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«Piacenza da scoprire». Un anno di esperienze alla scoperta di una città mai vista

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Anche quest’anno torna la rassegna di visite «Piacenza da Scoprire». Un anno di esperienze alla scoperta di una città mai vista, nate dalla collaborazione tra CoolTour s.c., Kronos - Museo della Cattedrale e l’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Piacenza-Bobbio.

Itinerari ed esperienze di visita guideranno piacentini e turisti alla scoperta di una città insolita e spesso inedita, ma con un unico obiettivo: esaltare la storia e la bellezza di alcuni preziosi tesori che fanno di Piacenza una città da ri-scoprire.

Tredici appuntamenti (dodici a Piacenza e uno “fuori porta” a Bobbio) costituiranno un vero e proprio viaggio tra le meraviglie della città, dall’arte e dall’architettura fino alla musica, dalle tradizioni alla spiritualità. Nella nuova edizione, «Piacenza da Scoprire» propone inoltre alcune passeggiate serali estive ed include una novità: le visite esperienziali, che offriranno al visitatore la possibilità unica di vivere in prima persona un’attività legata al tema trattato nella visita.

La rassegna «Piacenza da Scoprire» partirà con il primo appuntamento domenica 5 febbraio con la visita alla piccola chiesa di San Rocco (angolo via Roma e via Legnano), oratorio della vicina Cattedrale. Proseguiranno domenica 5 marzo con l’itinerario “Storie e leggende di donne straordinarie”. Nel mese di aprile gli appuntamenti saranno due: il 2 aprile con la visita “Passione e Resurrezione: La Pasqua nell’arte dal Medioevo all’età moderna” e il 30 aprile con un evento per bambini e famiglie dal titolo “Leggere sui muri. Iscrizioni e curiosità per le vie di Piacenza”.

Il 28 maggio la rassegna torna con “Assaggi di Barocco Piacentino”, mentre il 23 giugno la visita sarà accompagnata da un’esperienza musicale, un approfondimento sull’antico organo della chiesa di San Giovanni in Canale, raccontato dal M° organista Federico Perotti che renderà possibile ai visitatori l’emozione di provare a suonare il prezioso strumento.

Anche nel mese di luglio gli appuntamenti saranno due: il 23 luglio la visita sarà incentrata su “Ombre e Luci. Riconoscere Piacenza attraverso i dettagli”, mentre domenica 30 luglio la rassegna si sposterà a Bobbio con una visita al monastero di San Colombano e il suo Scriptorium seguita da un’esperienza di scrittura a penna d’oca.

Tutte le visite prevedono un contributo di partecipazione, sono a prenotazione obbligatoria e si attiveranno al raggiungimento di un numero minimo di iscritti.

Pubblicato il 22 gennaio 2023

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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