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Il Vescovo alla Messa crismale: «la bellezza di camminare insieme»

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“È necessario smettere i panni degli eroi infaticabili…”: così si è rivolto il vescovo mons. Adriano Cevolotto, nella Messa Crismale, il 13 aprile in Cattedrale, ai presbiteri della diocesi di Piacenza-Bobbio, sottolineando il primato di Dio che viene incontro ad ogni debolezza, e il vero rinnovamento del ministero che si attua nel recupero della freschezza di un cammino guidato dal Signore. La solenne celebrazione è stata introdotta dal Vicario generale, mons. Luigi Chiesa che, oltre a manifestare affetto e stima nei confronti del Vescovo, ha ricordato gli anniversari di ordinazione di vari sacerdoti, ha ringraziato della presenza tutti i preti diocesani, i religiosi, i diaconi ed i seminaristi. Infine ha fatto memoria, citando i loro nomi, dei sacerdoti defunti nell’ultimo anno.

Il volto di una Chiesa
“La liturgia - ha evidenziato mons. Cevolotto - ci consegna un volto di Chiesa chiamato a purificarsi, a rinnovarsi, a rendersi più manifesto. Nel Vangelo di Luca, nella sinagoga di Nazaret, si afferma il compimento nell’oggi della scrittura”. La riflessione ha dato modo al presule di ricordare ai preti come si deve essere immersi nella storia odierna e il ministero si radica nella consacrazione per una missione inserita dentro alla vita degli uomini.

Dentro l’umanità
“Siamo consacrati dentro l’umanità - ha aggiunto - riconciliamoci con la nostra carne che non è perfetta, ma necessaria per l’opera di Dio di portare una parola destinata ai cuori piagati, agli afflitti, ad una umanità desolata: dobbiamo sentirci e sperimentarci poveri. È questa la condizione per essere raggiunti dal Vangelo”. Realizzare tutto ciò significa - per il Vescovo - deporre l’abito di lutto e cogliere il “centuplo” che tutti i sacerdoti anno ricevuto nell'ordinazione, dando credito a ciò che Cristo ha promesso.
“Gesù ci ha detto di lasciare per trovare - ha puntualizzato mons. Cevolotto -, sosteniamoci a vicenda nel nostro presbiterio! Le sintesi presentate dai laici per il Sinodo ci danno la consolazione della loro fiducia, così le nostre stanchezze sono alleggerite dai tanti nostri fratelli e sorelle nella fede”.

Guidati dall’amore per gli altri
Infine il Vescovo ha ricordato che il ministero sacerdotale vive di relazioni: “Dobbiamo giocarci nella relazione perché il risultato sorprende sempre, viviamo un mandato insieme con gli altri, accettiamo la sfida e la bellezza del camminare insieme, non guidati da interessi umani, ma dall’amore per i nostri fratelli”.
L’intensa celebrazione, carica di significati, è proseguita con la rinnovazione delle promesse sacerdotali, con la liturgia della benedizione degli oli degli infermi, dei catecumeni e del Crisma. È continuata poi con la liturgia eucaristica, i riti di comunione e la benedizione finale. Si è vissuto così un evento liturgico che rivela ogni volta un fascino particolare, cogliendo la manifestazione visibile della Chiesa in tutte le sue componenti riunite attorno al Vescovo nella chiesa cattedrale.

Riccardo Tonna

Pubblicato il 14 aprile 2022

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Nelle foto, alcuni momenti della messa crismale del Giovedì Santo.

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