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Concerti di primavera a cura dell’Associazione Novecento

Musiche nuove

Dopo Roger Eno Nato, che si è esibito l’8 aprile al Conservatorio Nicolini, Paul Roland’s Nosferatu Ballet, il cui spettacolo andrà in scena all’Open Space 360 il 29 aprile e Buck Curran, i cui brani potranno essere ascoltati all’auditorium della Fondazione di Piacenza il 4 maggio, sono i protagonisti della rassegna musicale “Tre concerti si primavera. Musiche nuove a Piacenza” a cura dell’Associazione Novecento.

“Questi eventi di caratura internazionale consentiranno alla comunità culturale piacentina di trarre beneficio, sia in fatto di presenze e di partecipazione di appassionati ed esperti e per il fatto che l’iniziativa rappresenta un fiore all’occhiello per la città dal punto di vista della qualità artistica e musicale”. Così si è espresso   l’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi nel corso della conferenza stampa relativa ai tre concerti   e ha aggiunto: “La rassegna permanente Musiche Nuove a Piacenza è giunta al decimo anno di attività e l’Associazione Novecento in tutti questi anni ha organizzato a Piacenza eventi di assoluto livello qualitativo internazionale e ha portato il nome della città alla ribalta nell’ambito della musica. Ho avuto modo di rendermi conto che l’intento primario è quello di far sì che Piacenza possa essere uno dei fulcri della musica di altissimo livello, implementando il turismo di qualità”.
Ha proseguito il direttore artistico Max Marchini: “Anche grazie al bando indetto dell’Assessorato alla Cultura “Piacenza riparte con la cultura”, l’Associazione Novecento estende nel periodo primaverili la rassegna “Musiche nuove per Piacenza” e organizza questi tre nuovi eventi straordinari destinati a catturare gli appassionati di una musica colta e raffinata. Siamo certi  che anche questa volta – ha spiegato – e le prenotazioni lo stanno confermando, che i tre concerti sono occasioni uniche per favorire il turismo culturale a Piacenza proveniente da tutta Italia e non solo. Avremo tre musicisti di grandissimo livello, una musica “de-genere” che va oltre i generi e che cattura per la qualità e le caratteristiche dei singoli artisti che si esibiranno”.
Camillo Mozzoni ha sottolineato invece il ruolo della sinergia tra Comune di Piacenza, Conservatorio Nicolini e Fondazione di Piacenza e Vigevano che ha consentito a Musiche Nuove di essere una realtà conosciuta a livello nazionale e internazionale: “E’ grazie al bando “Piacenza riparte per la cultura che possiamo dare il via a questi eventi in primavera e soprattutto consentire al pubblico di avere l’accesso gratuito”. Ha sottolineato infine il ruolo del Conservatorio Nicolini nella diffusione della cultura musicale.


 Gli interpreti dei prossimi concerti


Paul Roland è considerato uno dei massimi cantautori in lingua inglese viventi. Le sue canzoni sono personalissime storie gotiche ambientate spesso in un’Inghilterra vittoriana che sembra uscita dalle pagine di Oscar Wilde o Charles Dickens. All’attività di musicista affianca anche quella di scrittore ed è autore di circa cinquanta volumi tradotti in diverse lingue. Paul è anche consulente della Bbc ed esperto in racconti di fantasmi. Le sue originalissime canzoni trattano spesso di dispettosi revenant o di eccentrici nobili che tornano da viaggi esotici con demoni antichi conservati un una bottiglia di vetro, o del primo volo in mongolfiera in terra d’Albione. Roland  incide  da  anni  per  l’etichetta  piacentina  Dark  Companion  Records  e  a  Piacenza  ha  deciso di rappresentare, in collaborazione con Manicomics Teatro, il suo primo balletto le cui coreografie sono state curate da Paola Padrazzini. Alla prima sarà quindi presente l’autore e per l’occasione, sarà disponibile per l’occasione una tiratura limitatissima di un cd contenente la musica di scena del balletto, una rarità per i collezionisti.

Buck Curran è  un  cantautore,  chitarrista e  produttore  americano,  membro fondatore  del  celeberrimo  duo  psichedelico-folk  Arborea,  fondato  insieme alla compagna Shanti Duchaine con i quali ha inciso cinque album, alcuni dei quali per la leggendaria etichetta Esp, tenendo numerosi concerti negli Stati Uniti e in Europa tra il 2006 e il 2015. Con Arborea esplorò i confini della psichedelica applicata al folk rurale  prendendo  ispirazione  da  alcune  situazioni tipiche degli anni ‘60, le radici musicali e culturali di Curran risiedono senza dubbio nel  folk e nel blues, riprendendo l’insegnamento di giganti della scena folk alternativa americana come John Fahey e Robbie Basho. Nel luglio del 2016, sciolti gli  Arborea,  esce   “Leaves  of  Life”,  il  suo  primo  lavoro  come solista. Il suo stile chitarristico, assai riconosciuto per altissima tecnica, copre sia la chitarra acustica che l’elettrica. Aprirà il concerto il cantautore Joao Orfeo Repetti che presenterà in anteprima il suo cd in uscita a fine maggio.
I concerti avranno inizio alle 21;  l’ingresso sarà gratuito e riservato agli spettatori in regola con le recenti normative anti-Covid.

Pubblicato il 13 marzo 2022

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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