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In cammino con Maria, Madre della Chiesa

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È entrata nel Calendario liturgico la "festa" della beata Vergine Maria Madre della Chiesa. Come stabilito da papa Francesco, la memoria liturgica sarà celebrata ogni anno in modo obbligatorio nel Lunedì dopo Pentecoste.
L’ingresso di questa celebrazione nella preghiera liturgica della Chiesa “aiuterà a ricordare che la vita cristiana, per crescere, deve essere ancorata al mistero della Croce, all’oblazione di Cristo nel convito eucaristico, alla Vergine offerente, Madre del Redentore e dei redenti”, spiega il decreto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti. Nel 2018 la celebrazione è stata vissuta lunedì 21 maggio.

Già nelle Litanie lauretane – per volontà di san Giovanni Paolo II nel 1980 – la Madonna è venerata come Madre della Chiesa. Era stato comunque il beato papa Paolo VI, il 21 novembre 1964, a conclusione della terza Sessione del Concilio Vaticano II, a dichiarare la Vergine “Madre della Chiesa, cioè di tutto il popolo cristiano, tanto dei fedeli quanto dei pastori, che la chiamano Madre amantissima” e a stabilire che “l’intero popolo cristiano rendesse sempre più onore alla Madre di Dio con questo soavissimo nome”.

Il titolo di Maria Madre della Chiesa ha radici profonde. Il fatto che la Vergine Maria sia Madre di Cristo e insieme Madre della Chiesa era già in qualche modo presente nel sentire ecclesiale dei primi secoli nelle riflessioni di sant’Agostino e di san Leone Magno.
Per San Leone Magno, ad esempio, la nascita del Capo è anche la nascita del Corpo; Maria è al contempo madre di Cristo, Figlio di Dio, e madre delle membra del suo corpo mistico, cioè della Chiesa. Riflessioni nate dalla pagina del Vangelo di Giovanni (Gv 19, 25) in cui si narra che Maria stava ai piedi della Croce. E Cristo le affidò il discepolo prediletto, Giovanni, dicendo: “Donna, ecco tuo figlio!”. E poi: “Ecco tua madre!”. La Madonna – sottolinea il decreto della Congregazione – “accettò il testamento di amore del Figlio suo ed accolse tutti gli uomini, impersonati dal discepolo amato, come figli da rigenerare alla vita divina, divenendo amorosa nutrice della Chiesa che Cristo in croce, emettendo lo Spirito, ha generato. A sua volta, nel discepolo amato, Cristo elesse tutti i discepoli come vicari del suo amore verso la Madre, affidandola loro affinché con affetto filiale la accogliessero”.

Nel Cenacolo Maria ha iniziato la propria missione materna pregando con gli Apostoli in attesa della venuta dello Spirito Santo. La scelta della memoria liturgica nel Lunedì dopo Pentecoste è legata proprio a questa presenza della Vergine nel Cenacolo.

Proponiamo ai lettori l’intervento della prof.ssa Letizia Capezzali sul tema “Maria nella nostra vita”, tenuto nella parrocchia di Groppoducale in Comune di Bettola il 12 maggio, alla vigilia della festa dei 250 anni della costruzione della Chiesa, celebrata il 13 maggio, anche nel ricordo delle apparizioni di Maria a Fatima.

Pubblicato il 23 maggio 2018

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

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    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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