Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Il coraggio di Chiara

chiaraCastellani

Chiara Castellani, 62 anni e parmigiana di origine, da bambina ha un sogno: fare il medico e aiutare la popolazione africana come missionaria.
La sua storia è racchiusa nel libro “Savana on the road”, scritto assieme l’amica giornalista Mariapia Bonanate, che racconta del suo viaggio nel cuore del Congo.
La pubblicazione è stata presentata di recente nella parrocchia di San Giuseppe Operaio a Piacenza.

Dopo aver conseguito la laurea in medicina e chirurgia nel 1981, Chiara Castellani si specializza in ginecologia e ostetricia.
Nel 1983 decide di partire per l’America Latina, in Nicaragua, prendendo parte ad un progetto del Mlal, il Movimento laici per l’America Latina. È l’epoca della rivoluzione sandinista.
Per sette anni si batte per la pace e per la ricostruzione di quel Paese martoriato da questa sanguinosa guerra.

Terminata la missione, nel 1990 decide di realizzare il suo sogno: partire per l’Africa.
L’AIFO, Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau, le affida la direzione di un ospedale fantasma, abbandonato dai belgi a Kimbau nella Repubblica Democratica del Congo.

Qui le condizioni di povertà sono estreme, i villaggi sono costituiti da capanne e vi è un solo ospedale, neppure attrezzato, senza luce e acqua.
Chiara opera i suoi pazienti in condizioni di disagio estremo: “solo da pochi anni - dice Chiara - abbiamo ottenuto dei guanti sterilizzati e delle zanzariere”.
Nessun altro medico è disponibile nel raggio di 5mila chilometri quadrati.

“Per far nascere i bambini usiamo solo il famoso pallone auto espandibile - spiega Chiara -, comunemente conosciuto come pallone di AMBU. Non abbiamo macchinari perché manca l’elettricità. Non esiste un Sistema sanitario nazionale; non ci sono amministrazione, organizzazione, capacità istituzionali e soprattutto mancano risorse umane qualificate. Come puoi garantire il diritto alla salute se non ci sono le persone che non hanno mezzi e le competenze necessarie? Questo perché manca il diritto allo studio”.
Bisogna ripartire dalle fondamenta.
In Congo le viene affidato il compito di dirigere la scuola infermieristica universitaria “Istituto Superiore Tecnologia Medica” avviata nel 2000 grazie a una convenzione tra la diocesi e il Ministero della Salute congolese. L’Istituto è riconosciuto dallo Stato ma è totalmente finanziato dalla Chiesa locale.
Questa scuola ha consentito a 2mila congolesi di ottenere il diploma. Attualmente gli iscritti sono circa 500.

Durante i primi anni di permanenza in Congo, Chiara ebbe un incidente stradale che le causò la perdita del braccio destro.
“Dopo poco tempo - racconta - mi ritrovai dall’altro lato del bisturi. Mi dovettero amputare il braccio. È proprio in questo momento che ho capito la meraviglia della rinascita. Sarebbe stato peggio perdere il mio sogno africano piuttosto che un arto. Le ostetriche di Kenge sono la mia parte mancante”.

Chiara si è fatta promotrice di tanti progetti tra cui quello relativo alla lotto contro la malaria e l’AIDS.
Grazie a quest’ultimo ha conosciuto un giovane apprendista infermiere, Kikobo. Malato di AIDS, è diventato il primo sieropositivo a ottenere un diploma universitario nella scuola di Kenge.

“La sua storia mostra come da una malattia - dice Chiara - si possa guardare in modo nuovo il senso della nostra esistenza. Abbiamo lottato insieme per ottenere gratuitamente quel farmaco per curare la sua malattia che veniva negato a Kikobo come a molti altri. Se questo diritto a ricevere le medicine gratuite veniva riconosciuto, ciò voleva dire per quella persona guarire, ma anche consentire a lei di crearsi una famiglia, di studiare e vivere una vita dignitosa”.

Federica Anelli

Pubblicato il 17 dicembre 2018

Ascolta l'audio

Altri articoli...

  1. Messa degli auguri di PaCe-La Ricerca
  2. Don Tosetti nuovo assistente ACR
  3. Presentato l'Annuario diocesano 2019
  4. Galleria Alberoni, teatro e visita guidata speciale per bambini e famiglie
  5. Maria nelle diverse religioni
  6. La messa della scuola
  7. Bedonia, esercizi spirituali per giovani con mons. Monari
  8. Africa Mission allestisce un mercatino nella sede di Montale
  9. Concerto di Natale in chiesa a Podenzano
  10. È morto don Dino Cardinali
  11. Concerto di Natale a Casaliggio
  12. Gli Angioletti della Ricerca a San Nicolò
  13. Il nuovo Consiglio del MCL
  14. Focolari, il15 convegno con il prof. Alberto Lo Presti
  15. San Nicolò, il Cavallino d'oro a Rodolfo Garatti
  16. Il 7 nella chiesa del Carmelo il coro Kyronomia
  17. «Anna è una buona notizia»
  18. Don Tosetti vicario parrocchiale a San Nicolò
  19. Ucid, «la solidarietà da Papa Francesco al Burkina Faso»
  20. La sportula del Cardinale
  21. Festa di Santa Lucia in San Bernardino a Bettola
  22. Concerto benefico nella chiesa di Rottofreno
  23. Incontro di preghiera a «La vite e i tralci»
  24. La messa dei lettori
  25. Dalle “Gianelline” un mercatino per una scuola primaria in Congo
  26. Al Pio Ritiro Cerati incontri mensili per gli ospiti
  27. Bobbio festeggia il patrono San Colombano
  28. A Bedonia messa con mons. Berni
  29. Festa patronale di San Colombano a Muradello
  30. Open Day alla Cattolica
  31. Domenica 25 la Festa del Ringraziamento a Gragnano
  32. In Santa Franca la «Settimana della Carità»
  33. «InCanto libero» per la casa «Don Venturini»
  34. Piacenza città no-slot: contributi per attività anti gioco d'azzardo
  35. Cottarelli: tornare competitivi per curare la bassa crescita
  36. Marina Molinari segretario generale Cisl Parma Piacenza
  37. Mons. Dallavalle amministratore a Sarmato; don Musso in S. Giuseppe Operaio
  38. È morto don Giacomo Giovanelli
  39. Stato, Chiesa e altre confessioni religiose: ne parla il prof. Chizzoniti
  40. Luca Barilla a Roveleto di Cadeo

Sottocategorie

  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

    Ascolta l'audio

    Conteggio articoli:
    16

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente

Il nostro Sito utilizza esclusivamente cookies tecnici e non di tracciamento dell'IP di chi accede. Per saperne di più, clicca qui: Utilizzo Cookies