Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

«Abbi cura di lui», il nuovo sussidio per la tutela delle persone vulnerabili

sussidio 

 

“Abbi cura di lui” è il titolo del nuovo sussidio preparato dal Servizio diocesano per la Tutela dei minori e degli adulti vulnerabili - in collaborazione con la Caritas diocesana e l’Ufficio diocesano di Pastorale della Salute - che ha come sottotitolo “Buone prassi per la tutela delle persone vulnerabili nella pastorale oggi”.
Segue di un anno e mezzo “Lo custodì come pupilla del suo occhio”, pubblicato nel settembre 2023. Entrambi sono parte del rinnovamento culturale, formativo e normativo della Chiesa italiana in materia di tutela, avviato con le Linee Guida del 2019 che riguardano i minori e gli adulti vulnerabili.

Quattro azioni per le buone prassi

Quattro sono le traiettorie di azione in cui si esprimono le buone prassi: un mandato comunitario; scegliere e formare operatori pastorali e volontari con le persone vulnerabili; una comunicazione tutelante; come comportarsi nei casi sospetti e come fare segnalazioni. Come si traducono queste traiettorie nel concreto? Per chi comincia il servizio è utile l’affiancamento ad operatori più esperti, la logica evangelica dell’invio «a due a due» è quella ideale. Precedente all’invio - e durante tutto il periodo del servizio - indispensabile è la formazione e l’informazione su come promuovere relazioni di aiuto generative, creare condizioni ambientali sicure e prevenire comportamenti inadeguati quando non addirittura nocivi. I computer, i telefonini, le macchine fotografiche sono strumenti di grande utilità che tuttavia possono prestarsi a un utilizzo non corretto. È necessario che vi sia un’educazione circa il modo di utilizzarli e che agli operatori pastorali e ai volontari venga fornita qualche regola puntuale. Il servizio a contatto con persone fragili può portare l’operatore pastorale a riscontrare nell’ambito del suo servizio ecclesiale situazioni di criticità da attenzionare. In taluni casi è sempre opportuno rivolgersi al Servizio per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili. Per la diocesi di Piacenza-Bobbio i contatti sono: ; telefono 347.7073628.

Le parole del vescovo Cevolotto

L’introduzione del documento è del vescovo, mons. Adriano Cevolotto, che, tra l’altro, scrive: «L’incontro con la vulnerabilità dell’altro se vissuto come tale apre a percorsi di riconciliazione con la propria vulnerabilità e a processi di conversione personale e comunitaria. In questo senso la pietra scartata, il corpo infermo possono diventare angoli da cui visualizzare noi stessi, la comunità, il mondo coltivandoci in quella umanità che ci accomuna e che nessuna vulnerabilità può far venire mai meno. Anzi, come ci ricorda san Paolo, “proprio le membra del corpo che sembrano essere più deboli sono le più necessarie” (1Cor 12,22)».
Il testo, consegnato a sacerdoti e diaconi nell’incontro di inizio Quaresima il 6 marzo, è scaricabile dal sito della diocesi www.diocesipiacenzabobbio.org.

Pubblicato il 6 marzo 2025

Ascolta l'audio

Altri articoli...

  1. Rivergaro, il 9 marzo messa in ricordo di don Giovanni Cordani
  2. Ucraina, la speranza fiorisce in tempo di guerra
  3. Madre Emmanuel: perdersi e nuotare nell’amore
  4. Africa Mission: i simboli di fede del vescovo Manfredini donati alla diocesi
  5. Il 3 marzo messa di guarigione spirituale in Santa Maria di Campagna
  6. “Ciao gioia!”: il sorriso di suor Giuseppina
  7. «La fede muove un popolo» il 28 febbraio in S. Franca
  8. Anche a Piacenza si prega per il Papa
  9. Su Tv2000 il rosario per la salute del Papa
  10. Preghiamo per papa Francesco
  11. L’altro pane: messa nei luoghi della carità
  12. A Piacenza il 22 l'icona giubilare delle Misericordie
  13. Vent'anni fa moriva don Giussani. Il 24 messa con il Vescovo
  14. Associazione Oratori Piacentini, da questa sera un ciclo di incontri
  15. I Giovedì di Santa Rita: il significato dell’indulgenza
  16. Al Collegio Alberoni l'assemblea sinodale diocesana
  17. Cattedrale, al via i lavori per il miglioramento sismico
  18. Itala Orlando: «Guardiamoci dentro per scoprire noi stessi»
  19. Messa del Vescovo alla Lourdes a cinque anni dall’inizio della pandemia
  20. «La vita dei piccoli riesce ancora a smuovere»
  21. Un docufilm sulla casa «Don Camminati»
  22. In Irlanda per il 26° Columban's day
  23. Nostra Signora di Lourdes, messa patronale con il Vescovo
  24. Sella: l'ottalogo per custodire il Creato
  25. Don Gigi Bavagnoli è il nuovo parroco di Pianello
  26. Piacenza ricorda l'eroismo del brigadiere Araldi
  27. «Azur del mare» parla di noi: cosa vuol dire accogliere?
  28. Il 3 febbraio messa di guarigione spirituale in Santa Maria di Campagna
  29. Giornalisti a convegno con il Vescovo
  30. Padre Lincio: come rendere attiva la virtù della speranza
  31. L'omaggio di Piacenza alle vittime della Shoah
  32. Sabato 1° febbraio la marcia silenziosa per la pace
  33. La Fisc rinnova il suo sito web
  34. A Borgotrebbia incontro con la neuropsichiatra Ceriotti Migliarese
  35. E' morto padre Stelio Fongaro. I funerali il 22 in San Carlo
  36. Lunedì 20 gennaio l'incontro del Consiglio comunale con il vescovo Cevolotto
  37. Dal 18 al 25 la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani
  38. Insegnamento della religione cattolica: il messaggio della CEI
  39. In Cattedrale messa con don Segalini per Elisa e Costantino
  40. Domenica della Parola. Luca, un Vangelo giubilare

Sottocategorie

  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

    Ascolta l'audio

    Conteggio articoli:
    16

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente

Il nostro Sito utilizza esclusivamente cookies tecnici e non di tracciamento dell'IP di chi accede. Per saperne di più, clicca qui: Utilizzo Cookies