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Un video e una guida raccontano il Museo diocesano di Bobbio

copertina guida museo diocsano bobbio

Nella stupenda cornice della chiesa cattedrale, giovedì 24 giugno, si è tenuta la presentazione di due “lavori” inerenti il Museo Diocesano realizzati dall’Istituto Tecnico Commerciale San Colombano di Bobbio con il coordinamento dell’insegnante di religione prof. Raffaele Panebianco. Il primo, un cortometraggio che racconta attraverso splendide immagini e la voce dei ragazzi della Scuola Superiore le bellezze del Museo realizzato nelle sale di rappresentanza del Palazzo Vescovile, con sottofondo musicale realizzato dalla prof. Maddalena Scagnelli. Accanto al video anche una bella Guida cartacea in tre lingue (italiano, francese, inglese) per accompagnare i visitatori nelle sale che raccontano attraverso quadri, oggetti liturgici, reliquie, insegne episcopali, paramenti… i mille anni di storia della Diocesi di Bobbio istituita da Papa Benedetto VIII con l'appoggio di Sant’Enrico II Imperatore.
Bobbio deve certamente il suo nome e la sua fama nel mondo alla figura del monaco Colombano che dopo la peregrinazione per l’Europa con la fondazione di diversi monasteri, giunge a Bobbio, dando vita a quel primitivo cenobio che negli anni e secoli successivi è diventato un centro di irradiazione, di spiritualità e di cultura. Nel 1014, tuttavia, l’Abate Pietroaldo diveniva anche vescovo della nuova sede diocesana, fortemente patrocinata da Enrico II che in quell’anno veniva incoronato a Roma. Iniziava un tempo nuovo per la città di Bobbio che, accanto alla celebre Abbazia poteva vantare una sede vescovile con la chiesa Cattedrale e il Palazzo Vescovile che ha ospitato la presenza del vescovo ivi residente fino al 1989.

Un duplice prezioso prodotto
La guida storico-artistica realizzata dal prof. Panebianco con la collaborazione degli insegnati di lingua francese e inglese e degli alunni di 4° e 5° superiore, supportata da meravigliose immagini, narra la storia della chiesa  diocesana bobbiese fino all’ultimo vescovo titolare, mons. Pietro Zuccarino.
La serata, partecipata da un numeroso e attento pubblico, introdotta dal parroco don Roberto Isola e guidata dallo stesso prof. Panebianco è stata scandita dalla presentazione di antichi brani musicali e di canto da parte della Schola Sancti Columbani guidata dalla prof.ssa Maddalena Scagnelli.
Dopo la proiezione del documentario a lungo applaudito dai presenti, alcuni interventi volti ad illuminare il senso del “progetto Educare” e di “alternanza scuola-lavoro” e infine l’intervento di Luca Maffi di Cooltour che ha presentato il messaggio dell’Arch. Manuel Ferrari, direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi.
Il sindaco Roberto Pasquali ha concluso la serata complimentandosi con insegnanti e alunni per il «duplice prezioso prodotto», espressione di una scuola superiore viva cui va il grazie della comunità unito all’incoraggiamento a tener viva la memoria del patrimonio storico-artistico della città, perché continui a fecondare e provocare il nostro presente.
La serata è continuata, per chi lo desiderava, attraverso una visita alle sale del museo del palazzo Vescovile, attiguo alla chiesa Cattedrale, per continuare a contemplare la bellezza delle opere artistiche, riflesso e rimando al Creatore. La bellezza infatti è cifra del mistero e richiamo al trascendente, è invito a gustare la vita e a sognare il futuro. Essa può continuare a suscitare rinnovato stupore e ammirazione e accendere la nostalgia di Colui che è «Bellezza tanto antica e tanto nuova».

Aldo Maggi

Pubblicato il 1° luglio 2021

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