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Quanto fervore sul «Cammino europeo di San Colombano»!

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La festività del 23 novembre dedicata a Colombano è occasione di considerare quanto si è fatto in suo nome nel corso di quest’anno, che, benché ancora funestato dalla pandemia, è stato ricco di iniziative volte a valorizzare il “Cammino di San Colombano” nelle diverse nazioni da lui attraversate. Questo storico itinerario di viaggio, nel favorire legami diretti attraverso gli incontri ravvicinati tra cittadini di storie e culture diverse, consente di prendere coscienza delle comuni radici dell’Europa. Offre una prospettiva culturale unica che vale la pena di essere sempre più rafforzata. Personalità dirompenti come quella di San Colombano, di non comune intelligenza e fede a prova di bomba, coltissimo, primo ecologista della storia, di tale apertura mentale da vedere lontano anche in campo politico e sociale (indicò la necessità di un’Europa unita con ben 1400 anni d’anticipo), sono molto rare.
Colombano viveva con la consapevolezza di essere parte della natura e nella convinzione che nell’universo tutto è connesso. Materialmente e spiritualmente. Potrà mai l’intelligenza artificiale, ora anche in via di attrezzarsi a risolvere dilemmi morali, competere con le ricettività e le intuizioni dell’animo umano che scaturiscono da trame tessute tra tutte le componenti del creato nel corso di migliaia e migliaia d’anni? Non un semplice passo dietro l’altro fu il peregrinare di Colombano in Europa, ma una guida illuminata per le comunità via via incontrate. Guida tuttora attuale di fronte agli allarmanti segnali di ignote e forse drammatiche trasformazioni per il pianeta e l’umanità stessa. Il rispetto del creato, di cui siamo chiamati a essere custodi è alla base della sua visione e del suo insegnamento.

Territorio italiano

In territorio italiano è da segnalare l’installazione dei cartelli segnaletici del “Cammino” da Chiavenna a Milano (grazie all’Associazione “Amici del Cammino di San Colombano” di Vaprio d’Adda) e poi fino al Guado di Sigerico e Colombano (grazie agli “Amici di San Colombano per l’Europa” di San Colombano al Lambro). Da parte del Gal del Ducato, su progetto del Comune di Bobbio, c’è l’impegno a completare, entro l’autunno, la segnaletica lungo la Val Trebbia, appunto dal Guado a Bobbio. Importante snodo del “Cammino” è il Guado di Sigerico e Colombano, dove a maggio è stata benedetta la nuova barca, intitolata al Santo. Affollata è stata l’inaugurazione della prima tratta in territorio italiano che parte da Villa di Chiavenna riprendendo il percorso proveniente dalla Svizzera.. Vi ha partecipato anche il Segretario dell’Associazione Europea del Cammino (Mauro Steffenini). Notizie e foto si trovano in internet alla voce Columban way. Sempre in territorio italiano sono da segnalare le camminate alla spelonca di San Michele (cui si arriva partendo da Coli, nei pressi di Bobbio, attraversando i boschi della Val Curiasca). Una tradizione vuole che Colombano, solito a ritirarvisi in meditazione e preghiera, lì esalasse l’ultimo suo respiro.

Territorio Francese

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Da parte della Francia, in internet alla voce Via Columbani, compaiono itinerari proposti per l’intero “Cammino”, suddivisi per le nazione implicate, aggiornate ora a nove: Irlanda, Inghilterra, Francia, Liechtenstein, Lussemburgo, Germania, Austria, Svizzera, Italia. Anche sul tratto francese sono avvenute festose inaugurazioni. Circa l’itinerario italiano, in aggiunta a quello proposto dal Columban way, se ne trova affiancato uno alternativo. L’incertezza sull’effettivo percorso di Colombano in Italia è dovuto a Giona, il biografo ufficiale del Santo, che nel suo libretto “Vita Columbani et discipulorum eius”, non fornisce alcuna indicazione in proposito, neppure del punto in cui coi suoi compagni valicò le Alpi. I soli riferimenti cui attingere possono dunque consistere in indizi indiretti, quali tradizioni orali, tracce di antichi percorsi, dedicazioni di località, chiese, oratori, xenodochi ..., e la loro concentrazione.

Territorio Irlandese

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L’Irlanda ha invitato in ottobre le nazioni interessate a ovviare alle limitazioni imposte dalla pandemia organizzando, quando e dove possibile, nei propri dintorni una serie di camminate verso luoghi colombaniani. L’obiettivo era far sì che cittadini europei camminassero insieme, almeno virtualmente, uniti dagli stessi intenti, ma senza allontanarsi da casa propria. In terra irlandese la visita al luogo monastico di Cleenish Island ha dato il via all’iniziativa. Lungo il Turas Columbanus (così è chiamato il tratto irlandese del “Cammino”) sono stati esposti cartelloni esplicativi.

Sopra, nella foto uno dei cartelloni esposti sul Turas Columbanus.

L’attivita’ dell’Associazione Greenbutterflies

Particolare interesse rivestono i gemellaggi italo irlandesi e iniziative nelle scuole cui sta lavorando l’Associazione Culturale Greenbutterflies (presidente Manuela Bertoncini). Il diretto coinvolgimento di persone di diverse nazionalità che, sulla base di passioni e intendimenti condivisi, si legano in amicizia è garanzia di impegno continuativo nel promuovere e tenere in vita iniziative nel nome di Colombano. Lo dimostra il gemellaggio tra il Ballyholme Yacht Club di Bangor e il Circolo Nautico di Andora che, ogni anno, da quando fu siglato nel 2017, realizza la “Regata di Colombano”, con equipaggi misti italo-irlandesi intorno all’isola Gallinara.
Per inciso: un libretto a fumetti, inedito e originale sull’isola Gallinara, commissionato in 100 copie, dalla famiglia Roseo, che acquistò l’isola negli anni 30, è stato realizzato da Davide Besana, noto scrittore e illustratore ad acquerello dei suoi racconti. Vi si descrivono per sommi capi la fondazione da parte di Colombano di un monastero e le difficoltà dei frati nel difendersi dai pirati saraceni, che, “ pasticcioni come erano, perdevano un sacco di monete giocando alle carte, tante che lì si trovano ancora oggi”.
Tornando ai gemellaggi, n
ovità di questa primavera è stata l’attivazione, sempre a opera di Greenbutterflies, di un secondo gemellaggio: tra il Bangor Rugby Club e l’Imperia Rugby Club, già siglato dai rispettivi presidenti. Ed è in via di realizzazione quello tra il Navan Rugby Club e il Piacenza Rugby Club. Primo a caldeggiare l’iniziativa coinvolgente Piacenza è stato l’avv.to Marco Corradi, interessando presidente e vicepresidente. I due club già si sono scambiati le magliette in occasione dell’incontro di settembre col segretario degli Amici di San Colombano di Navan, Derry Healy, che ha preso a cuore l’iniziativa.
Promettenti primi passi sono stati compiuti per un altro sogno lungamente accarezzato dalla Bertoncini, ovvero il gemellaggio tra il Coro della Bangor Abbey e quello della Cattedrale di Bobbio. Una corista irlandese,
Frances O'Tiarnaigh, delegata dal suo Maestro, ha incontrato quest’estate a Bobbio il Maestro Roberto Bulla del Coro bobbiese. Hanno esaminato le modalità di collaborazione consentite dalle nuove tecnologie e abbozzato programmi di comune interesse. Nell’incontro è stata suggellata la chiara volontà di gemellarsi nel nome di Colombano.

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Altra iniziativa musicale, già programmata per il periodo dal 3 all’8 aprile 2022, è la serie di concerti che la pianista irlandese Catriona McElhinney Grimes terrà in un tour, causa covid senza pubblico, lungo i luoghi colombaniani liguri-emiliani fino a Bobbio. L’intento è diffondere musica irlandese nelle varie località che mantengono legami con San Colombano. Allo scoglio del “senza pubblico” ci si adatta: i concerti registrati saranno riuniti in un video che sarà reso gratuitamente disponibile on-line. La pianista già si è esibita a Bobbio, nel 2018, presso la Madonna dell’Aiuto in un incontro con le classi V elementari di Bobbio.

In campo scolastico Greenbutterflies ha creato nel tempo una rete di amicizia tra scuole italiane e irlandesi. Al momento continua il progetto dello scorso anno inserito nelle celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante. Anche quest’anno, come ogni anno dal 2015, l’Associazione ha partecipato alle Giornate Europee del Patrimonio con un video in cui ha raccolto le iniziative messe in campo, nel corso di dieci anni, nel nome di Colombano. Da questa rassegna certamente incompleta si può constatare come il carisma di Colombano sia sempre più captato da tanti - singoli, associazioni, comunità, popoli - che, lungo il cammino europeo da lui percorso, si impegnano a ravvivarne la comune eredità morale e culturale. Un patrimonio che, nel rispetto delle diversità, affratella.
Colombano è un grande testimonial dell’incitamento di Papa Francesco a lavorare insieme, soprattutto in relazione a ecumenismo e tutela del creato.

Luisa Follini

Pubblicato il 17 novembre

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