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Rivergaro, il 9 marzo messa in ricordo di don Giovanni Cordani

don Cordani durante una messa

Domenica 9 marzo in parrocchia a Rivergaro si ricorda don Giovanni Cordani nel quinto annniversario della sua morte, avvenuta a causa del Covid. Una messa in suo suffragio sarà celebrata da don Valerio Picchioni in chiesa alle ore 10.
Di seguito il ricordo di Morena Bugoni, parrocchiana di Rivergaro.

In lui una tenerezza infinita

Don Giovanni Cordani è arrivato nella parrocchia di S. Agata a Rivergaro nel 2002. Non era più giovanissimo e sperava di poter continuare a collaborare in una grande parrocchia di San Donato Milanese, dove aveva svolto anche la professione di insegnante presso un liceo. Al suo ingresso si presentò in modo molto schietto, nell’omelia disse che non voleva venire, ma che rispettava il volere del Vescovo. Intuimmo subito di avere di fronte un uomo lucido e trasparente. I primi tempi non furono semplici, la nostra parrocchia era sofferente da anni e tante attività e progetti erano rimasti in sospeso. Don Giovanni si rimboccò le maniche riavviò il catechismo, la vacanza comunitaria, portò a compimento diversi restauri degli edifici parrocchiali e si occupò della realizzazione del Nuovo Centro Parrocchiale. 
Lentamente la comunità di Rivergaro imparò ad andare oltre i suoi modi un po’ burberi, che nascondevano una tenerezza infinita.
Chi ha avuto la fortuna di incontrarlo nel sacramento della riconciliazione ha fatto tesoro di quell’abbraccio misericordioso, mai giudicante. Sapeva accogliere senza pregiudizi. Le sue omelie erano lezioni di vita, sempre dirette e profonde che lasciavano trasparire la sua cultura e le sue straordinarie capacità intuitive.
Don Giovanni ha servito il Signore nella nostra comunità per circa 18 anni; ed è stato come un padre per la nostra generazione e un nonno affettuoso per i nostri figli. Era orgoglioso del suo “Gruppo Famiglie”; ci riunivamo periodicamente, e come diceva spesso, era un modo per custodire e accompagnare le famiglie anche nelle difficoltà.
Nel febbraio 2020 don Giovanni subì un importante intervento al cuore e ancora convalescente la pandemia non gli dette scampo. Il 7 marzo è salito al Cielo.
Sono trascorsi ormai cinque anni e domenica 9 Marzo lo ricorderemo nella messa, grati per averlo ricevuto in dono.
Ora Don Giovanni è tornato sulle sue montagne dove riposa nel cimitero di Groppo Ducale.
Ora suo il testimone è stato raccolto da un giovane sacerdote don Valerio Picchioni, che guida con tanta energia e autentica fede le parrocchie della Comunità Pastorale di Rivergaro.
Grazie infinite, fu uno degli ultimi messaggi che scrisse pochi giorni prima di morire... Grazie a te caro Don!

Morena Bugoni

Messe per i sacerdoti morti per Covid

Cinque anni fa, a  causa della pandemia, morirono altri sacerdoti; per loro sono previste messe di suffragio.
Li ricordiamo:

Giovedì 13 marzo i fratelli don Giovanni e Mario Boselli saranno ricordati con una messa alle ore 15 alla Cappella del Voto di Filippazi e domenica 16 marzo alle 9.30 al santuario del Pilastro.
Una messa a ricordo di don Paolo Camminati sarà celebrata venerdì 21 marzo alle ore 18.30 nela chiesa di Nostra Signora di Lourdes.
Don Giuseppe Castelli è stato ricordato il 5 marzo con una celebrazione nella chiesa di San Vittore alla Besurica.

Nella foto, don Giovanni Cordani durante una celebrazione.

Pubblicato il 6 marzo 2025

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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