«La forza trainante di Tonini: l’amore per Dio e per il prossimo»
“Un pezzo di pane, volersi bene e la coscienza netta” queste le tre affermazioni chiave che hanno caratterizzato l’episcopato di monsignor Ersilio Tonini, arcivescovo di Ravenna-Cervia dal 1975 al 1990 e che saranno tornate alla mente dei fedeli che hanno partecipato alla messa nella mattinata di oggi 28 luglio in Cattedrale a Ravenna, in occasione dell’ottavo anniversario della sua morte. Frasi che monsignor Tonini aveva incarnato e seminato non solo a Ravenna, toccando con il suo sapere contadino le corde del cuore e sensibilità di credenti e non credenti, di semplici e dotti.
La messa è stata celebrata dal parroco don Arienzo Colombo che nell’omelia ha sottolineato come in tanti abbiano fatto esperienza della serenità e della gioia con cui viveva monsignor Tonini. Don Arienzo ha ricordato il suo rapporto con l’arcivescovo, iniziato nel 1986, quando lui da Cremona si trasferì a servizio nella diocesi ravennate: un anno importante quello, con la visita apostolica a Ravenna e in Romagna di San Giovanni Paolo II.
“Mediamente – ha ricordato don Arienzo – monsignor Tonini appena alzato passava mezz’ora in chiesa a pregare, a riflettere e a scrivere, custodendo un rapporto personale di intimità profonda con Dio. Aveva una forza trainante, il suo amore per il Signore e per il prossimo. Ringraziamo il Signore per l’opportunità che ci ha dato di incontrare il cardinale Ersilio Tonini, e per l’insegnamento a ricercare e a vivere i doni del Signore che egli ci ha trasmesso”.
Daniela Verlicchi
Nella foto, la celebrazione a ricordo di mons. Tonini nel duomo di Ravenna.
Pubblicato il 28 luglio 2021