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Anteprima, oltre 2500 visitatori in due settimane e manifestazioni di interesse

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In poco più di quindici giorni oltre duemila e cinquecento visitatori hanno festeggiato la ripartenza dello spazio dedicato alle arti contemporanee di Piacenza celebrato con il progetto Anteprima, attraverso il quale le gallerie dedicate all’arte di XNL sono rimaste aperte al pubblico liberamente, dal 10 al 28 febbraio, ospitando tre importanti opere degli artisti internazionali David Claerbout e Francesco Simeti.

Oltre a offrire l’opportunità di apprezzare le opere in mostra che, lo ricordiamo, erano la videoinstallazione The pure necessity di David Claerbout e il progetto come un limone lunare / che non riposa mai di Simeti,  Anteprima è stata l’occasione di presentare alla città, agli appassionati d’arte e al pubblico specialistico lo spazio, le possibilità e le metodologie che daranno sostanza al Programma di Arte contemporanea di XNL, che da settembre inizierà la sua regolare programmazione sotto la direzione artistica di Paola Nicolin.
Uno scambio, quello fra l’istituzione e il territorio, che si è realizzato in modo particolare durante gli eventi “speciali” del progetto: gli incontri di inaugurazione con il pubblico e la stampa; il dialogo con l’artista Francesco Simeti, cui hanno preso parte un centinaio di appassionati d’arte interessati a conoscere il protagonista della mostra-atelier che partirà a settembre; un incontro fra il corpo docente e la direttrice del programma Arte, che ha coinvolto una cinquantina di insegnati provenienti da scuole di ogni ordine e grado; una visita guidata con Paola Nicolin e un primo momento di coinvolgimento dei bambini dai 4 agli 11 anni.

«Vogliamo ringraziare tutte le persone che in queste settimane si sono avvicinate a XNL – è il commento del presidente di Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi –, la partecipazione del territorio è un presupposto irrinunciabile per realizzare l’idea di museo-scuola che abbiamo in mente per questo spazio dedicato ai linguaggi del contemporaneo: un luogo in cui siano centrali il dialogo e lo scambio con artisti, tematiche e idee del nostro tempo. In momenti drammatici come quello che stiamo vivendo è ancora più evidente l’importanza di luoghi di elaborazione culturale che si prendano cura del territorio e della comunità».
«Sono molto contenta di venire a conoscenza di questi dati – dice anche la direttrice del Programma Arte Paola Nicolin – e ancora di più leggere i commenti lasciati da alcuni visitatori nel libro d’ingresso: “A me e a mio fratello questa mostra è piaciuta, ciao Edoardo” questo mette certo di buon umore ma soprattutto dice di un desiderio che l’arte sa instillare. Dunque grazie Edoardo! Il mio pensiero in questo momento va però al popolo ucraino e ai suoi bambini che hanno il diritto di continuare a desiderare».
«L’Anteprima è stata all’insegna dell’arte – conclude il presidente Reggi -, ma ricordiamo che nei prossimi mesi, altri importanti tasselli comporranno questo progetto in costruzione: dal grande cinema con il maestro Bellocchio, al teatro, alla musica con il Conservatorio».

Pubblicato il 3 marzo 2022

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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