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Casaliggio, un concerto denso di emozione

coro

Domenica scorsa 22 dicembre nella chiesa di Casaliggio si sono ritrovati insieme per raccontare il Natale tutte le formazioni corali del paese, guidate da Rossella Pecoli: il bravissimo coro degli adulti San Giovanni Battista, il coro dei giovani Free Spirit con la loro freschezza, il meraviglioso coro dei bambini Clap and jump che, con l’aiuto prezioso di Gigi Sfolcini e Andrea Papamarenghi, ha creato un piccolo presepe vivente all’inizio della serata, a cui si è aggiunta una sorpresa davvero speciale: l’intervento dei bambini dell’asilo parrocchiale.

L’entusiasmo e la gioia dei piccoli dell’asilo parrocchiale sono stati apprezzati da tutti i presenti: i bambini, un gruppo molto numeroso, hanno recitato una poesia e hanno cantato Tu scendi dalle stelle, riempiendo di gioia il cuore di tutte le persone che hanno partecipato a questa serata così emozionante

Voci di tutte le età, momenti musicali classici, fra cui il suggestivo brano “Verleih uns frieden” di Mendelssohn, il suono dell’organo a canne con la voce di Angela Sfolcini accompagnata dal papà Alberto con un’Ave Maria di Saints Saens, si sono alternati a ensemble di voci maschili e femminili del coro adulti, all’ensemble delle voci classiche che ha interpretato l’Ave Maria di Da Victoria, un duetto composto da Margot Dotti e Nicolò Simino, canti e poesie per i bambini del coro Clap and jump, compreso un brano eseguito insieme al coro dei ragazzi (Amazing grace), i tradizionali canti popolari natalizi interpretati dal coro degli adulti e il finale gioioso di Happy day con Irene Nobile e Claudia Lotilli come voci soliste.

Non è mancato il ricordo degli alpini con il canto, molto toccante, “L’ultima notte”, interpretato dalla parte maschile del coro degli adulti con la voce recitante di Antonio Mantova.

Il grazie a don Artemio

Il grazie più grande di tutti è andato come sempre a don Artemio perchè consente alla comunità di Casaliggio, presente e così numerosa in questa serata, di sentirsi ogni anno più coinvolta, unendo tutte le generazioni, dai più piccoli ai più grandi, in una sola voce.

Pubblicato il 1° gennaio 2025

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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