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Un «punto di comunità» all'ospedale di Borgotaro

 Ospedale di Borgotaro

Accogliere, ascoltare, orientare e accompagnare: sono alcune delle parole che possono raccontare l’esperienza innovativa del Punto di Comunità, al via anche nel distretto Valli Taro e Ceno dell’Azienda Usl di Parma. Lo scorso 15 giugno all’Ospedale di Borgotaro, è partito infatti il percorso di formazione rivolto alle associazioni di volontariato che gestiranno questo spazio, attivo dal prossimo autunno; si tratta di un luogo nel quale sarà possibile tessere una rete di sostegno e supporto alle persone, in particolare quelle con fragilità.
Orientamento sui servizi sanitari e socio-sanitari, aiuto nelle piccole pratiche burocratiche, informazioni e funzione di ascolto, ma non solo: in questo spazio gratuito animato da volontari sarà possibile pianificare attività da fare insieme o piccole azioni solidali. Si chiama “empowerment di comunità”, ovvero un insieme di attività da parte di persone che agiscono per influenzare positivamente la qualità della vita nella propria comunità. Il progetto, che anche in Valtaro è stato organizzato dall’Ausl con la collaborazione di Csv Emilia, del Comitato consultivo misto del distretto ed il supporto dell’Unione dei comuni Valli Taro e Ceno, del Comune di Borgotaro e dell’Asp Rossi-Sidoli, prevede una fase iniziale in cui i rappresentanti delle associazioni di volontariato seguiranno un percorso di formazione, al termine del quale partirà ufficialmente l’esperienza del Punto di comunità, con un locale appositamente realizzato all’interno dei poliambulatori, al piano terra dell’ospedale valtarese.

Il Punto di Comunità – ha spiegato il Direttore del distretto Ausl Valli Taro e Ceno Giuseppina Rossi - è innanzitutto una nuova opportunità di collaborazione con il mondo del volontariato, che nel nostro territorio è fortunatamente molto radicato e rappresentato. Il suo obbiettivo - ha continuato Rossi – è quello di ascoltare e fare emergere i principali bisogni e le necessità dei cittadini, in particolare nelle fasce di popolazione più fragili".
“Partiamo anche in valtaro e valceno con questo importante progetto –
ha invece commentato Simona Tedeschi di Csv Emilia – con l’obiettivo di rendere attivo entro pochi mesi questo punto di ascolto e orientamento, il secondo in provincia dopo quello dell’Ospedale di Vaio. Al momento abbiamo già raccolto l’adesione di tredici volontari, ma abbiamo ancora bisogno di aiuto. Invito tutti coloro che sono interessati – ha concluso – di entrare a far parte di questo progetto".

Pubblicato il 21 giugno 2023

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