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Il bello della politica

A Cives l’intervento di Damiano Palano. Il 13 parla il teologo don Maier

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Il corso Cives dell’Università Cattolica da diciannove anni si prefigge il compito di riflettere su temi che sono i grandi interrogativi dell’umanità.
Nell’ultima lezione, alla quale ha partecipato come ospite il professor Damiano Palano, docente di filosofia politica all’Università Cattolica di Milano, si è parlato di politica e del rapporto con la bellezza, una connessione sicuramente non facile da portare alla luce.

Il termine politica, che deriva dal greco politiké, per esteso significa tecnica del governo dello Stato, di questa arte si sono occupati tanti filosofi nella storia: Aristotele, Machiavelli, Hobbes, Locke, Montesquieu, Marx, solo per citarne alcuni e a partire dal XX secolo l’arte della politica è diventata il laboratorio pratico di differenti teorie, sviluppando una moltitudine di sistemi di gestione della cosa pubblica.
Negli ultimi anni la politica - sintetizziamo il suo pensiero - si è trasformata, includendo come soggetto attivo la società civile, fatta di movimenti di opinione, sottraendo così tale concetto all’astrazione delle teorie.
La politica diventa insomma uno degli strumenti d’intervento nella società civile, non solo per chi la pratica attivamente, ma anche per tutti i soggetti facenti parte di una comunità, costituendo in qualche modo il sistema per occuparsi di come viene gestita la cosa pubblica, se necessita anche scendendo in piazza a protestare.
È proprio questa partecipazione che forse costituisce il bello della politica, perché favorisce un arricchimento dell’uomo e lo proietta in una dimensione comunitaria e sociale.
La partecipazione costituisce anche uno strumento educativo, alimentando le virtù civiche di ciascuno di noi.

Prossimo appuntamento con Cives, venerdì 13 dicembre alle ore 20; ospite don Roberto Maier, docente di teologia dell’Universita Cattolica.

Stefania Micheli

Pubblicato il 3 dicembre 2019

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