Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

I Giovedì di Santa Rita: il significato dell’indulgenza

santarita


“Santa Rita rappresenta un esempio di donna che ha vinto il male con il bene, la sfiducia con la fede, la disperazione con la preghiera e l'abbandono in Dio”: sono le parole di padre Giustino Casciano osa, Rettore della Basilica di Cascia, proclamate il 13 febbraio, nel Santuario di Santa Rita a Piacenza, dove si è celebrato il Primo Giovedì di Santa Rita.

I quindici anni della ferita della Santa
I giovedì di Santa Rita sono un ciclo di 15 appuntamenti settimanali che ricordano i 15 anni della ferita dolorosa sulla fronte della santa, causata dalla spina di Cristo, con cui ha condiviso il suo dolore e la sua spiritualità. Questi incontri di preghiera offrono ai devoti l'opportunità di immergersi nell'intimità e nella potenza della vita e del messaggio di Santa Rita.
La celebrazione è stata aperta con l’introduzione di Padre Jarbson Batista, Superiore dei Figli di Sant'Anna di Piacenza, che ha ringraziato padre Giustino della sua presenza e del gemellaggio tra Piacenza e Cascia.

Ottenere l’indulgenza
Nella prima parte dell'omelia del padre Giustino, ha evidenziato la figura di Santa Rita e la sua vita di fede e dedizione. Riflettendo sul passo della Genesi riguardante Adamo che non trovava qualcuno come lui fino a vedere la donna creata da Dio, ha sottolineato come questa relazione sia stata intatta prima del peccato originale. Padre Giustino ha poi evidenziato che la Basilica di Santa Rita a Cascia è un luogo giubilare dove è possibile ricevere l'indulgenza dell'Anno Santo, e ha raccontato il desiderio di Santa Rita, nonostante le difficoltà fisiche, di recarsi a Roma per ottenere l'indulgenza per i suoi familiari defunti.
“L’indulgenza è - sintetizziamo le parole del religioso - fare una buona confessione, chiedere perdono con sincerità e ricevere la Santa Comunione. È importante avere fede come la donna straniera nel Vangelo, in modo da poter intercedere per le anime dei defunti e liberare la società da ogni male”. Padre Giustino ha concluso augurando benedizioni a tutti presenti e invocando, oltre che di Santa Rita, l'aiuto di San Giovanni Battista Scalabrini, della beata Rosa Gattorno e di tutti i santi.

Il primo giovedì di Santa Rita, al Santuario di Piacenza, si è dunque rivelato un momento significativo, in cui la comunità si è riunita per onorare la memoria di questa straordinaria santa e per trovare conforto e speranza nel suo esempio di vita.



Riccardo Tonna

Nella foto, la celebrazione in Santa Rita.

Pubblicato il 15 febbraio 2025

Ascolta l'audio

Altri articoli...

  1. Al Collegio Alberoni l'assemblea sinodale diocesana
  2. Cattedrale, al via i lavori per il miglioramento sismico
  3. Itala Orlando: «Guardiamoci dentro per scoprire noi stessi»
  4. Messa del Vescovo alla Lourdes a cinque anni dall’inizio della pandemia
  5. «La vita dei piccoli riesce ancora a smuovere»
  6. Un docufilm sulla casa «Don Camminati»
  7. In Irlanda per il 26° Columban's day
  8. Nostra Signora di Lourdes, messa patronale con il Vescovo
  9. Sella: l'ottalogo per custodire il Creato
  10. Don Gigi Bavagnoli è il nuovo parroco di Pianello
  11. Piacenza ricorda l'eroismo del brigadiere Araldi
  12. «Azur del mare» parla di noi: cosa vuol dire accogliere?
  13. Il 3 febbraio messa di guarigione spirituale in Santa Maria di Campagna
  14. Giornalisti a convegno con il Vescovo
  15. Padre Lincio: come rendere attiva la virtù della speranza
  16. L'omaggio di Piacenza alle vittime della Shoah
  17. Sabato 1° febbraio la marcia silenziosa per la pace
  18. La Fisc rinnova il suo sito web
  19. A Borgotrebbia incontro con la neuropsichiatra Ceriotti Migliarese
  20. E' morto padre Stelio Fongaro. I funerali il 22 in San Carlo
  21. Lunedì 20 gennaio l'incontro del Consiglio comunale con il vescovo Cevolotto
  22. Dal 18 al 25 la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani
  23. Insegnamento della religione cattolica: il messaggio della CEI
  24. In Cattedrale messa con don Segalini per Elisa e Costantino
  25. Domenica della Parola. Luca, un Vangelo giubilare
  26. Il 13 gennaio messa di guarigione spirituale
  27. Tutela persone vulnerabili: corso per operatori e volontari
  28. Visita pastorale, il Vescovo incontra la Cpa 7 del Vicariato cittadino
  29. Oggi è la memoria del beato Gregorio X
  30. Domenica della Parola: il primo incontro il 10 gennaio
  31. Ritiro Laudato Si' al centro «La vite e i tralci»
  32. Festa delle Genti il 6 gennaio in Cattedrale con il Vescovo
  33. 103 anni per don Silvio Anelli
  34. Domani in uscita l'ultima edizione del 2024
  35. Il beato alpino don Secondo Pollo: un esempio di amore totale
  36. E' morta la mamma del vescovo mons. Cevolotto
  37. E' morto don Luigi Gaggero. I funerali a Pianello il 23 con il Vescovo
  38. A Pontenure arriva la Luce di Betlemme
  39. Le celebrazioni con il Vescovo nel tempo di Natale
  40. Nuovi incarichi per mons. Maggi e don Poggi

Sottocategorie

  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

    Ascolta l'audio

    Conteggio articoli:
    16

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente

Il nostro Sito utilizza esclusivamente cookies tecnici e non di tracciamento dell'IP di chi accede. Per saperne di più, clicca qui: Utilizzo Cookies