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Si inaugura l'oratorio di san Rocco ad Ottone

ottone

Nel 1836 la popolazione di Ottone, rimasta incolume dal colera, fece voto di innalzare a San Rocco un oratorio. I lavori di costruzione terminarono nel 1913.  L’edificio, a pianta quadrangolare, presenta una magnifica cupola con torretta-lucernario. Agli angoli, con base sul piano di calpestio, sono state ricavate ampie nicchie, destinate, forse, ad ospitare le statue degli Evangelisti. Ogni nicchia è incorniciata da  colonne. Le otto colonne sono alte, slanciate, e terminano in capitelli di gesso di pregio ed effetto, ricordando l’ordine corinzio.  Le quattro nicchie e le otto colonne sono state concepite, probabilmente, per modellare l’oratorio ad immagine di un battistero.  
Negli anni ha subìto i segni della "vecchiaia" che hanno costretto la parrocchia ad intervenire. 
“E' stato un intervento massiccio - spiega mons. Aldo Maggi - reso possibile grazie ai contributi dell’8 per mille della Cei, della Banca di Piacenza e della generostà di alcuni parrocchiani. I  lavori hanno interessato sia l’oratorio che la canonica che costituiscono un corpo unico: è stato rifatto il tetto della cupola, tutto in rame,  che caratterizza questa piccola chiesa. Altri lavori sono stati realizzati anche all’interno per togliere le infiltrazioni di umidità che compromettevano intonaci e stucchi”.
Sarà il vescovo mons. Gianni Ambrosio ad inaugurare i nuovi lavori di restauro dell’oratorio di San Rocco ad Ottone. Venerdì 16 agosto alle ore 18 sarà celebrata la messa, alla presenza delle autorità, del parroco mons. Aldo Maggi e della popolazione.
Ad Ottone, oltre l’oratorio di San Rocco, troviamo la chiesa parrocchiale intitolata a San Marziano eretta nel X secolo, mentre l’attuale chiesa, sorta probabilmente sulla chiesetta primitiva, risale ad un periodo collocabile tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo. Poi c’è la chiesa di San Bartolomeo del IX secolo, situata nei pressi del cimitero in una posizione che domina la vallata. Era la sede di un’antica cella monastica bobbiese e sede della primitiva pieve.

Pubblicato l'11 agosto 2019

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

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    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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