapparoli, Cinzia Demi, Mauro Ferrari, Aldino Leoni, Vincenzo Montuori.

Alle ore 16.00 si terrà “Omaggi a Cristina Campo e a Daria Menicanti” presso la Cappella Ducale di Palazzo Farnese (Piazza Cittadella, 29) con apertura del Coro di bambini della scuola primaria “Caduti sul Lavoro” diretti dal Maestro Simone Tansini, colloqui poetici con 5 grandi poetesse contemporanee (Gabriella Cinti, Elisa Longo, Alessandra Paganardi, Marina Petrillo, Maria Pia Quintavalla), inframezzi musicali di Alessandro Lotto (pianoforte) e Gaia Nicosia (voce soprano). Durante l’incontro l’artista Maurizio Caruso esporrà due suoi ritratti delle poetesse Cristina Campo e Daria Menicanti. A coordinare la serata saranno Edoardo Callegari e Cinzia Demi. La giornata si concluderà alle ore 21.00 con “Poesia e Canto” presso la Cappella Ducale di Palazzo Farnese (Piazza Cittadella, 29): un dialogo con Valerio Magrelli, inframezzato dalla voce soprano di Ana Spasic, la quale rivisiterà con il canto alcune poesie del noto poeta romano. A coordinare l'evento, Sabrina De Canio, Barbara Rabita e Stefano Torre.

Alla Galleria Ricci Oddi mostra e concerto

La giornata di domenica 7 maggio si aprirà alle ore 10.00 nel Giardino della Galleria Ricci Oddi (via San Siro, 13) con “Contaminazioni”: una mostra d'arte, un concerto e letture di poesia. Esporranno gli artisti Sonia Andreani, Alessio Betti, Lorenzo Viscidi Bluer, Cesare Catania, Angelica Cazzetta, Michel Matteis, Giuseppe Donnaloia, Michelangelo Galliani, Claudia Leporatti, Chiara Lera, Giulia Luzi, Alberto Reggianini, Doloreza Pillocci, Serena Rossi, Fabio Sciortino, Massimo Silvotti, Antje Stehn (la mostra sarà visitabile dal giorno 4 maggio al giorno 7, dalle ore 9.30 alle ore 18.00). Concerto dei musicisti quintetto d’archi 5Strings (Associazione Rinascimusica): Gabriele Schiavi, Monica Bertuzzi, Marcello Schiavi, Claudio Schiavi, Vieri Giovenzana. Contributi poetici di Edoardo Callegari, Roberto Chiapparoli Sabrina De Canio, Domenico Ferrari Cesena, Antonio Laneve, Barbara Rabita, Massimo Silvotti, Antje Stehn, Stefano Torre. A coordinare la mattinata, Roberto Chiapparoli, Antonio Laneve e Massimo Silvotti. Alle ore 19.30 è prevista la “La Zattera del Canto Poetico”. Partenza dal Piccolo Museo della Poesia Chiesa di San Cristoforo (via Genocchi, 17) e marcia fino all’argine del Po, dove avverrà la performance a cura di Antje Stehn.

Interverranno i poeti: Giuseppe Carlo Airaghi, Simona Albano, Sabrina Amadori, Livio Barbato, Stefano Bisi, Margherita Bonfilio, Emanuela Botti, Edoardo Callegari, Roberto Chiapparoli, Annamaria Citino, Sabrina De Canio, Annita Di Mineo, Angelo Donna, Domenico Ferrari Cesena, Claudia Gaetani, Miodrag Golubovic, Luca Isidori, Antonio Laneve, Angela Mariotto, Riccardo Giuseppe Mereu, Annamaria Miglino, Vincenzo Montuori, Marc Perricone, Marina Petrillo, Barbara Rabita, Valeria Raimondi, Serena Rossi, Isabella Sandon Tenca, Francesco Schianchi, Marcello Sebastiani, Stefano Torre, Tito Truglia, Marisa Tumicelli, Lorenzo Viscidi Bluer, Paola Zangara, Camilla Ziglia.
Parteciperanno ill soprano Ana Spasic, il gruppo rock Principio attivo, il percussionista Alberto Vacchi, la danzatrice Madeleine Mbitanna. A coordinare la serata, Massimo Silvotti e Antje Stehn.

Eventi collaterali

Si segnala, inoltre, l'evento internazionale “Poesia e Jazz”, in programma domenica 7 maggio, alle ore 17.00, presso il Piccolo Museo della Poesia (via Genocchi, 17). Interverranno: George Wallace (poeta) e Gianni Azzali (sax tenore). A coordinare l’incontro, Sabrina De Canio, Domenico Ferrari Cesena e Antje Sthen.
Tra gli eventi speciali, è in programma la mostra performativa di Marco Nereo Rotelli, “Vola Alta Parola”, a cura di Vera Agosti, direzione artistica di Massimo Silvotti (e tutto il direttivo del Museo). L'evento si terrà al Piccolo Museo della Poesia (via Genocchi 17) dal 17 giugno al 29 luglio 2023.
Dal 21 ottobre  al 14 gennaio 2024, presso la Galleria Alberoni – Saletta dell’Ecce Homo (via Emilia Parmense, 77), è inoltre prevista una grande mostra di Omar Galliani, “Silenzio – L’enigma del Cristo di spalle in dialogo con l’Ecce Homo di Antonello”, a cura del Collegio Alberoni e del Piccolo Museo della Poesia Chiesa di San Cristoforo con il contributo poetico e filosofico di Massimo Silvotti.
Si segnala infine il seguente evento collaterale in programma venerdì 5 maggio, alla Galleria Alberoni (via Emila Parmense, 77): la serata prevede due momenti distinti, il primo dal titolo: “l’acqua dipinta e le sue vie - gocce, zampilli, sorgenti, fiumi, laghi, marine, burrasche”, nei capolavori della collezione alberoniana (ore 20, visita guidata speciale, ingresso ridotto euro 6, prenotazione obbligatoria al numero 349 4575709); il secondo dal titolo: “Il fiume Po a Piacenza, un rapporto difficile” (Salone degli Arazzi, ore 21, e ingresso libero), con interventi del sociologo Giampaolo Nuvolati e del direttivo del Museo della Poesia.

Realtà culturali coinvolte

La sezione piacentina di BIPA è realizzata in collaborazione con il Comune di Piacenza, con il patrocinio di Regione Emilia Romagna. Partners: Accademia di Belle Arti di Carrara, Accademia di Belle Arti di Lecce, Galleria Alberoni, Galleria Ricci Oddi, Liceo artistico Bruno Cassinari, Epikurea, RadioRaccontiamoci, Rinascimusica. Con il contributo di: Fondazione di Piacenza e Vigevano, Banca di Piacenza, Confindustria Piacenza. Un ringraziamento particolare al Rotary Club Piacenza, per aver dotato il Piccolo Museo della Poesia, sede ufficiale di questa nascente Biennale, di un impianto di amplificazione audio professionale.
Tutti gli eventi della Biennale, salvo diversa indicazione, sono ad accesso gratuito. Per informazioni: T. +39 347 0359629, , www.museopoesia.it, www.biennalebipa.com.
Organizzata dall’omonima associazione di promozione sociale, la “Biennale Italiana di Poesia fra le Arti”, presieduta da Mauro Ferrari, nasce sotto la direzione artistica di Massimo Silvotti, per volontà di due realtà culturali italiane di indiscusso respiro internazionale: la Biennale di Poesia di Alessandria e il Piccolo Museo della Poesia Chiesa di San Cristoforo di Piacenza (sede legale della BIPA). Ad esse si sono aggiunte altre rilevanti associazioni culturali, da anni impegnate nella promozione della poesia e dell’arte: EstroVersi di Bologna, VocinArte di Parma e ADAFA di Cremona. Sei le città coinvolte – Alessandria, Tortona, Piacenza, Cremona, Parma, Bologna – e oltre trecento tra poeti, artisti e musicisti.

Nella foto, la presentazione dell'iniziativa “Biennale italiana di poesia fra le arti“ in Municipio a Piacenza.

Pubblicato il 2 maggio 2023

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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