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Misericordia e perdono

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Nella mattinata di domenica 18 settembre, nell’ambito della Grande Festa della Famiglia, saranno ospiti a Piacenza Andrea Tornielli, giornalista e scrittore, Gemma Capra, vedova del commissario Calabresi, ucciso da Lotta Continua nel 1972, e Costanza Miriano, giornalista e scrittrice.
“Famiglia, luogo di misericordia” è il tema che accompagna la festa e ognuno degli ospiti, attesi alle ore 10.30 nel salone di Palazzo Gotico, entrerà nell’argomento con la propria esperienza.

Andrea Tornielli, vaticanista del quotidiano “La Stampa” e responsabile del sito Vatican Insider, interverrà sul tema “Troppa misericordia? Dove vuole portarci Papa Francesco?”. Tornielli è autore del libro-intervista con Bergoglio dal titolo “Il nome di Dio è misericordia” (edizioni Piemme) dove il Papa, di domanda in domanda, spazia da aneddoti della sua vita di prete - e anche dell’infanzia - a riflessioni sulla confessione, la difficoltà a riconoscersi peccatori, il rapporto tra giustizia e perdono, l’atteggiamento dei sacerdoti di fronte a chi vive condizioni irregolari.

In quel giorno “ho sentito potente la presenza di Dio accanto a me”, afferma Gemma Capra, che porterà la sua testimonianza “La violenza si interrompe solo con il perdono”. “Quel giorno” è il 17 maggio del 1972, quando il commissario Luigi Calabresi, suo marito, viene ucciso con due colpi di pistola proprio sotto casa. Gemma, 25 anni, aveva due bambini ed era incinta del terzo. Nel necrologio del marito sul Corriere della Sera volle far scrivere le parole di Gesù sulla croce: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”.

Costanza Miriano, giornalista di Rai Vaticano e collaboratrice di diverse testate come Avvenire e il giornale on line La Croce, è stata definita dal quotidiano britannico Catholic Herald “la scrittrice cattolica più pericolosa del mondo”. “Come perdonare chi ci ha deluso?” è il titolo del suo intervento. Per lei la popolarità è arrivata con “Sposati e sii sottomessa”, un caso editoriale tradotto in più lingue e pronto ora a sbarcare negli States. È proseguita con la riflessione sul matrimonio dedicata agli uomini in “Sposati e muori per lei”. Confermandosi amante dei titoli controcorrente, in “Obbedire è meglio” ha scritto di come anche le delusioni possono diventare un bene, perché salvano dal delirio di onnipotenza. Adesso in “Quando eravamo femmine” (Sonzogno editore) indirizza alle figlie gemelle Livia e Lavinia in forma di lettera la sua disamina sul ruolo della donna nella società.

L’incontro a Palazzo Gotico sarà moderato dal giornalista Matteo Billi. È previsto un servizio baby-sitter.

La mattinata di domenica prevede anche un appuntamento per i più piccoli: Pappa e Pero - ovvero Sara Dallavalle e Andrea Roda, educatori professionali, una lunga esperienza al fianco della famiglia in attività di animazione e laboratori creativi - alle ore 11.30, sotto i Portici di Palazzo Gotico proporranno lo spettacolo “Il pennello magico”.

Clicca qui per scaricare le pagine dello "Speciale Grande Festa della Famiglia" con il servizio sugli interventi della mattinata di domenica 18 settembre.

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