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Far ripartire l’Appennino? Si può fare!


 appennino

Ma servono competenze solide e innovative: un corso (gratuito) dell’Università Cattolica insegna a incrementare la redditività di agricoltura e zootecnia di montagna.

In epoca Covid i borghi e i centri dell’Appennino hanno vissuto una nuova vitalità, grazie allo spostamento temporaneo di “cittadini” verso la bellezza degli spazi aperti e incontaminati della montagna. Ambienti che, per mantenere le loro indubbie qualità, vanno tutelati sempre: un ruolo strategico in questo processo, passa dal ripopolamento dell’Appennino con azioni di gestione innovativa e sostenibile dell’agricoltura, tema peraltro riconducibile alla transizione ecologica del PNRR appena presentato. A cogliere in pieno questo obiettivo è il corso di perfezionamento “Nuovi orientamenti per l’incremento della redditività della agricoltura e zootecnia di montagna” proposto dalla facoltà di Scienze agrarie alimentari e ambientali dell’Università Cattolica, nell’ambito del progetto ALFONSA (Alta Formazione e Innovazione per lo Sviluppo Sostenibile dell’Appennino).
Si terrà a Borgotaro dal 1° al 23 luglio e prende il via da un presupposto: se è vero che le attività agricole e zootecniche sono tra le principali attività economiche degli areali appenninici e hanno consentito il mantenimento di comunità e insediamenti diffusi, con riflessi positivi anche sulla conservazione del territorio, è anche vero che i vincoli tecnici, i maggiori costi di produzione, la debolezza contrattuale penalizzano l’agricoltura appenninica.
“Per governare il territorio montano servono competenze che supportino il miglioramento delle condizioni e della redditività delle filiere agro-zootecniche della zona appenninica” sottolinea Sergio Tombesi, docente dell’Università Cattolica e coordinatore del percorso. “L’introduzione di colture alternative, unita all’innovazione delle tecniche colturali, della trasformazione e della valorizzazione delle specificità, è vincente: chi frequenterà il corso potrà accedere alle conoscenze necessarie per applicare concretamente questa strategia”.

 
“Questo corso di perfezionamento è uno dei pilastri del progetto ALFONSA, che la Regione Emilia-Romagna ha finanziato proprio perché la prospettiva dello sviluppo sostenibile dell’Appennino richiede competenze specifiche ed avanzate” rimarca Emiro Endrighi dell’Università di Modena e Reggio Emilia, coordinatore di ALFONSA. “Tutte le Università presenti in Emilia-Romagna sono coinvolte in ALFONSA con iniziative di alta formazione nei diversi campi attinenti lo sviluppo integrato dell’Appennino cui l’agricoltura è chiamata a dare un contributo fondamentale”.
Convinto il sostegno del territorio che, attraverso il Sindaco di Borgotaro Diego Rossi, si dichiara “Felice di ospitare a Borgotaro ed in Alta Valtaro i corsi dell’ Università Cattolica su agricoltura e zootecnia in Appennino. Riscontriamo un crescente aumento di interesse per i nostri territori anche per la ripresa di attività agricole: queste non possono improvvisarsi, ma hanno bisogno di competenze e formazione. L’offerta di questi momenti di formazione rappresenta una bella opportunità, messa a disposizione dall’ Università Cattolica, col supporto della Regione e del Progetto ALFONSA. Il progetto ha trovato subito l’interesse del Comune e dell’Unione Valli Taro e Ceno. L’augurio è che possa costituire l’avvio di un percorso di crescita di conoscenze e competenze che possa continuare nel tempo, a beneficio del territorio, degli operatori e dei cittadini".

Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione della Regione Emilia Romagna, ente finanziatore del progetto, sostiene: “La scelta dell’Emilia-Romagna è quella di investire sulle competenze e sull’innovazione in modo trasversale alle filiere e diffuso su tutto il territorio. Come abbiamo scritto nel Patto per il Lavoro e per il Clima, puntiamo sui nuovi saperi per migliorare non solo la produttività, ma anche la qualità e la sostenibilità ambientale e sociale. Questo corso si inserisce pienamente nella strategia che ci siamo dati. Grazie alle competenze accademiche permetterà di creare nuove opportunità di sviluppo per il settore agricolo e zootecnico e di portare crescita e buona occupazione nelle nostre periferie appenniniche”.
"Si tratta di un progetto positivo. Come Regione crediamo nell'attività di formazione e siamo impegnati in iniziative di sostegno dell'agricoltura e in particolare della zootecnia in montagna -chiosa l'assessora regionale a Montagna, parchi e forestazione, Barbara Lori-. Non possiamo che augurare il migliore degli esiti per questa iniziativa".
Le iscrizioni sono aperte presso la pagina del corso al link
https://formazionecontinua.unicatt.it/formazione-nuovi-orientamenti-per-lincremento-della-redditivita-della-agricoltura-e-zootec-a121pc06645-01

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