«La notte degli Angeli. Voci di pace»: un crocevia di voci e di speranza

Una grande sinfonia tra cori, famiglie e associazioni, è stata “La Notte degli Angeli”, il 1 novembre, al teatro President di Piacenza. Sul palco si sono alternati il Coro della Scuola Giovanni Paolo II, diretto da Susan Bortolotti, i Tasti Neri sotto la guida di Caterina Granelli, la Schola Cantorum di Podenzano diretta da Edoardo Mazzoni, il Coro Voci Bianche Piacenza di Giorgio Ubaldi e il Coro delle Campanelle, formazione ucraina diretta da Natalija Kampo. Un mosaico di suoni e sensibilità che ha unito generazioni e culture, fondendo lingue e melodie in un unico messaggio: la pace.

Musica e parole
A condurre la serata, la giornalista di Telelibertà Nicoletta Marenghi, che ha saputo intrecciare i momenti musicali alle testimonianze. L’evento, promosso dal Forum delle Associazioni Familiari, Aerco (Associazione cori Emilia Romagna), Famiglia Piasinteina, Scuola Libera Giovanni Paolo II, Il Nuovo Giornale, Associazione Nazionale Famiglie Numerose e Fattore Famiglia, aveva un duplice obiettivo: sostenere i Cristiani di Terra Santa e la popolazione ucraina. Due terre ferite, due popoli che ancora oggi vivono il dolore della guerra, ma anche la forza della speranza.
Un piccolo segno di luce
Dopo l’ultimo applauso, il palco è diventato luogo di parola. I rappresentanti delle organizzazioni promotrici hanno condiviso pensieri e testimonianze. Tra gli interventi più sentiti, quello di Mario Scuderi, anima dell’iniziativa e coordinatore regionale dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose. Scuderi ha ricordato il ruolo dell’associazione, attiva su più livelli per promuovere la famiglia come “cellula fondante della società”, sottolineando come l’impegno verso chi desidera avere figli – in qualunque forma di unione viva la propria fede e il proprio amore – rappresenti una missione di speranza e di responsabilità. Ha poi proposto una riflessione profonda sul concetto di “guerra quotidiana”: non solo quella che si combatte nei teatri del mondo, ma anche quella che ciascuno affronta nel lavoro, nella casa, nelle relazioni. “Ogni giorno – ha detto – siamo chiamati a scegliere la pace, a costruirla con gesti piccoli ma tenaci”. Infine, ha descritto l’evento di Piacenza come un “piccolo segno di luce”. Una serata che - nelle sue parole - ha voluto restituire alla città un momento di unità e speranza.

Gratitudine e memoria
La conclusione è stata un intreccio di gratitudine e memoria: un riconoscimento speciale a don Davide Maloberti, per i suoi 25 anni di direzione del settimanale Il Nuovo Giornale. Una targa simbolica, ma anche un segno di affetto e stima per chi ha dato voce, per un quarto di secolo, alla comunità cattolica piacentina. 
Al termine della serata “Dona nobis pacem”, un canto della tradizione cristiana, eseguito insieme da tutte le corali presenti, una significativa esecuzione che ha cantato la pace e, per un istante, il mondo è sembrato più vicino.
Riccardo Tonna
Nelle foto di Pagani, dall'alto i cori al concerto “La Notte degli angel” al President, il numeroso pubblico in sala e la consegna della targa a don Davide Maloberti direttore del settimanale diocesano Il Nuovo Giornale.
Pubblicato il 3 novembre 2025
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