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Mino Manni e il suo reading teatrale «Ascesa al Paradiso» alla Cappella Ducale

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Terzo e ultimo appuntamento, venerdì 21 gennaio alle 21 alla Cappella Ducale di Palazzo Farnese, con l’attore piacentino Mino Manni e il suo “Dante: il viaggio dell'anima”, il reading teatrale articolato in tre spettacoli che ripercorre l’itinerario poetico di Dante lungo l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso: “Con questo lavoro – spiega l’autore e interprete della performance – ho voluto celebrare il più grande poeta di tutti i tempi attraverso la recitazione dei canti più famosi della sua opera immortale, rendendo la lingua e la grande poesia di Dante comprensibile e fruibile ad un pubblico di tutte le età. Infatti Dante compie, nel suo maestoso poema letterario, il più grande viaggio dell'anima mai scritto da un uomo nella storia della letteratura mondiale”.


Mino Manni interpreterà, nella sua “Ascesa al Paradiso”, i canti I, XI, XII, XXXI e XXXIII della terza Cantica della Commedia: “La scelta dei canti e del tema dei reading – prosegue – sarà ancora una volta incentrata sulla condizione dell’uomo: Dante infatti ci dice che ognuno ha il dovere di giungere, nel pensiero e nell’azione e nonostante le avversità, al massimo delle sue possibilità, poiché in ciò si distingue dai bruti, ma deve sempre saper riconoscere i propri limiti. Attraverso l’amore per Beatrice, Dante raggiungerà e accoglierà la pienezza divina in un trionfo di luce e serenità, emozioni e stati d'animo di cui oggi abbiamo tanto bisogno”. Conclude: “Si tratta di temi universali e ancora oggi fondamentali per capire l’epoca in cui stiamo vivendo e cosa possiamo di fare per reagire alle situazioni più buie e oscure che la vita continua a presentarci. Un modo per riscoprire e riassaporare la grandezza e la potenza di un poeta e di un’opera che non saranno mai celebrati abbastanza”.


Il reading di Mino Manni sarà accompagnato da brani musicali di grande effetto, eseguiti da Silvia Mangiarotti al violino, Francesca Ruffilli al violoncello e Marta Rebecca Rizzioli (canto e recitazione). La durata dell'evento è di circa un'ora, compresa una breve introduzione per ogni canto che racconterà e specificherà il contenuto di ciò che verrà rappresentato. L’ingresso è libero e gratuito, nel rispetto delle normative anticovid attualmente in vigore.

Lo spettacolo teatrale si inserisce tra le iniziative collaterali legate all'esposizione in corso alla Sala Mostre di Palazzo Farnese, “Tesori danteschi a Piacenza: il Landiano 190, frammenti, incunaboli e cinque centine”, organizzata dal Comune di Piacenza all'interno dell'iniziativa “Dante e la Divina Commedia in Emilia-Romagna”, percorso espositivo diffuso promosso dal Servizio Patrimonio Culturale della Regione Emilia Romagna, in collaborazione con la Società Dantesca Italiana, in occasione del settimo centenario della morte di Dante.

Per tutte le informazioni ci si può rivolgere al servizio reference della Passerini Landi, telefonando allo 0523.492410, scrivendo a o consultando il sito  www.passerinilandi.piacenza.it

Pubblicato il 19 gennaio 2022

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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