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I luoghi e volti della fede in mostra alla Passerini

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C’è qualcosa di sommessamente epico nella fragile umanità dei volti e delle persone ritratte nelle fotografie di Roberto Ricci, pellegrini che con umiltà pregano o si incamminano lungo il sentiero del Monte della Croce, per partecipare al mistero di Medjugorje, uno delle più importanti esperienze mariane, che coinvolge ogni anno migliaia di fedeli. Roberto Ricci, oltre ad essere uomo di fede che ha voluto vivere in prima persona l’esperienza di Medjugorje, è anche fotografo professionista e ha fotografato diversi momenti significativi di questo cammino spirituale. Trenta di questi scatti sono visibili presso la sala monumentale della Biblioteca comunale Passerini Landi, nella mostra dal titolo “Luoghi e volti della fede”.
Ricci racconta per immagini il senso profondo di un luogo di culto pieno di misticismo e di trascendenza. Le sue fotografie in bianco e nero o virate al seppia sono contemporaneamente mezzo artistico e strumento di catalogazione per immagini di un vissuto storico, rappresentando il desiderio dell’uomo di colmare la sua fragile finitezza riempiendola dell’infinito amore divino, che nella famosa località della Bosnia Erzegovina si manifesta attraverso le apparizioni dei veggenti, per parlare al cuore e alla fede di ogni uomo. Lungi quindi dall’essere dei meri scatti fotografici, per altro di notevole valore estetico, le immagini di Ricci riescono a restituirci il senso del sacro e del mistero che si cela dietro ad ogni gesto individuale e collettivo. Nei momenti iconici fissati negli scatti – i pellegrini che si abbracciano, la vecchietta che vende rosari, un pellegrino che cammina a piedi scalzi, le persone in movimento lungo il percorso della via Crucis tra gli inconfondibili massi pietrosi e arbusti spinosi, i gruppi in preghiera davanti alla croce, la folla presso la chiesa di san Giacomo – Ricci riesce a esprimere il clima speciale di Medjugorje, in tutta la sua straordinaria emozione e trasporto mistico.
Roberto Ricci è uno dei più importanti fotografi italiani. Originario di Napoli, si è trasferito da qualche anno a Piacenza. Per oltre quarant’anni ha lavorato per il Ministero dei Beni Culturali, in particolare per le Soprintendenze di Napoli e Milano, occupandosi soprattutto di fotografie di opere d’arte, utilizzando le più sofisticate tecniche digitali. Negli anni più recenti ha voltato pagina, tornando alla fotografia analogica. Cura tutte le fasi del processo fotografico, dalla ripresa allo sviluppo alla stampa su carta. Le opere esposte alla Passerini Landi sono esempio di questo percorso dedicato alla fotografia d’autore su pellicola.

Andrea Nempi

Pubblicato il 28 dicembre 2018

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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