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Pietro Galizzi & friends

Il 22 settembre in piazza Cavalli musica alla Grande Festa della Famiglia

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Un pomeriggio di accompagnamento musicale durante il quale “con le nostre note daremo colore all’evento”. Così Pietro Galizzi, pianista per passione e capo dell’ufficio legale e regolatorio di Eni gas e luce per professione, racconta della sua prossima esibizione a Piacenza, domenica 22 settembre, nell’ambito dell’undicesima edizione della Grande Festa della famiglia. All’ombra di Palazzo Gotico infatti, a partire dalle 15, il dibattito “Famiglie in piazza” vedrà partecipare numerosi relatori e gli intermezzi in musica tra le interviste, oltre al concerto finale, saranno a cura di Pietro e del suo gruppo, formato da Michela Martelli (voce), Stefano Solari (sax), Lorenzo Frigerio (chitarra) e Giovanni Merli (percussioni).
“Siamo molto amici e ognuno ci tiene ad essere presente quando suoniamo assieme: Lorenzo, il chitarrista, pur di non mancare verrà dall’Inghilterra. Nella musica abbiamo trovato un collante, una fenomenale espressione di amicizia e di forti legami che durano nel tempo”, sottolinea Galizzi.

La sua formazione musicale inizia al Conservatorio Nicolini di Piacenza, dove ha studiato organo e composizione organistica. Ha suonato a lungo in diversi gruppi, variando da formazioni classiche a formazioni jazz e anche rock. Nel 2017 ha pubblicato il suo primo album di inediti per solo pianoforte, “Dentro la Sera”, prodotto dal noto dj Mario Fargetta, con brani che possono essere definiti di musica contemporanea, basati su armonie immediate e comunicative. Nel corso del 2018 e 2019 ha presentato con successo l’album in diversi concerti, anche in sedi prestigiose quali il Palazzo Reale, le Gallerie d’Italia e il Blue Note di Milano, collaborando inoltre con artisti come il violoncellista Marco Dalsass e il violinista Luca Bagagli, nonché Paola Turci e Lorenzo Licitra.

— In che modo simili esperienze ti hanno cambiato come musicista?
Mi hanno dato sicurezza. Nel 2017 proprio a Piacenza ho esordito da solista, almeno per una quarantina di minuti: prima di allora infatti avevo sempre suonato in gruppo. Adesso posso dire di essere ben più rodato e di avere maggiore fiducia in quello che posso fare. Però mi siedo al piano sempre per lo stesso motivo: perché mi piace e mi diverte, non lo faccio per guadagnarmi da vivere.


— Qual è il miglior complimento da parte di un fan?
Quando mi dicono che attraverso la musica riesco a trasmettere le emozioni che provo. Mi piace per questa ragione fare gli home concert: degli amici mi invitano a casa loro e io suono per i presenti, in un ambiente raccolto dove con gli ascoltatori così vicini puoi cogliere subito le loro reazioni alla tua musica


— Dopo la tappa a Piacenza, quale obiettivo hai per i prossimi mesi?
Sicuramente uscire con il nuovo album, ma trovare il tempo tra gli impegni di lavoro non è mai semplice. Quello che vogliamo realizzare è un album diverso dal precedente, non più solo piano ma arricchito da altri strumenti e amici, come nei concerti. Con Mario Fargetta, un riferimento sempre fondamentale sia a livello artistico che produttivo, siamo anche al lavoro su altri progetti tra cui gli arrangiamenti dance dei miei brani.


— Magari tra questi progetti c’è anche la realizzazione di una colonna sonora per un film?
Mi piacerebbe molto e non nego che qualche riflessione in proposito o anche su un accompagnamento per uso pubblicitario lo stiamo facendo. Vedrei bene la mia musica per i film biografici, perché è una musica che racconta: del resto scrivo e suono al pianoforte pensando alla mia vita di tutti i giorni, spesso improvvisando ma se creo qualcosa di interessante allora mi soffermo, elaboro e compongo il brano, comunque sempre partendo dal pensiero e da quello che vivo o sento nel momento. In particolare poi mi piacerebbe per esempio usare le mie note per raccontare la vita di Nelson Mandela e di personaggi che come lui abbiano osato per amore, perché l’amore è un sentimento che la musica esprime molto. 


— Dopo Paola Turci e Lorenzo Licitra, con chi vorresti esibirti?
Beh, le mie due passioni sono Zucchero ed Ennio Morricone...


Paolo Pizzamiglio

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