Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Cottarelli: tornare competitivi per curare la bassa crescita

Pubblico numeroso a Palazzo Galli per la presentazione del libro di Carlo Cottarelli

cottarelliIMG20181108WA0007


«Se vogliamo curare la bassa crescita dobbiamo riconoscere che c’è un problema di competitività che va recuperata smettendo di “peccare”». Questa la ricetta di Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici italiani dell’Università Cattolica di Milano (già direttore del Fondo monetario internazionale) per ridare ossigeno alla nostra economia («che rischia di nuovo una fase di recessione»), contenuta nel suo ultimo libro "I sette peccati capitali dell’economia italiana" (Feltrinelli), presentato nel corso di un incontro organizzato da Banca di Piacenza e Arca Fondi Sgr a Palazzo Galli (gremiti il Salone dei depositanti e la Sala Panini, collegata in videoconferenza).
L’autore ne ha parlato in dialogo con il piacentino Francesco Daveri, editorialista del Corriere della Sera e direttore del Master Business Administration della SDA Bocconi.
I due relatori sono stati punzecchiati dalle domande del giornalista Andrea Cabrini, direttore di Class-Cnbc, che si è fatto portavoce anche dei quesiti posti dal pubblico in tempo reale, grazie a un sms dedicato.
Nel suo saluto introduttivo, il direttore generale della Banca di Piacenza Mario Crosta ha invitato «a non lasciarsi sopraffare dalla dittatura dello Spread, cercando di guardare al di là dell’ostacolo».

cottarelliIMG20181108WA0003Per Cottarelli, dunque, le piaghe che “infettano” il sistema Italia («dove l’economia è cresciuta poco negli ultimi 20 anni e il divario con gli altri Paesi dell’Area Euro, rispetto al reddito reale pro capite, è sempre maggiore») sono sette, come i vizi e le virtù:
- l’evasione fiscale (un dato per tutti dimostra che da noi si evade di più che nella maggior parte dei Paesi avanzati: la percentuale di evasione sull’Iva nel 2014 vedeva l’Italia al 5° posto tra i 28 Paesi Ue; l’evasione ci costa 130 miliardi l’anno);
- la corruzione (nel mondo, il nostro Paese nel 2017 era al 54° posto rispetto alla percezione della corruzione);
- la burocrazia (nel 2018 l’indice di facilità nel condurre un’attività imprenditoriale ci vede in 46ª posizione a livello mondiale);
- la lentezza della giustizia (dato del 2014: la durata media dei processi in Italia era di 7 anni e 8 mesi, contro i 3 anni e 5 mesi della Francia, i 2 anni e 3 mesi della Spagna, i 2 anni e 2 mesi della Germania e l’anno e 4 mesi della Polonia);
- il crollo demografico (vedendo l’andamento del tasso di fertilità dal 1968 al 2016, si nota come il nostro Paese fosse, rispetto alla Svezia, molto più prolifico almeno fino al 1980; da allora siamo abbondantemente al di sotto; l’immigrazione è per ora l’unica forza che contiene il crollo del tasso di natalità);
- il divario tra Nord e Sud («profondissimo», come dimostra l’andamento del reddito pro-capite del Sud rispetto al Centro-Nord dal 1861 al 2016);
- la difficoltà a convivere con l’euro («la perdita di competitività che abbiamo osservato dopo l’entrata nell’euro resta elevata. Si sta riducendo rispetto alla Germania, dove i costi di produzione stanno finalmente salendo, ma ora abbiamo perso competitività rispetto ai Paesi del Sud Europa»).

A parere dell’autore «i sette peccati riconducono ad un unico vizio, causa o aggravante di tutti gli altri: la mancanza di “capitale sociale”, ossia la capacità di incorporare nelle proprie decisioni le conseguenze che le proprie azioni hanno sugli altri».
Una diversa declinazione di quello che tradizionalmente viene definito “senso dello Stato” o “rispetto della cosa pubblica”.

Carlo Cottarelli ha concluso il suo intervento precisando che «non abbiamo molto tempo per riformare l’economia italiana prima che uno choc internazionale ci colpisca e - causa la nostra fragilità - ci affondi. Occorre un cambio di passo e smetterla con i rinvii».

Il prof. Daveri si è trovato spesso sulla stessa lunghezza d’onda di Cottarelli.
Si è detto contrario alla pace fiscale contenuta nella manovra economica del governo («basta condoni»), ha sostenuto che la corruzione si combatte scrivendo le leggi in modo più semplice e che la burocrazia si può limitare con l’uso della tecnologia. Entrambi hanno espresso dubbi sulla riforma pensionistica («chi paga i costi?»), sul reddito di cittadinanza («disincentiva la ricerca di un’occupazione») e sull’uscita dal sistema Euro («i sovranisti sbagliano, senza euro farà molto più freddo e saremo giudicati ancor più severamente dai mercati»).

Pubblicato l'8 novembre 2018

Ascolta l'audio

cottarelliIMG20181108WA0001

Altri articoli...

  1. Marina Molinari segretario generale Cisl Parma Piacenza
  2. Mons. Dallavalle amministratore a Sarmato; don Musso in S. Giuseppe Operaio
  3. È morto don Giacomo Giovanelli
  4. Stato, Chiesa e altre confessioni religiose: ne parla il prof. Chizzoniti
  5. Luca Barilla a Roveleto di Cadeo
  6. Un laboratorio per papà e figli
  7. A Bedonia esercizi spirituali per giovani
  8. La festa di tutti i Santi e la commemorazione dei defunti
  9. La chiesa di Gossolengo rimessa a nuovo
  10. In parrocchia a Podenzano la festa di San Martino
  11. Il teologo Frei Betto a Fiorenzuola
  12. Don Antonio Mazzi all'ISII Marconi
  13. «1918-2018. La Grande Guerra», mostra a Palazzo Gotico
  14. Santa Maria di Campagna, presentazione del s. Agostino restaurato
  15. A La Ricerca la scuola tra disagi e nuove prospettive
  16. «La Cattedrale di Piacenza», presentazione del libro di Tiziano Fermi
  17. «I segreti del filo» alla Galleria Alberoni
  18. Sant'Antonino, presentazione dei restauri
  19. Sant'Antonio Maria Gianelli, celebrazioni a Bobbio
  20. Raid for Aid: presentazione di Argentina 2018 e cena benefica
  21. Al via il Festival della cultura tecnica
  22. Nel ricordo di mons. Bruno Bertagna
  23. Castagnata benefica a Turro
  24. Riprendono le Serate dei Desideri
  25. Il dottor Google in corsia
  26. A Cives si parla di scenari globali
  27. Prendersi cura di un familiare non autosufficiente
  28. Nomine per don Giovanni Cigala
  29. Caritas parrocchiali a convegno
  30. La Madonna del Rosario, una solennità di antica tradizione
  31. La Festa del Ciao a Bedonia
  32. «Bibbia aperta», incontri a Castel San Giovanni
  33. Presentato in Cattolica «Per un calcio amico»
  34. San Nicolò, in aiuto all'asilo parrocchiale
  35. Africa Mission, «A tavola con Procida»
  36. AVO, dall'8 ottobre un corso per volontari
  37. Visita all'interno della chiesa di Valconasso
  38. «La fede nella risurrezione del Messia crocifisso» con il SAE
  39. «Pupe, whisky e gangster» per La Ricerca
  40. La «Gaudete et exsultate» a Punto Incontro

Sottocategorie

  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

    Ascolta l'audio

    Conteggio articoli:
    16

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente

Il nostro Sito utilizza esclusivamente cookies tecnici e non di tracciamento dell'IP di chi accede. Per saperne di più, clicca qui: Utilizzo Cookies