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Il Vescovo a Strà: tutti uniti da san Colombano

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Nel santuario di Strà, domenica 18 luglio,  si è celebrata la festa patronale del Comune Alta Val Tidone che raggruppa i paesi di Caminata, Nibbiano e Pecorara. Tutti uniti dalla figura di san Colombano, patrono del Comune valtidonese, che oltre mille anni fa attraversò l'Europa arrivando a Bobbio e nella figura del Milite ignoto, simbolo dell'identità nazionale a cui nell'ambito della festa è stata conferita la cittadinanza onoraria attraverso il comandante della stazione dei carabinieri di Piacenza Bartolo Palmieri; al militare il sindaco Franco Albertini ha consegnato una targa.

Colombano nel suo peregrinare cercò il buono nell'altro
La celebrazione eucaristica  è stata presieduta dal vescovo mons. Adriano Cevolotto. "La scelta del santo patrono, ha detto mons.Cevolotto, non è puro folclore, ma desiderio di avere in una figura un riferimento del proprio cammino per tutta la comunità. Colombano fu un uomo di pace in cerca del buono di ogni popolo che incontrò. Il cercare il buono nell'altro lo ha lasciato anche a questa comunità civile e religiosa che oggi lo festeggia. Colombano partì dall'Irlanda in gruppo come a dimostrare che ogni attività trova la sua forza nel collaborare insieme. Questa è la vera forza di una comunità dove tutti siamo necessari agli altri. Non è l'uniformità che fa crescere, ma la varietà".

A dimostrare il legame attorno alla figura di san Colombano, erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Bobbio Roberto Pasquali e rappresentanti dell'associazione "Amici di San Colombano". A Bobbio il santo irlandese morì nel 615 d.C.

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Nelle foto di Massimo Bersani, alcuni momenti della celebrazione eucaristica nel santuario di Strà alla presenza del vescovo mons. Adriano Cevolotto.

Pubblicato il 22 luglio 2021

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