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Il Vescovo al «Te Deum»: ringraziamo Dio, è questa la nostra forza

trentuno

Per non essere travolti dall’incertezza, entriamo nel nuovo anno accompagnati da una "memoria grata": è il messaggio lanciato dal vescovo mons. Adriano Cevolotto alla messa del Te Deum in Cattedrale nella sera del 31 dicembre. Questo inno - il Te Deum - che dà il nome a questa celebrazione ci invita a lodare Dio. Occorre perciò cercare, ripensando al 2021, i motivi di lode. Li possiamo trovare nel messaggio per la Giornata mondiale della pace del Papa di un anno fa. Il Pontefice ci invitava a dar vita a una cultura della custodia dell’altro con gesti di responsabilità. Noi possiamo custodire gli altri, prenderci cura di loro, ma anche noi siamo stati fatti oggetto di attenzione, di cura da parte di altri. Se ciò non è accaduto, ci sentiremo sempre più deboli.


Una conversione permanente
Una cosa - ha aggiunto il Vescovo - mi ha colpito nello sviluppo della pandemia da coronavirus. La forza del virus, dal suo punto di vista, sta nel mutare in continuazione. Noi siamo invece spesso preda di un'esistenza fatta di abitudini, non siamo disposti a cambiare e a vivere la vita in una conversione permanente.


Nel cammino sinodale
Ringraziare Dio non è far finta di non vedere i disagi della realtà. Conversione permanente significa custodire la fede, accompagnarci alle persone che incontriamo sul nostro cammino con un supplemento di passione per trasmettere fiducia. Anche il cammino sinodale nel quale anche la nostra diocesi si sta muovendo ci aiuta metterci in ascolto delle domande più profonde della vita. All’inizio di un nuovo anno - ha concluso il Vescovo - ringraziamo Dio. Sarà lui a far risplendere il suo volto su di noi e ci darà giorni di pace e di speranza. 

D. M.

Pubblicato il 31 dicembre 2021 

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