Morfasso ricorda don Giuseppe Borea
“Parroco di Obolo e, durante la resistenza, cappellano militare della 38ª brigata della divisione partigiana Val d’Arda.
Fu il primo sacerdote e benedire le giovani vite uccise al passo dei Guselli e compì innumerevoli atti di carità cristiana per la popolazione del Comune di Morfasso.
Costruì la sua esistenza in rapporto alla comuntà, scegliendo di non restare indifferente, di farsi carico di tutti.
E' stato testimone del Vangelo di Gesù Cristo, non si è piagato all’odio, il perdono è stato la sua forza”.
Sono le parole scritte sulla targa a ricordo di don Giuseppe Borea, il giovane parroco di Obolo catturato dai fascisti, condannato a morte, e fucilato il 9 febbraio 1945, che sarà posizionata al Passo dei Guselli, dove il 4 dicembre 1944 si consumò uno degli eventi più tragici della Resistenza in val d’Ada che causò più di 40 morti. Il cartello in ferro alto due metri sarà collocato accanto alla stele che ricorda questi martiri della libertà.
L’iniziativa è stata voluta dall’Amministrazione comunale di Morfasso nella persona del sindaco Paolo Calestani nel 79° anniversario della morte di don Borea.
La cerimonia avrà inizio alle ore 10.30 dell’8 dicembre al Passo dei Guselli con la commemorazione dell’eccidio del ’44 e di seguito l’inaugurazione della targa. Sarà presente il sindaco di Morfasso e rappresentanti delle associazioni Anpc, associazione nazionale partigiani cristiani, sede di Piacenza, l’Anpi e gli Amici del Museo della Resistenza.
Pubblicato il 29 novembre 2024
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