Un volume sulla diocesi di Bobbio
nel ricordo di don Angiolino Bulla
Il libro, voluto fortemente dal sacerdote scomparso nel 2013, comprende contributi in lingua tedesca e francese
ed è disponibile anche on-line. Riporta foto a colori, miniature medievali e carte topografiche
Domenica 17 aprile 2016 al Palazzo Vescovile di Bobbio è stato presentato, in memoria di don Angiolino Bulla, il volume “La Diocesi di Bobbio. Formazione e sviluppi di un’istituzione millenaria”.
Edito da Firenze University Press - Reti Medievali, 2015, il libro è stato curato da Eleonora Destefanis e Paola Guglielmotti.
La forte impronta di don Angiolino
Il volume è stato fortemente voluto da don Angiolino Bulla, prematuramente scomparso nel 2013. Perciò è dedicato alla sua memoria.
“Un ricordo che vuole essere al tempo stesso dello studioso attento ai problemi diocesani – quale specialista di visite pastorali del secolo XVI proprio per il territorio bobbiese –, dell’archivista di intelligente apertura e dell’uomo di rara generosità, personale e intellettuale.” Così don Angiolino è presentato in una delle tantissime citazioni che fanno a lui riferimento.
La sua prematura scomparsa non gli ha permesso di ultimare le ricerche sulla cronotassi ragionata dei vescovi bobbiesi che stava compilando proprio in vista del presente volume.
Ha comunque lasciato una forte impronta, come Direttore, dal 1996 al 2013, degli Archivi Storici Diocesani di Piacenza-Bobbio rimasti per troppo tempo non sfruttati o quasi sconosciuti alla comunità scientifica.
Don Angiolino ha profuso moltissime energie per promuovere il loro riordinamento, non ancora perfettamente ultimato, e ha concorso fortemente alla loro valorizzazione.
La ricorrenza della millenaria istituzione della diocesi di Bobbio ha contribuito a riportare l’attenzione sull’Archivio Storico Diocesano e sui suoi distinti depositi – vescovile e capitolare – che, grazie al lavoro di Bulla, ora sono finalmente e più facilmente accessibili.
Una dedica del volume è riservata pure a Leandra Scappaticci, mancata nel 2015. Il volume contiene un suo importante contributo.
Viene anche particolarmente ringraziato don Piero Bulla per l’incoraggiamento e il sostegno al progetto.
Un’opera dotta
Il volume è senz’altro un’opera dotta, contenente contributi anche in tedesco e francese.
I tantissimi apporti degli studiosi riguardano svariate tematiche “funzionali alla contestualizzazione del peculiare caso della genesi dell’episcopato di Bobbio, fondato nel 1014 nell’Appennino piacentino quale sviluppo del celebre monastero di San Colombano”.
Tali contributi sono raccolti in capitoli omogenei che paiono essere onnicomprensivi e che spaziano dalla genesi del “caso bobbiese”, alle indagini territoriali, agli studi sugli archivi storici bobbiesi e sulle carte documentali lì ritrovate, ai Vescovi in Italia prima del XII secolo, alle relazioni con Genova, all’abitato di Bobbio in età medievale, alla sua cattedrale e biblioteca, ai castelli della diocesi, alle presenze cultuali nell’Appennino piacentino, alla rete ospedaliera di Bobbio e altro. Insomma una panoramica ultraricca.
Le due curatrici sono affermate studiose i cui principali ambiti di ricerca sono: per la Destefanis Archeologia dei monasteri, con particolare attenzione al cenobio bobbiese, scultura altomedievale, pellegrinaggi e ospitalità nei primi secoli del Medioevo, e per la Guglielmotti, insegnante di Storia medievale all’Università di Genova, Aristocrazie e monasteri, comunità rurali e problemi di organizzazione del territorio, patrimoni femminili.
Il volume riporta bellissime foto a colori - miniature medievali, antiche e recenti carte topografiche, panorami e particolari della città di Bobbio - da non lasciarsi sfuggire. Possono ammirarsi anche nella versione on line del testo (www.ebook.retimedievali.it).
Luisa Follini