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Mons. Cevolotto: «In Cristo noi siamo uniti»

ecumenico 

“In pace preghiamo il Signore”. Sono le parole introduttive del Vescovo di Piacenza-Bobbio Mons. Adriano Cevolotto che insieme ai rappresentanti delle diverse comunità cristiane, presenti nel territorio, ha guidato la celebrazione ecumenica di giovedì 21 gennaio, nella chiesa di San Sepolcro, all’interno della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.
Nel cuore di questa settimana anche Papa Francesco ha diffuso, dal suo account Twitter, un tweet in cui ha rammentato che “Gesù ci ha aperto la via, pregando” . Il primato dunque spetta alla preghiera comune, nel cammino dell’unità di coloro che, stringendosi insieme intorno a Cristo, collaborano sempre più tra di loro.
“San Paolo ci ha ricordato - ha sottolineato il Vescovo - che in Cristo noi siamo uno. Questa parola ci assicura che in Lui noi siamo uniti ed è questo il punto da cui partire per ogni cammino di riconciliazione e di unità”.

"Non è possibile vivere con il freno a mano, per un cristiano!"

“Attraverso l’immagine - ha proseguito - della vite e dei tralci del Vangelo di Giovanni, Gesù vuole evidenziare il duplice legame con il Padre e con i discepoli. Un legame necessario ma per nulla garantito”. Infatti - per il presule - molte sono le minacce che non consentono di rimanere uniti al Signore come la mondanizzazione del pensare, cioè l’agire secondo le logiche del mondo e un esistenza battesimale che si trascina senza dare frutti.
“È richiesta a ciascun cristiano - ha evidenziato mons. Cevolotto - la disponibilità al sacrificio e al morire. Non è possibile vivere una fede con il freno a mano! Cioè tenere tutto sotto controllo senza coinvolgimento personale”.
Tanti ostacoli all’unità sono infatti generati, per il Vescovo, dalla tiepidezza dei cristiani che non si decidono ad entrare nella logica del dono.
Le varie preghiere proclamate a più voci dalle varie confessioni cristiane, hanno poi manifestato un anelito di grande speranza. Si è sentito, nella chiesa di San Sepolcro, un forte desiderio di unità corroborato dalle parole di Gesù e sostenuto dai comuni valori che ha portato una bella testimonianza di fede in questo periodo smarrito e confuso.

R.T.

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Pubblicato il 21 gennaio 2021

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