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Manifattura e meccanica piacentina vivono un momento positivo

incontro confindutria piacenza

L’industria piacentina ha un rimbalzo positivo dopo il complicato 2020 contrassegnato dal Covid. Arrivano notizie confortanti da Confindustria Piacenza: l’indagine congiunturale dell’associazione degli industriale – basata su un campione di aziende piacentine (8mila addetti per 3 miliardi di fatturato) – presenta buoni dati riferiti ai primi sei mesi del 2021. C’è una ripresa di ordinativi, i dati consuntivi dicono che la meccanica vive un incremento del 28,82% di fatturato e il manifatturiero piacentino del 18,95%. “Numeri estremamente positivi – commenta il presidente Francesco Rolleri - che si riflettono sull’occupazione. La stragrande maggioranza dei nostri associati non prevede di ricorrere alla cassa integrazione. Preoccupa però l’aumento dei prezzi delle materie prime”.

Dopo due semestri che aveva registrato dati negativi, l’occupazione recupera con un +1,94% trainata dalla meccanica (3%). E c’è un calo dei cassa integrati. Inoltre aumentano le aziende che immaginano il fatturato successivo migliore di quello precedente. Le prospettive delle imprese sono migliori rispetto ai mesi scorsi. “C’è grande soddisfazione per questi dati – commenta Rolleri - che avevamo intuito essere buoni alla fine del 2020, quando aumentavano gli ordini. C’è una situazione che ci porta a essere ottimisti ma ci sono segnali importanti da tenere sotto controllo. Stiamo vivendo una fase delicata su due fronti: si tende a dimenticare che la pandemia non è finita (e l’unico modo per combatterla è vaccinarsi) e che il prezzo delle materie prime è schizzato verso l’alto. L’aumento degli ultimi mesi è importante, rende più difficile ottenere dei margini. Confindustria nazionale dice che la situazione dovrebbe normalizzarsi verso ottobre, speriamo sia così”.

Nella foto, da sinistra Gian Marco Ratti, Francesco Rolleri e Luca Groppi.

Pubblicato il 28 luglio 2021

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