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Ordine di Malta. Il Vescovo: l'importanza della carità

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Si è svolta il 29 gennaio alle 18, nella chiesa parrocchiale di San Savino a Quarto di Gossolengo, la messa per i bisognosi, i malati e per le intenzioni dei membri e dei volontari del Sovrano Ordine di Malta. La messa è stata celebrata dal vescovo, mons. Adriano Cevolotto, e da don Francisco Bezerra, assistente spirituale e cappellano di grazia magistrale dell’Ordine.

Il Sovrano Ordine di Malta è un antico ordine religioso laicale nato già dall’undicesimo secolo, quando i cavalieri di Malta  all’epoca conosciuti come ‘cavalieri ospitalieri’, fondarono un ospedale a Gerusalemme per l’assistenza dei pellegrini. Nel 1113 Papa Pasquale II riconobbe ufficialmente la comunità monastica come ordine religioso laicale. Il simbolo dell’ordine è una croce con otto punte, il numero otto fa riferimento alle otto beatitudini evangeliche. L’Ordine di Malta, ieri come oggi, rimane fedele ai suoi principi ispiratori: la protezione della fede e il servizio ai poveri e ai malati. Oggi la maggior parte dei cavalieri, delle dame e dei volontari dell’ordine sono laici.

Alla celebrazione erano presenti delegazioni di tutti e tre i nuclei formanti l’ordine: una rappresentanza dei cavalieri italiani del sovrano ordine militare, del corpo italiano dell’esercito, e del corpo italiano di soccorso. Ad aprire il momento di preghiera è stato don Bezerra:  "Esprimo un caloroso ed affettuoso benvenuto al Vescovo”. Prosegue don Francisco: "Siamo riconoscenti a Gesù per tutto il bene che sta seminando in questa bella chiesa piacentina, nonostante le difficoltà del tempo presente. Sono qui come guida spirituale da diversi anni, e sono anche cappellano di grazia magistrale di questo magnifico ordine, seguo spiritualmente i volontari che portano tanto bene e sollievo alla comunità e a tutti i malati, fratelli e sorelle bisognosi". Don Bezerra ci offre una riflessione fatta di felici coincidenze: “Qui, in questa chiesa oggi vedo un bellissimo segno: la pianta e le mura a forma ottagonale che ci abbracciano e la presenza della croce dalle otto punte dell’Ordine di Malta. Entrambe riportano il numero otto, dal grande significato di fede. L’ottavo giorno è il giorno senza tramonto, cioè il giorno della resurrezione, otto sono le beatitudini evangeliche e la forma ottagonale, inoltre, è la forma dei battisteri”.

Il Vescovo ha ringraziato per l’invito e tutti coloro che, legati all’Ordine di Malta, hanno preso parte alla celebrazione, e ha ringraziato la comunità di Quarto per l’accoglienza. Durante l’omelia mons. Cevolotto ha commentato la prima lettera ai Corinzi di san Paolo, l’inno alla carità, ricordando l’esortazione del Santo nel desiderare intensamente i carismi più grandi: “San Paolo – afferma nell’omelia il Vescovo - ci indica il modo in cui è giusto ambire ai carismi, cioè attraverso la carità. La carità è l’amore di Dio che deve essere origine, sostegno e misura del nostro aspirare a qualsiasi cosa dalla più piccola alla più grande, senza di essa, tutto è vano”. Aggiunge mons. Cevolotto: “Sorprende come nell’elenco dei carismi fatto da san Paolo essi vengano indicati come eccezionali e doti rare, mentre le caratteristiche della carità non contengono niente di eccezionale: mentre i carismi sono atti straordinari, la carità non lo è. L’amore di Dio è a portata di tutti. Se la carità dimora progressivamente in noi, diventa immagine di noi stessi nel nostro quotidiano, nelle nostre relazioni, nelle nostre ambizioni, che siano personali o di una comunità o di ordine”.

A chiusura della celebrazione sono state recitate le preghiere da parte dei responsabili dei tre nuclei. Sono giunti, inoltre, i ringraziamenti di Paolo Conforti, delegato dell’emilia occidentale dell’Ordine di Malta: “Porto i saluti della delegazione e i nostri ringraziamenti al Vescovo, che, come organico rinnovato lo scorso autunno, per la prima volta abbiamo il piacere di incontrare. Rivolgo un saluto al Maggiore Giudici del comando unità territoriale dell’Emilia Romagna del corpo militare dell’Ordine di Malta, realtà neo costituita, a cui rivolgo i miei migliori auguri e un saluto ai volontari del corpo italiano di soccorso, con responsabile Andrea Milano, che stanno svolgendo un lavoro straordinario sul territorio”.

Paola Lafratta

Pubblicato il 31 gennaio 2022

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