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La sala Fit-Cisl alla memoria di Giuseppe Cicciù e Mario Dicuonzo

 Fit Cisl Cosenza e Buono

“Non una targa alla memoria, ma un ricordo vivo per Giuseppe e Mario”. Sono le parole di Aldo Cosenza, Segretario Generale Regionale della Cisl presente a Piacenza, il 24 luglio, per inaugurare la sala Fit Cisl, al primo binario della Stazione di Piacenza, dedicata a Giuseppe Cicciù e Mario Dicuonzo. Giuseppe e Mario erano i due ferrovieri morti sul Frecciarossa Milano-Salerno, deragliato il 6 febbraio scorso, alle 5.35 del mattino, a Ospedaletto Lodigiano (Lodi).
Le vittime, Cicciù di 52 anni e Dicuonzo di 59 anni, erano entrambi ferrovieri: uno il macchinista e l’altro addetto delle Ferrovie dello Stato, che si trovavano nella motrice. I loro corpi sono stati sbalzati a centinaia di metri dal luogo dove è finita la corsa del treno, che in quel tratto viaggiava a 290 chilometri orari. Ferroviere e delegato sindacale impegnato e appassionato, Giuseppe Cicciù, originario di Reggio Calabria, era molto noto negli uffici della Fit Cisl. I colleghi e i dirigenti sindacali ricordano il macchinista come una persona allegra e che portava buonumore. Una battaglia sulla quale si è sempre speso Giuseppe è quella dei ritmi e dei carichi di lavoro perché sapeva, sulla propria pelle quanto possano essere pesanti certi orari di lavoro, per un macchinista e quanto sia delicato questo aspetto per la sicurezza di tutti, oltre che per la salute dei lavoratori stessi.

La sicurezza  fondamentale nel mondo del lavoro
“Dobbiamo fare in modo - ha continuato Cosenza - che questa targa, a ricordo degli amici Giuseppe e Mario, diventi un grido d’allarme per tutti quanti passano da questa Stazione”.
“I
n questi giorni il “Recovery fund” - ha aggiunto il segretario generale della Cisl - parla di 209 miliardi all’Italia. Il nostro sindacato deve entrare in questa discussione perché anche noi vogliamo dire qualcosa su come devono essere spesi. Bisogna investire in tecnologia, ricerca e formazione, che significa anche creare ambienti di lavoro sicuri. Non si deve andare alla ricerca dell’errore quando capita un incidente, perché questo non deve più esserci. L’urgenza è quella della prevenzione”.
“Faremo in modo che, tramite la presenza della nostra organizzazione sindacale, la sicurezza diventi un elemento fondamentale nel mondo del lavoro”. Sono le considerazioni aggiunte da Salvatore Buono, segretario Fit Cisl per la provincia di Piacenza.
I familiari di entrambi i defunti, presenti all’inaugurazione, sono stati confortati dalle parole di don Alessandro Ponticelli, vicario della parrocchia Corpus Domini; don Alessandro, prima di entrare in Seminario, era impiegato all’Ufficio Stranieri della Cisl locale e tuttora copresidente dell’Associazione Nazionale “Oltre le frontiere” (Anolf-Cisl) di Piacenza.
“Benediciamo questa sede in memoria di due lavoratori che hanno perso la vita terrena, ma continuano l’esistenza nel Signore. L’impegno che Dio ci dà è quello di usare bene dei doni che ci elargisce sapendo che tutto questo non è definitivo, c’è un di più. Giuseppe e Mario lo hanno raggiunto e noi li ricordiamo perché incidenti come questi non debbano più succedere. La sede dedicata a loro deve diventare un luogo di incontro per i lavoratori dove condividere le fatiche quotidiane, ma anche la gioia dello stare insieme”.
La vicinanza dell’Amministrazione comunale, soprattutto ai familiari di Giuseppe e Mario, è stata infine espressa da Davide Garilli, presidente del Consiglio Comunale di Piacenza. “L’apposizione di questa targa è monito e ricordo - ha sottolineato - perché questi tragici eventi non debbano ripetersi ed è importante che tutta la comunità investa maggiormente nella sicurezza sui posti di lavoro”.

Riccardo Tonna

Pubblicato il 25 luglio 2020

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