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Perchè la memoria non si cancelli. Il Vescovo in visita all'Archivio diocesano

archivi 

Se è vero che gli archivi ecclesiastici sono i “luoghi della memoria ecclesiale” e come tali sono da conservare e trasmettere, da ravvivare e valorizzare, essi rappresentano il più diretto collegamento con il patrimonio della comunità ecclesiale.
Il vescovo Adriano Cevolotto ha fatto visita, per la prima volta dal suo insediamento, al polo biblioarchivistico della diocesi nella duplice sede piacentina di Via Torta (Archivio) e Via Scalabrini (Biblioteca diocesana  e del Seminario).
In Archivio è stato accolto dal direttore Pietro Scottini e dai suoi collaboratori Anelli, Biella, Ghidotti, Mezzadri, Pollastri e dall'archivista Agostinelli. Accompagnato nelle varie sale il Vescovo ha potuto toccare con mano l'importante  e prezioso lavoro di conservazione dei documenti e l'opera di valorizzazione del ricco patrimonio conservato  in oltre mille metri di scaffalatura.

Continua l'operazione di recupero degli archivi

Tra le tante cose il Vescovo si è voluto informare sulla situazione odierna degli archivi parrocchiali puntando l'attenzione su quelli delle piccole parrocchie di montagna  o isolate  e quindi  più a rischio dispersione o spogliazione o degrado.
Il Direttore ha informato  il Vescovo che, in aggiunta ai tanti archivi parrocchiali recuperati in precedenza (Grintorto, Tollara, Rizzolo, Pomaro, Contile, Vianino, Montebolzone, S. Pietro in Tarquiano, Momeliano, Tuna, Monteventano, Centora, Pontetidone, ecc.) nel corso dell'ultimo anno  si è continuato  nell'opera  di raccolta e schedatura della documentazione.
Con l'assenso e la disponibilità dei relativi parroci o amministratori (don Roberto Mazzari, don Antonino Scaglia, don Enzo Manici, don Rosangelo Biella) si è potuto raccogliere in Archivio  diocesano  la documentazione cartacea delle parrocchie di Campremoldo Sotto, Veratto, Varsi, Belnome, Artana, Bogli, Vesimo, Pej, Gusano e Sariano.
Ai titolari delle varie parrocchie la Direzione degli Archivi diocesani ha ribadito che gli archivi sono e rimangono  di proprietà esclusiva delle singole Parrocchie produttrici ma conservati temporaneamente  o definitivamente in conto deposito nella sede unica  diocesana  centralizzata.
Tra le altre considerazioni esposte al Vescovo si è sottolineato anche che nel lavoro di recupero del patrimonio archivistico vanno considerte altre questioni e tra queste si evidenziano: la soppressione di piccole parrocchie, l'assenza del parroco perché residente in altra sede, l'ubicazione dei locali adibiti agli archivi (canonica)  situati, spesso, in luoghi  isolati  dal centro abitato e privi di allarme antifurto.
Gli operatori dell'Archivio diocesano hanno chiesto al Vescovo un aiuto e un sostegno nell'opera di convincimento presso i parroci affinché segnalino le situazioni più a rischio affinché si possa predisporre alla messa  in sicurezza e recupero del materiale archivistico.   
L'opera di recupero da parte dell'Archivio diocesano è tanto più necessaria in quanto può sgravare i parroci e gli amministratori parrocchiali dall'onere di corrispondere alle sempre crescenti richieste di consultazione dei registri parrocchiali antichi per ricerche genealogiche, storiche  da parte dell'utenza  interessata.
L'azione di raccolta degli archivi presso la sede dell'Archivio diocesano agevola inoltre la consultazione da parte degli studiosi che possono  disporre di documentazione di loro interesse per un tempo prolungato (orario dell'archivio) e sotto la sorveglianza continua di personale preposto al controllo e rispetto delle disposizioni archivistiche.

La Biblioteca diocesana  e del  Seminario vescovile

Il Vescovo ha poi proseguito la visita a pianterreno e al primo piano del complesso ove sono conservati i volumi e le opere antiche della Biblioteca diocesana e del Seminario vescovile.
Le bibliotecarie Balzarelli, Ferrari e Gandi gli hanno illustrato oltre alla biblioteca di opere moderne e contemporanee anche la preziosa  e consistente  raccolta  delle edizioni del XVI secolo che sono conservate in una zona protetta.
Il patrimonio bibliografico in buono stato di conservazione che attualmente occupa circa 2.100 metri lineari è costituito da circa 70.00 monografie dal 1601 ad oggi, da varie testate di periodici, da fondi antichi e di pregio che contengono pergamene, manoscritti librari, incunaboli e libri a stampa  antichi e rari.

Pietro Scottini

Orari di accesso
L'apertura al pubblico è assicurata con modalità di fruizione contingentata in modo tale da assicurare che gli utenti possano operare in postazione di lavoro separate. Per accedere  è richiesta  la prenotazione. .E' obbligatorio indossare la maschera ed occorre  essere  in possesso  del Green  pass  booster.  

biblio

Nelle foto: in alto, da sinistra: il vescovo Adriano, il direttore Scottini, l’arch. Manuel Ferrari e alcuni collaboratori dell’archivio diocesano; sopra, da sinistra: le bibliotecarie Balzarelli, Ferrari, Gandi e il vescovo Adriano.


Archivi storici diocesani

Sede di Piacenza, Via Francesco Torta 8,
29121 Piacenza, tel. +39 0523 325698
Orari: Lunedì-Mercoledì-Venerdì  8.30-13
e altri giorni su appuntamento.
e-mail.
Sede di Bobbio, Piazza Duomo 5 , 29022 Bobbio (Piacenza) tel. +39 0523 936176,
oppure tel. +39 0523 325698.
Orari: Sabato 10-12 e altri giorni su appuntamento:
e-mail.


Biblioteca diocesana
e del Seminario vescovile

Via G. B. Scalabrini 65, 29121 Piacenza,
tel. +39 0523 321972
Orari: Lunedì-Venerdì  9-13
martedì 9-13, 14.30-17.30
e-mail:

Pubblicato il 4 gennaio 2022

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