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«Un protocollo di civiltà per i malati di Alzheimer»

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Fondazione di Piacenza e Vigevano, Ausl e Ordine dei Medici di Piacenza fanno squadra per gli anziani del territorio colpiti da demenza e malattie degenerative del cervello. Un primo passo fondamentale in questo inedito percorso - dalla forte valenza sanitaria e sociale - è stato compiuto nella mattinata del 22 aprile presso il Salone d’Onore di Palazzo Rota Pisaroni, dove i rappresentanti delle tre realtà sopracitate hanno firmato un protocollo d’intesa biennale denominato “Progetto Alzheimer”. Tra gli obiettivi principali dell’accordo “migliorare - si legge nel documento - la qualità di vita dei soggetti colpiti da Alzheimer e da demenza in genere e dei familiari che si prendono cura di loro; migliorare l’integrazione dei medici di famiglia con i colleghi specialisti psicogeriatri, con gli psicologi ed in generale con tutti gli operatori sanitari che si occupano dei malati e dei loro familiari; favorire la realizzazione di una rete di cure sanitarie ed assistenziali domiciliari, fondata sulla collaborazione delle diverse figure professionali e sulla realizzazione di frequenti e facili contatti interprofessionali”.

“Si tratta di un protocollo di civiltà - ha evidenziato Luca Baldino, direttore generale dell’Ausl -, che mira a rafforzare una rete di supporto ai malati di Alzheimer, circa 5mila a Piacenza, già presente sul territorio, concentrandosi sia su aspetti ospedalieri che sociali”.

Due filoni d’intervento che si traducono in una serie di azioni concrete, articolate in tre fasi principali. “Si inizierà con alcuni di corsi di formazione rivolti al personale sanitario che si occupa di gestire i malati affetti da questa patologia - ha spiegato Baldino -; contestualmente verrà sviluppato un Centro Ascolto per la Demenza (Cade), con funzioni di consulenza e sostegno, aperto ai pazienti e ai loro familiari. Familiari a cui rivolgeremo l’attenzione nella terza fase del progetto, con corsi di formazione e potenziando la rete di supporto anche nei loro confronti: prendersi cura di una persona cara malata di Alzheimer è infatti estremamente impegnativo e può avere un impatto devastante sulla propria vita”.

Sostenibilità economica al progetto verrà garantita dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, con un contributo complessivo di 150mila euro (50mila nel 2021 e 100mila nel 2022). “Lavoravamo a questo protocollo da più di un anno - ha spiegato il presidente Massimo Toscani -. Abbiamo deciso di partecipare perché nel nostro Dna c’è l’attenzione al welfare e alla cura degli anziani: un tema, quest’ultimo, sempre più critico nella nostra società, dove l’anziano sta perdendo il ruolo di capofamiglia, essendo ritenuto poco funzionale in un sistema basato esclusivamente sul consumo”.

Terzo firmatario del protocollo è Mauro Gandolfini, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Piacenza.

Federico Tanzi

Pubblicato il 22 aprile 2021

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