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Le Giornate del Patrimonio. Al via la mostra sul Carracci

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Nel corso di una conferenza stampa svoltosi nel Palazzo vescovile di Piacenza, l'architetto Manuel Ferrari, direttore dell'Ufficio diocesano dei Beni culturali, con lui Anna Còccioli Mastroviti, Susanna Pighi e Daniela Costa, ha illustrato gli eventi in programma a Piacenza nell'ambito delle Giornate Europee del Patrimonio 2019.
Il primo appuntamento è il convegno in programma  sabato 21 settembre a partire dalle ore 9 presso il Palazzo vescovile.
E' un’ulteriore occasione di confronto e approfondimento, dice l'architetto Ferrari,  dopo quella organizzata a Parma lo scorso in collaborazione con le diocesi di Parma, Fidenza, Piacenza.
Dopo i saluti del vescovo mons. Gianni Ambrosio, di Manuel Ferrari, di Giovanna Paolozzi Strozzi, soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza, prenderanno il via le relazioni. Le relazioni tenute da esperti riguarderanno: i dieci anni di restauro della Basilica di S. Antonino; il pozzo di S.Antonino e la storia della chiesa di  Santa Maria in Cortina; la chiesa di San Michele Arcangelo di Gragnano; l'ex chiesa del Carmine; il restauro della chiesa di Borgonovo e la chiesa di san Gariele di Piozzano. La seconda parte della mattinata sarà dedicata alle opere di valorizzazione e recupero di importanti edifici del territorio parmense, in particolare la ben nota chiesa di San Francesco del Prato a Parma sulla quale farà il punto l’architetto Paola Madoni (Soprintendenza) e la cattedrale di Fidenza sul cui cantiere di restauro terrà la relzione  l'architetto Barbara Zilocchi.
Le conclusioni saranno affidate all’architetto Francesca Babbi della Soprintendenza, che sposterà il discorso sulle Linee Guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale.

Mostra del Carracci fino al 6 gennaio

Nella stessa giornata alle ore 18 sarà possibile partecipare all’inaugurazione dell’evento “Ludovico Carracci a Piacenza. L’arte della Controriforma” (mostra che proseguirà fino al 6 gennaio) e a seguire alle ore 21 il concerto in Cattedrale, dove con l’intervento di prestigiose corali sarà eseguita la Messa in gloria in Fa maggiore opera del musicista di origine livornese Pietro Mascagni. 
Questi gli orari della mostra: fino al 30 settembre: sabato e domenica dalle 10 alle 19. Dal 1° ottobre al 6 gennaio: sabato e domenica dalle 15 alle 18. Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.
Info e prenotazioni: tel. 331.4606435; www.cattedralepiacenza.it - . Ingresso della mostra: via Prevostura 7, retro Cattedrale.

Il Carracci lavorò con il Procaccini

La mostra del Carracci, ha spiegato Susanna Pighi, ha due sezioni, una storico-artistica e l’altra documentaria. Si potranno avvicinare gli affreschi del ciclo pittorico realizzato tra 1605 e 1609 nel presbiterio e nell’abside nella Cattedrale da Camillo Procaccini, Ludovico Carracci e dai suoi collaboratori, anch’essi noti pittori emiliani. Verrà aperto un nuovo affaccio in quota dai matronei sul presbiterio che consentirà una visione ravvicinata.  Al museo della Cattedrale sarà allestita un’esposizione che permetterà di approfondire la conoscenza delle opere realizzate da Carracci per Piacenza e di ammirare da vicino la pala raffigurante “San Martino che dona il mantello al povero” ultimata nel 1614 per la cappella omonima, a sinistra del presbiterio, e oggi collocata abitualmente in posizione inaccessibile, nella controfacciata del Duomo.
Una sezione apposita della rassegna riguarderà, invece, i documenti originali esistenti presso l’Archivio Capitolare del Duomo e l’Archivio storico diocesano di Piacenza sull’attività dell’artista per la Cattedrale. Apparati didattici illustreranno l’attività locale dell’artista e la ricaduta sul contesto artistico di quest’area nord emiliana e proporranno la ricostruzione figurativa del suo ciclo pittorico nella sua integrità, prima degli smantellamenti all’epoca del vescovo Scalabrini.

Pubblicato il 18 settembre 2019

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