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Il Vescovo: il Natale fa rivivere il mistero di Dio

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Una notte di Natale che ha risvegliato nel cuore di molti fedeli la nostalgia dell’assoluto. La Cattedrale di Piacenza, gremita di persone, nella celebrazione del 24 dicembre, presieduta dal vescovo mons. Adriano Cevolotto, ha manifestato come ancora il Natale fa rivivere nel proprio intimo il mistero di Dio.

Quale idea di Dio?

“Corriamo il pericolo di incarcerare Dio - ha affermato il Vescovo - in un'idea, in un concetto astratto, di ridurlo ad un idolo”. Il Presule ha invitato i presenti a domandarsi in quale Dio si crede, come lo si immagina… Ha quindi evidenziato che l’idea della maggior parte della gente non è legata alla Parola di Dio, a quel Bambino nato da Maria duemila anni fa.
“Si attingono riferimenti altrove - ha sottolineato il Vescovo - e si è diffusa un'idea di un Signore poco cristiano. Si vorrebbe un Dio potente che combatte le ingiustizie, che risponda ai nostri bisogni, che ci difenda dai soprusi. Ma stanotte l’annuncio che squarcia il silenzio è quello della nascita di un bambino avvolte in fasce adagiato in una mangiatoia, che nasce in un ricovero di animali perché per i suoi genitori non c’era posto in nessuna casa”.

Nei volti sfigurati da tanta indifferenza

Questa riflessione ha dato modo a mons. Cevolotto di evidenziare la grandezza del Dio cristiano che decide di entrare nel mondo di oggi negli spazi marginali, inabitabili, vicino ai volti sfigurati da tanta indifferenza. “Ogni segno, anche quello di questa notte - ha aggiunto il Vescovo -, può diventare la strada per noi da percorrere come fu per i pastori che hanno capito il vero significato del Natale”.

Dio appassionato dalla nostra umanità

Dio non esclude nessuno - ha proseguito il Vescovo -, non c’è per nessuno il divieto di entrare alla sua presenza. “Il Natale sarà buono per tutti - ha proseguito - se accetteremo di lasciarci sorprendere da un Dio che è appassionato dalla nostra umanità”.
Al termine, la solenne la benedizione con cui si è invocato il Signore che ha manifestato la luce, nella notte santissima di Natale, riempiendo il cuore dei fedeli di pace e d'amore.

Riccardo Tonna

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Pubblicato il 25 dicembre 2021

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