Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

«Percorsi innovativi a favore degli anziani», 600mila euro da Fondazione e Upa

Pietro Bragalini Roberto Reggi Elena Uber

Dal co-housing alla telemedicina, dall’assistenza domiciliare alla prevenzione: il Bando Anziani, promosso dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano in collaborazione con Upa-Federimpresa Piacenza, finanzia con 600mila euro i progetti innovativi a favore della terza età che abbiano come capofila un ente del terzo settore e siano realizzati in rete. L’obiettivo del bando è rispondere all’emergenza di assistenza e cura a favore degli anziani con uno strumento innovativo finalizzato a dare vita a nuove strategie d’azione nell’ambito dei servizi sociosanitari. È stato presentato giovedì mattina, 18 aprile, nel Salone d’onore di Palazzo Rota Pisaroni, dal presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi insieme alla consigliera d’amministrazione Elena Uber, che coordina la commissione welfare dell’ente di via Sant’Eufemia, e al presidente di Upa-Federimpresa Piacenza Pietro Bragalini.

Domande fino al 14 giugno

Il Bando è aperto a enti del terzo settore che perseguano scopi di utilità sociale, operando a favore di persone della terza età, Aziende sanitarie locali e Aziende ospedaliere, Aziende pubbliche di servizi alla persona e Aziende speciali di servizi alla persona. Le domande di partecipazione, relative ai territori della provincia di Piacenza e del comune di Vigevano, possono essere presentate dal 18 aprile al 14 giugno. Il valore complessivo delle risorse a disposizione è pari a 600mila euro. “Il Bando Anziani – sottolinea il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi – rappresenta l'ulteriore tassello della nostra attività istituzionale che ha nel welfare l’area di intervento prioritario e che assegna grande rilievo alle progettualità a favore della terza età. Il progressivo invecchiamento della popolazione rende sempre più urgente individuare nuovi interventi nell'ambito dei servizi sociosanitari per gli anziani. L’obiettivo è rispondere al crescente bisogno di assistenza legato alla cura delle patologie croniche e alla necessità di interventi mirati in caso di non autosufficienza, contrastando il diffondersi dei casi di isolamento sociale”. Questi seicentomila euro, sottolinea Reggi, “sono solo la prima tranche di quest’azione, in futuro ci auguriamo di riuscire ad aumentare ancora di più le risorse da destinare a questo bando”. Un’azione, quella a favore degli anziani, che si aggiunge ad altri tasselli che l'ente di via Sant'Eufemia sta incastrando nel tessuto cittadino per diventare sempre meno “una Fondazione bancomat” e sempre più un “soggetto promotore di sviluppo economico, sociale e culturale”, precisa Reggi.

Upa-Federimpresa: “Un’iniziativa che risponde a un bisogno urgente”

“Come realtà presente e radicata sul territorio fin dal 1949, e alla quale non sfugge la forte connessione tra le esigenze sociali della comunità e la necessità di mantenervi un tessuto imprenditoriale vivo e attivo, siamo particolarmente attenti alle sollecitazioni che giungono in ambito welfare - commenta il presidente di Upa-Federimpresa Piacenza Pietro Bragalini -. Questo Bando contribuisce ad accrescere la qualità dell'offerta sociosanitaria, fornendo una risposta alla richiesta sempre maggiore di servizi innovativi. Abbiamo voluto assicurare il nostro sostegno a una iniziativa che risponde a un bisogno urgente, e che sono certo potrà contribuire a un miglioramento significativo della rete di assistenza e della cura rivolte alla terza età”.

I progetti ammissibili a finanziamento

Il Bando Anziani intende dunque favorire il sostegno a percorsi innovativi in ambito sociale che producano trasformazione e rinnovamento nell'offerta dei servizi, attuando su scala più ampia strategie di supporto al co-housing, alla promozione delle attività di prevenzione, all'assistenza capillare sul territorio, alla telemedicina, all'integrazione fra servizi sanitari e sociali e all'innovazione dell'assistenza domiciliare delle persone non autosufficienti. Fra i soggetti ammissibili a presentare progetti si annoverano, a condizione che non svolgano attività con finalità di lucro, le organizzazioni iscritte ai registri delle associazioni di promozione sociale; e organizzazioni iscritte all'albo nazionale delle ong; le organizzazioni iscritte al registro delle onlus; le organizzazioni iscritte al Registro nazionale terzo settore (Runts); le imprese sociali e le cooperative sociali iscritte all'apposita sezione del registro delle imprese; le cooperative che operano nel settore dello spettacolo, dell'informazione e del tempo libero; enti non lucrativi non richiamati fra quelli sopra indicati.

Progetti innovativi

A titolo di esempio, i progetti potranno riguardare: azioni volte ad attivare e/o potenziare i servizi di Assistenza domiciliare integrata e Servizio assistenza anziani; forme innovative di intervento, quali co-housing, vicinato solidale, animazione, socializzazione, promozione di sani stili di vita nella popolazione anziana; formazione degli operatori a vari livelli, con particolare riferimento alle problematiche dell'anziano cronico e/o non autosufficiente, per una percentuale massima pari al 20% del costo totale del progetto; attività volte al potenziamento dei Centri residenziali per anziani; realizzazione di reti di servizi tra loro fortemente integrati, afferenti al sistema sanitario e a quello socio-assistenziale, in grado di assumere, anche mediante l'uso delle più moderne tecnologie, la responsabilità di gestire i problemi dell'anziano fragile; sostegno all'efficientamento e implementazione di una rete di servizio di trasporto per anziani.

“Una rete di servizi per il territorio”

Saranno ritenuti elementi importanti, nel processo di valutazione delle proposte, il coinvolgimento del territorio di riferimento e la capacità dell’organizzazione richiedente di fare sistema, considerati sulla base del grado di formalizzazione delle relazioni con gli stakeholders e dell'efficacia delle azioni di rete e di comunicazione intraprese, così come la capacità di mobilitare altre risorse finanziarie, sia in termini di contributi da altri soggetti finanziatori che di autofinanziamento. Sull’importanza della cooperazione, Elena Uber ha precisato che uno dei pilastri delle attività della Fondazione è far sì che non ci sia “nessun attore solitario ma una rete di servizi che si parlano per guardare al territorio”. La presentazione delle domande di partecipazione avverrà a partire dalle ore 13 del 18 aprile 2024 esclusivamente in formato elettronico, seguendo l’apposita procedura attiva sul sito della Fondazione di Piacenza e Vigevano. La richiesta dovrà essere finalizzata entro le ore 16 del 14 giugno 2024, fatto salvo eventuali proroghe in corso d’opera debitamente comunicate.

Francesco Petronzio

Nella foto, da sinistra Pietro Bragalini, Roberto Reggi ed Elena Uber.

Pubblicato il 19 aprile 2024

Ascolta l'audio

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente