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Venerdì Santo: preghiamo nell'attesa della risurrezione

crucis

 

Il silenzio e la riflessione che caratterizzano il giorno del Venerdì Santo, ancor più accentuati ai tempi del Covid, sono stati al centro della celebrazione della Via Crucis in Cattedrale, il 2 aprile, guidata dal Vescovo mons. Adriano Cevolotto.
Dieci le tappe sul cammino della Croce con meditazioni di notevole intensità prese dai testi di cristiani autentici di cui ne citiamo alcune.

ROSARIO LIVATINO

Il Magistrato Rosario Livatino, ucciso dalla mafia nel 1990 e che verrà beatificato il 9 maggio ad Agrigento, è stato uno dei testimoni della Via Crucis. È passato alla storia come "il giudice ragazzino" perché quando morì, per mano di quattro killer e per ordine della mafia agrigentina, Rosario Livatino aveva 38 anni. Scriveva a proposito dell’immagine del magistrato: “L’'indipendenza del giudice è nella sua credibilità, che riesce a conquistare nel travaglio delle sue decisioni ed in ogni momento della sua attività”.

STANKO PERICA

Significativa anche la lettura della testimonianza di padre Stanko Perica, gesuita croato, sulla situazione in Bosnia, al confine con la Croazia.“È difficile distinguerli tra gli altri perché spesso si confondono tra gli adulti. Eppure sono oltre duecento, sugli 8.000 migranti bloccati sulla rotta balcanica in Bosnia, i minori che compiono il viaggio da soli, a piedi, per cercare di entrare in Europa tentando il pericoloso “game” alla frontiera. Vengono da Afghanistan, Siria, Iran, Bangladesh, Pakistan, Iraq, hanno tra i 14 e i 17 anni e affrontano sfide e difficoltà disumane. Costretti a vivere in tende o in ruderi di case a 10 gradi sotto zero, senza riscaldamento, acqua, tra sporcizia e malattie”.

SHAHBAZ BHATTI

Intenso e commovente il testo preso dal testamento del Servo di Dio Shahbaz Bhatti, ucciso a Islamadab (Pakistan) il 2 marzo 2011. “Voglio vivere per Cristo e per Lui voglio morire. Non provo alcuna paura in questo paese. Quando rifletto sul fatto che Gesù Cristo ha sacrificato tutto, che Dio ha mandato il Suo stesso Figlio per la nostra redenzione e la nostra salvezza, mi chiedo come possa io seguire il cammino del Calvario. Nostro Signore ha detto: «Vieni con me, prendi la tua croce e seguimi».

UNA CELEBRAZIONE COINVOLGENTE

Al termine della Via Crucis il Vescovo ha proclamato una preghiera al Signore, affinché ci insegni a vegliare, insieme a Maria, nell’attesa della resurrezione: “Essa sia faro di speranza, di gioia, di vita nuova, perché ogni figlio e figlia dell’uomo sia riconosciuto davvero nella sua dignità di figlio e figlia di Dio”. “È stato un momento di grande unità per le parrocchie del centro storico”. Ha evidenziato don Giuseppe Basini, Vicario episcopale territoriale. Si è vissuta una celebrazione di importante comunione che sarebbe bello potesse coinvolgere in futuro tutte le parrocchie della città. Infine la musica di Bach, eseguita all’organo dal maestro Federico Perotti, ha aiutato a vivere il momento di congedo nell’assoluto silenzio.

Nella foto di Mauto Del Papa, un momento della Via Crucis in Cattedrale a Piacenza.

Riccardo Tonna

Pubblicato il 3 aprile 2021

 

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