Piccole donne crescono con “Il corpo racconta”
I corsi mamma-figlia, per condividere il delicato passaggio da bambina a donna
con rigore scientifico e attenzione alle sfumature della sensibilità femminile
Com’è che fino a ieri era una bimba che giocava spensierata e oggi è una giovane donna alle prese con il ciclo?
Le mamme lo sanno: per quanto ci si pensi per tempo, quel momento, desiderato e temuto, sembra arrivi sempre troppo presto! Come fare per prepararsi e accompagnare in questo meraviglioso viaggio le proprie figlie? Come illustrarlo, con linguaggio adatto all’età, ma anche scientificamente corretto ed appropriato, con delicatezza e con rispetto dei valori di cui ognuna è portatrice?
Il laboratorio “Il corpo racconta”, proposto dal 2010 in varie realtà della nostra diocesi, incontra sempre più il favore sia delle mamme che delle figlie.
Cosa viene maggiormente apprezzato? Lo abbiamo chiesto ad alcune partecipanti all’ultimo corso che si è tenuto a fine dicembre nella sede del Consultorio “Istituto la Casa”di Piacenza in via Veneto 3/a.
Angela: “un aiuto per dialogare con mia figlia”
Se ripenso ai due pomeriggi trascorsi insieme a mia figlia Maria - cosa per niente scontata, visti i mille impegni di entrambe e altri tre figli a cui, anche se già grandi, tento di dedicare la stessa attenzione - ho un ricordo di quelle ore pieno di tenerezza.
Insieme a lei e ad altre quattro coppie madre-figlia (ragazze dell’età di 11-12 anni) ho partecipato al corso “Il corpo racconta”all’Istituto La Casa. In questo percorso di conoscenza di temi quali la sessualità, l’amore, l’affettività, la femminilità, argomenti non certo banali e di facile gestione nemmeno per i genitori più navigati, le nostre figlie sono state accompagnate con delicatezza e originalità da Cinzia, una bravissima insegnante e animatrice che ha saputo approcciare ogni argomento in maniera davvero bella e positiva.
Non sono state ore noiose, anzi, la modalità molto interattiva e ludica ha favorito l’interesse e la partecipazione delle ragazze, che pian piano si sono “sciolte”, confrontandosi tra loro attraverso giochi e piccoli lavori di gruppo, dimostrando viva curiosità e dialogando con noi mamme su tematiche spesso vissute (anche da noi adulti!) con imbarazzo e un po’ di disagio...
Mi rendo conto, da genitore, quanto sia difficile il mestiere di educare, specie poi con figlie preadolescenti alle prese col periodo probabilmente più complicato ma allo stesso tempo più stimolante della loro vita. Un periodo di navigazione a vista per i tanti cambiamenti che il proprio corpo si trova ad affrontare, una propria identità da affermare, un periodo però “bombardato” da messaggi anche distorti, riduttivi e confusivi che arrivano da ogni dove: i social e i mass media prima di tutto, gli amici più grandi, a volte anche la scuola che all’interno dei propri progetti formativi non sempre utilizza strumenti didattici adeguati per far acquisire ai ragazzi una visione chiara, completa e positiva della propria sessualità e della bellezza del compito di trasmettere la vita.
Per cui... ben vengano corsi come questo! Non possono che essere d’aiuto alla famiglia che spesso, nel compito educativo, rischia di ritrovarsi sola, impreparata e in balìa di venti contrari...
Mery: “metodo geniale”
È stata una bellissima esperienza che desideravo tanto fare con mia figlia. Sono state ore preziose di condivisione con lei: di conoscenze, di sentimenti, di emozioni, di esperienze, di sorprese, il tutto alla scoperta della meraviglia del linguaggio del corpo.
La conoscenza del corpo femminile e maschile ha per me un fascino incredibile perché ci si avvicina timidamente a contemplare il grande mistero della vita e poter fare questa esperienza insieme a mia figlia per me è stato importante e direi anche emozionante.
È molto bello per una donna comprendere che ciò che accade dentro di sé, è molto di più di ciò che solamente si vede (mestruazione mensile), molto di più!
Con questa consapevolezza le ragazze possono affrontare questo periodo della vita con maggiori risorse e con una profonda positività, a differenza della superficialità che oggi regna su questi temi.
Il metodo è geniale, perché con materiali semplici viene raffigurata la fisiologia del corpo umano in modo chiaro e simpatico.
Silvia: “mia figlia mi ha stupito”
È stata un’esperienza molto positiva sotto diversi aspetti. Mi è piaciuta la possibilità di confronto con le altre mamme, che mi ha dato spunti preziosi. Mi ha stupito mia figlia, l’ho scoperta più matura e riflessiva di quanto l’ho reputata finora (complice il fatto che è la più piccola di casa) e ho “assaporato” il percorso condiviso con lei.
Direi che questa esperienza è stata una “coccola”, un regalo fatto ad entrambe.
Il corso visto dalle figlie
“Il corso è molto utile perché si impara a conoscere i cambiamenti del corpo che avvengono alla mia età, perché quando si diventa grandi è bello avere coscienza di cosa sta accadendo. È stato bello farlo con le mamme perché anche loro hanno vissuto la nostra stessa esperienza. Io lo consiglierei alle mie amiche perché è anche divertente, è stato bello quando siamo state coinvolte in alcune attività. Il metodo di spiegazione è molto chiaro e semplice, aiuta a capire e ti resta in mente”.
“Questo corso mi è servito a riflettere e a conoscere cose nuove. È stato entusiasmante ed emotivo, perché oltre ad ascoltare e parlare, abbiamo fatto alcuni esercizi per me significativi ed inaspettati; per esempio, con le nostre madri abbiamo descritto i pregi l’una dell’altra: è stato un compito difficile ma stimolante e mi ha permesso di capire come la mamma mi considerava.
Ma la cosa più bella, forse, è che ho capito come sono fatti l’uomo e la donna”.
Come portare il laboratorio
nella propria realtà
Il laboratorio “Il corpo racconta” si articola in due pomeriggi ed è rivolto alle mamme e alle figlie preadolescenti (11-12 anni), riunite in piccoli gruppi per favorire il più possibile la partecipazione.
I corsi sono tenuti anche al centro di aggregazione “Nessuno è solo” in via Trebbia 85 a Borgotrebbia o presso oratori o centri che ne facciano richiesta.
Basta contattare le animatrici, tutte insegnanti del Metodo Billings per la regolazione della fertilità, che hanno seguito un apposito percorso formativo per l’abilitazione alla guida del laboratorio “Il corpo racconta”, nato in Svizzera da un’idea di Fabia Ferrari pensando alla propria figlia.
Le animatrici dei corsi sono:
Cinzia Berlasso Rizzi, cell. 347.9333160 - e-mail:
Federica Fossati Ferrari, cell. 328.9496891 - e-mail:
Francesca Razzini, cell. 347.6003141 - e-mail: