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Presentato il libro strenna della Banca di Piacenza scritto da Marcello Simonetta

strenna

E’ dedicato al piacentino Gregorio Casali (1496-1536), diplomatico al servizio del Re d’Inghilterra Enrico VIII, il libro strenna 2021 della Banca di Piacenza, illustrato alle Autorità e alle prime file della Banca - alla Sala convegni della Veggioletta - dall’autore Marcello Simonetta, presentato dal presidente del Cda dell’Istituto di credito, Giuseppe Nenna. “Gregorio e i suoi fratelli” (stampa, tipografia La Grafica) narra dunque le vicende di un personaggio finora poco considerato dai nostri studiosi e storici, legato al territorio in quanto il matrimonio con Livia Pallavicino gli portò in dote il Castello di Monticelli d’Ongina (quel ceppo della famiglia è sopravvissuto fino ad oggi e conserva ancora documenti dell’epoca).

Nella sua breve vita (morì a 40 anni) Gregorio seppe caratterizzarsi a livello europeo, interlocutore dei maggiori sovrani dell’epoca e, in particolare, dei papi Clemente VII Medici e Paolo III Farnese. Emissario della corte inglese a Roma, si adoperò (sia pure senza successo, ma com’è noto non per sua responsabilità) per ottenere lo scioglimento del matrimonio di Enrico VIII (che nel frattempo aveva sposato in segreto Anna Bolena) con Caterina d’Aragona, quinta figlia di Ferdinando II (nonno di Carlo V). Un controverso divorzio che, come noto, causò lo scisma anglicano.

Nel libro - ricco, come in ogni opera del prof. Simonetta, di documenti d’archivio - si parla anche dei fratelli di Gregorio. Il primogenito Girolamo morì in giovane età e probabilmente questo rafforzò il legame fra i cadetti: il secondogenito Gian Battista si avviò alla carriera ecclesiastica (fu vescovo in Veneto), aprendo così la strada a Gregorio verso la carriera politico-diplomatica; Francesco abbracciò quella militare (condottiero veneziano), mentre Paolo scelse di seguirle più o meno entrambe (mercante e nunzio a Londra).
Il prof. Simonetta, collegandosi all’ultimo libro di Corrado Sforza Fogliani “Elogio del rigore” - raccolta di aforismi scritti da Einaudi -, ha fatto una riflessione sul concetto di liberale nel Rinascimento: «Nell’accezione originaria - ha spiegato - liberale significava generoso, ma occorreva equilibrio affinché la generosità fosse produttiva e non controproducente. Papa Clemente VII, uno dei protagonisti del libro, tanto liberale (generoso) non era, e licenziando le truppe per risparmiare favorì il sacco di Roma».

Marcello Simonetta, laureato alla Sapienza e addottorato a Yale, ha insegnato a lungo negli Stati Uniti e in Francia. E’ autore di numerose pubblicazioni e ha già scritto per la Banca “Pier Luigi Farnese. Vita, morte e scandali di un figlio degenere” (2020).

Pubblicato il 7 dicembre 2021

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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