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Borea, una famiglia di partigiani

Il 27 aprile presentazione della pubblicazione dedicata a don Borea

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“Se stasera sarò in Paradiso, pregherò per tutti e perché Iddio faccia sorgere giorni più sereni e più belli per l’Italia”: parole pronunciate da don Giuseppe Borea poco prima di morire fucilato dai nazifascisti il 9 febbraio 1945.
A lui è dedicato il libretto “Giuseppe Borea martire della Resistenza” che viene presentato giovedì 27 aprile alle ore 17 in una sala della parrocchia di San Pietro a Piacenza (via Carducci). Interviene, tra gli altri, l’autrice Lucia Romiti.
Alle 18 nella chiesa di San Pietro sarà celebrata da don Ezio Molinari una messa a suffragio di don Borea, dell’avv. Francesco Daveri, di don Giuseppe Beotti, del prof. Giuseppe Berti, di Nato Ziliani e di tutti coloro che si sono battuti per la libertà e la democrazia.

Don Giuseppe fece parte di una lunga catena familiare di patrioti iniziata a metà ’800: suoi parenti parteciparono come volontari alle Guerre di Indipendenza del 1848-’49, a quella del 1859 e alla Spedizione dei Mille guidata da Garibaldi. I fratelli furono attivi nella seconda guerra mondiale e come partigiani combattenti.

Leggi l’articolo a pagina 7 dell’edizione di giovedì 27 aprile 2017

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