Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Un concerto a favore della Protezione della Giovane

protezione

Si svolgerà martedì 30 maggio dalle 19.30 al Castello di San Pietro in Cerro l’evento benefico promosso e ideato a favore dell’Associazione La Protezione della Giovane di Piacenza, che è stato presentato il 19 maggio, nella sede struttura, in via Del Tempio, da Caterina Abbondotti, responsabile del Coordinamento Donne Cisal Emilia-Romagna, che collabora a supporto dell’organizzazione, e da Giuseppina Schiavi, presidente della Protezione della Giovane.

Una struttura a servizio delle donne

La serata benefica vuole sostenere l’associazione in aiuto della Casa di Piacenza e, a motivo dell’alluvione che ha colpito la Romagna, si è aggiunta anche l’intenzione di devolvere una parte dei fondi raccolti ad una casa simile che aiuta le donne nelle zone sommerse dall’acqua. La Protezione della Giovane fa parte di ACISJF, una Associazione Cattolica Internazionale presente a Piacenza sin dal 1928 e dispone di una struttura del centro storico della città in via Del Tempio, 26 dove vengono accolte le giovani donne per il periodo della loro permanenza.
L'associazione risponde alla finalità di accogliere le giovani costrette lontano dalla loro famiglia per esigenze di lavoro o di studio o altro nell'intento di incoraggiare il formarsi di un sentimento di comunità tra le ospiti per una piena realizzazione della persona, per favorirne l'integrazione e sviluppare feconde relazioni. La Casa mette a disposizione delle giovani che volessero essere ospiti dell'Associazione, diciassette camere con posti fino a venticinque persone, di cui due destinate anche a nuclei famigliari, gestite con la collaborazione di volontari laici e due Suore congolesi.

Un sostegno necessario

“Abbiamo bisogno di questa iniziativa di raccolti fondi - ha sottolineato Giuseppina Schiavi - perché le spese di gestione della casa sono notevoli e, oltre le spese energetiche, spesso diamo gratuitamente stanze e alloggi alle giovani, in particolare alle migranti che, quando diventano rifugiate, sono un po’ abbandonate a se stesse. Ci impegniamo a sostenere i bambini delle nostre ospiti che sono esclusi dalle scuole materne, in quanto le madri non essendo lavoratrici, non hanno il punteggio sufficiente per entrare nelle graduatorie. Quindi, attraverso questi sostegni economici, aiutiamo i minori ad entrare nelle materne private. C’è anche un progetto - ha aggiunto Schiavi - per le neo maggiorenni che escono dalle case di accoglienza e non sanno dove andare e hanno bisogno di essere aiutate per gestirsi autonomamente”.
“Per questo anche il Coordinamento regionale donne Cisal - ha evidenziato la Abbondotti - è lieto di sostenere, garantire e supportare l’accoglienza necessaria al fine di migliorare il futuro delle giovani donne e dei loro piccoli nella struttura”.

Le collaborazioni al concerto

Il Castello di San Pietro in Cerro, dove si svolgerà il concerto, viene messo a disposizione dalla famiglia Spaggiari, in forma gratuita, in riconoscenza e a sostegno dell’iniziativa che gode del patrocinio di: Comune di San Pietro in Cerro, Banca Mediolanum, Studio fisioterapeutico Ettore Ughetta, Le Città delle Donne, Stati Generali delle Donne, New Voices, Amici della Lirica di Piacenza, Motoclub Lampeggianti Blu Piacenza, Rotary Club Valtidone, Rotary Club Piacenza S. Antonino, Araci (Associazione Rotariana Automobili Classiche Italia).
I preziosi collaboratori: Fondazione Mediolanum Onlus, G&G Petfood, Made in Food, Gas Sales Energia, Steriltom, Cucinieri, Casa del Fiore, Il piccolo Forno, Villa Costanza, Farmacia dell’Ospedale, Da Faccini, Illica Vini, Caseificio Serafini ed amici che desiderano restare anonimi.

Il programma

– ore 19.30 aperitivo con brindisi di benvenuto presso il parco del Castello di San Pietro in Cerro preparati dallo staff di Villa Costanza di Pontenure

– ore 20.30 Caterina Abbondotti (coordinamento regionale donne Cisal) presenta l’evento col team organizzativo; Giuseppina Schiavi presenta l’associazione “La protezione della giovane”;

– ore 21 concerto dell’Ottetto all’Opera dai Fiati del Teatro alla Scala di Milano.

Verranno proposte musiche famose di grandi autori come Wolfang Amadeus Mozart e Gioacchino Rossini. Gli strumentisti sono:

Stefano Cardo e Christian Chiodi Latini al clarinetto;

Gianni Viero e Renato Duca all’oboe;

Nicola Meneghetti e Maurizio Orsini al fagotto;

Claudio Martini e Piero Mangano al corno.

La serata sarà arricchita dalla presenza di un ospite d’eccezione, la grande attrice, doppiatrice e comica Claudia Penoni.

Il costo del biglietto è di 30 euro.
Info e prenotazione telefono e WhatsApp: Caterina 333 424 1681 e Carla 3381154580.
Si tratta di un evento a cui Caterina Abbondotti e Giuseppina Schiavi credono molto e ringraziano la fondazione Mediolanum che raddoppierà l’offerta ricevuta dal concerto.

Con questa iniziativa si vuole dare un contributo concreto ad una struttura che mette a disposizione delle giovani non solo un tetto, ma un luogo dove ci si sente a casa. La Protezione della Giovane offre un percorso di autoaffermazione, educazione e convivenza che risponde alla vocazione della struttura che è sempre rimasta l’accoglienza e la cura delle donne.

Riccardo Tonna

 Nella foto, il gruppo dei partecipanti alla presentazione dell'evento.

Pubblicato il 21 maggio 2023

Ascolta l'audio

Sottocategorie

  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

    Ascolta l'audio

    Conteggio articoli:
    5

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente